Libri di Elio Cadelo
Piante americane (e non solo) nella Roma imperiale. I commerci transoceanici dei Romani
Elio Cadelo
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2024
pagine: 304
La biodiversità della quale l'Italia fu costruita dai commercianti romani che importarono "piante aliene" da ogni dove. Tra le numerosissime piante giunte in Italia in quel periodo molte venivano dall'America e la loro presenza è ampiamente comprovata da autori classici come Plinio il Vecchio, Teofrasto, Galeno, Orazio, Plutarco ed è raffigurata in affreschi, mosaici, bassorilievi e statue. Il saggio tratta della navigazione transatlantica dei romani e dei loro viaggi fino in America. Il libro esamina una quarantina tra spezie, piante alimentari e medicinali che in epoca romana hanno attraversato gli oceani. Al saggio hanno collaborato botanici, ornitologi, storici della civiltà romana, archeologi e personalità del mondo scientifico.
L'oceano degli antichi. I viaggi dei Romani in America
Elio Cadelo
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 480
Il grande sviluppo tecnologico e scientifico raggiunto dall'antica Roma, che si descrive in questo libro, ebbe importanti applicazioni anche nel mondo della navigazione dove, grazie al lavoro degli archeologi, stanno riaffiorando tecnologie che mai avremmo immaginato poter essere in possesso dei Romani e che permisero loro di dominare i mari e gli oceani. Questo lavoro riporta alla luce parte delle antiche conoscenze scientifiche grazie alle quali Roma poté dominare il mondo, grazie anche a una portentosa scienza della navigazione che solo negli ultimi anni si sta riesaminando con la dovuta attenzione. Plinio, Tolomeo, Erodoto, Seneca, Diodoro Siculo, Plutarco, Tacito, Virgilio e molti altri autori latini e greci hanno lasciato indizi inequivocabili di viaggi transoceanici confermati oggi da evidenze archeologiche. L'autore riscostruisce la storia delle conoscenze scientifiche che permisero ai Romani, ma non solo a loro, di raggiungere ogni parte del mondo, in particolare essi raggiunsero l'Estremo Oriente e il Nuovo Mondo e le testimonianze di questi viaggi sono oggi esposte nei musei di tutta Europa.
Il mondo chiuso. Il conflitto tra islam e modernità
Elio Cadelo
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 251
La scienza ha sempre avuto un ruolo decisivo nello sviluppo e nell'orientamento delle diverse culture, ridisegnando un nuovo modo di essere dell'individuo nel mondo, ma ha anche scavato un profondo solco culturale tra l'Occidente e i Paesi musulmani. Analisti, sociologi, storici dell'islam e studiosi di politica internazionale per spiegare quanto sta accadendo tra il mondo musulmano e l'Occidente hanno posto, di volta in volta, al centro della questione il colonialismo, il rapporto Nord-Sud del mondo, la religione, l'economia, le istituzioni dei Paesi islamici, la democrazia o la mancanza di democrazia e così via. Pochi gli accenni al divario scientifico che negli ultimi decenni ha reso più profonda la spaccatura tra i due mondi. Il Mondo chiuso analizza lo scontro in atto tra islam e modernità alla luce dell'incredibile sviluppo scientifico e tecnologico dei nostri giorni e getta nuova luce sulla profonda lacerazione che sta attraversando il mondo islamico. Quella dei rapporti tra le due culture è una storia complessa, dalle mille sfaccettature e dai risvolti spesso indecifrabili, deformata nel tempo da luoghi comuni che hanno falsato la verità storica a favore di una narrazione, spesso, fuorviante. L'Italia, infatti, non è uscita dal Medioevo grazie all'incontro con la cultura araba; la scienza e la filosofia greca non sono giunte in Italia grazie alle traduzioni dall'arabo dei testi greci e l'Umanesimo e il Rinascimento non sono affatto germogliati a seguito dell'incontro della cultura italiana con quella musulmana. Il cosiddetto "Rinascimento arabo" fu una parentesi brevissima annientata dalla repressione che frantumò sul nascere ogni forma di libertà di pensiero, tanto che filosofi come Avempace, Averroè, Avicenna e altri furono assassinati, costretti alla fuga, arrestati o torturati. Diversamente da quanto avvenne in Italia, dove intellettuali come Francesco Petrarca, padre indiscusso dell'Umanesimo (profondamente ostile alla filosofia musulmana), e Giovanni Boccaccio posero le fondamenta del Rinascimento, della cultura europea moderna e della civiltà occidentale. Fu la riscoperta del mondo greco-romano a indicare all'Italia e all'Europa la via della modernizzazione, del libero mercato e della scienza. Diversamente dal mondo islamico, dove l'affermazione della teologia ha dato vita a una società collettivista rinchiudendo l'orizzonte delle coscienze in un "eterno sacro Medioevo" impegnato in un conflitto senza fine contro la modernità. Il saggio dedica ampio spazio alla realtà dei nostri giorni (radicalismo islamico compreso) esaminando per la prima volta numerosi indicatori sociali quali la ricerca, l'istruzione e la diffusione della cultura scientifica, il ruolo della donna, la natalità, ecc. che mostrano come l'irruzione della scienza e della tecnologia nei Paesi musulmani stiano aprendo contraddizioni e lacerazioni che prefigurano un futuro a oggi imprevedibile.
Allah e la scienza. Un dialogo impossibile?
Elio Cadelo
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2017
pagine: 240
Contro la modernità. Le radici della cultura antiscientifica in Italia
Luciano Pellicani, Elio Cadelo
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 172
In questo libro gli autori documentano che la società italiana, pur essendo entrata nella famiglia delle società industriali avanzate, continua ad essere caratterizzata da un diffuso e radicato analfabetismo scientifico quotidianamente alimentato dalla esiziale presenza attiva di ideologie radicalmente ostili alla scienza, alla tecnica e al mercato. Il che costituisce uno sconcertante paradosso storico, dal momento che sono proprio la scienza, la tecnica e il mercato i potenti motori di quella epocale rivoluzione in permanenza che siamo soliti chiamare modernizzazione. Il risultato è un libro indispensabile per prendere coscienza di ciò che il nostro Paese ha bisogno per evitare la deriva della regressione storica e per garantire un futuro alle nuove generazioni.
L'oceano degli antichi. I viaggi dei Romani in America
Elio Cadelo
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 482
Il grande sviluppo tecnologico e scientifico raggiunto dall'antica Roma, che si descrive in questo libro, ebbe importanti applicazioni anche nel mondo della navigazione dove, grazie al lavoro degli archeologi, stanno riaffiorando tecnologie che mai avremmo immaginato poter essere in possesso dei Romani e che permise loro di dominare i mari e gli oceani. Questo lavoro riporta alla luce parte delle antiche conoscenze scientifiche grazie alle quali Roma poté dominare il mondo grazie anche ad una portentosa scienza della navigazione che solo negli ultimi anni si sta riesaminando con la dovuta attenzione. Plinio, Tolomeo, Erodoto, Seneca, Diodoro Siculo, Plutarco, Tacito, Virgilio e molti altri autori latini e greci hanno lasciato indizi inequivocabili di viaggi transoceanici confermati oggi da evidenze archeologiche. L'autore ricostruisce la storia delle conoscenze scientifiche che permisero ai Romani, ma non solo a loro, di raggiungere ogni parte del mondo. In particolare essi raggiunsero l'Estremo Oriente e il Nuovo Mondo e le testimonianze di questi viaggi sono oggi esposte nei musei di tutta Europa.
L'oceano degli antichi. I viaggi dei Romani in America
Elio Cadelo
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 482
Il grande sviluppo tecnologico e scientifico raggiunto dall'antica Roma, che si descrive in questo libro, ebbe importanti applicazioni anche nel mondo della navigazione dove, grazie al lavoro degli archeologi, stanno riaffiorando tecnologie che mai avremmo immaginato poter essere in possesso dei Romani e che permise loro di dominare i mari e gli oceani. Questo lavoro riporta alla luce parte delle antiche conoscenze scientifiche grazie alle quali Roma poté dominare il mondo grazie anche ad una portentosa scienza della navigazione che solo negli ultimi anni si sta riesaminando con la dovuta attenzione. Plinio, Tolomeo, Erodoto, Seneca, Diodoro Siculo, Plutarco, Tacito, Virgilio e molti altri autori latini e greci hanno lasciato indizi inequivocabili di viaggi transoceanici confermati oggi da evidenze archeologiche. L'autore ricostruisce la storia delle conoscenze scientifiche che permisero ai Romani, ma non solo a loro, di raggiungere ogni parte del mondo. In particolare essi raggiunsero l'Estremo Oriente e il Nuovo Mondo e le testimonianze di questi viaggi sono oggi esposte nei musei di tutta Europa.
Quando i romani andavano in America. Scoperte geografiche e conoscenze scientifiche degli antichi navigatori
Elio Cadelo
Libro: Copertina morbida
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2015
pagine: 348
I Romani visitarono l'America 1500 anni prima di Colombo. Le testimonianze storiche non lasciano alcun dubbio: Roma in età imperiale era in possesso delle conoscenze scientifiche, astronomiche, nautiche e geografiche necessarie per attraversare l'oceano Atlantico e giungere nel Nuovo Mondo. I testi latini parlano di nuove terre ad ovest mentre numerosi manufatti esposti nei musei italiani ed europei provano che tra le due sponde dell'Atlantico ci furono scambi. I Romani furono grandi navigatori: ad est commerciavano con l'India, la Cina, il Vietnam, l'Indonesia e le loro esplorazioni li condussero fino alle isole del Pacifico e oltre. A nord raggiunsero le Orcadi, l'Islanda, la Groenlandia e forse, lungo quella rotta, giunsero oltre. In Africa la presenza di Roma è testimoniata da numerosissimi reperti rinvenuti sia sulla costa Occidentale sia su quella Orientale. II resoconto di questi viaggi è negli scritti di Plinio, Tolomeo, Erodoto, Seneca, Diodoro Siculo, Plutarco, Tacito, Virgilio e molti altri autori latini e greci. I marinai romani avevano capacità tecniche e scientifiche tali da permettere di calcolare la latitudine e la longitudine ed avevano conoscenze geografiche di gran lunga superiori a quelle dei marinai del Medio-Evo. I Romani non furono né i primi né gli unici a giungere nel Nuovo Mondo prima di Cristoforo Colombo: la genetica, l'archeologia e la letteratura provano che Polinesiani, Indiani, Cinesi, Fenici, Cartaginesi e molti altri popoli antichi approdarono in America.
Quando i romani andavano in America. Scoperte geografiche e conoscenze scientifiche degli antichi navigatori
Elio Cadelo
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2013
pagine: 317
Scoperte archeologiche e letterarie di età classica provano che i Romani visitarono l'America 1500 anni prima di Colombo. Le testimonianze storiche non lasciano alcun dubbio: in età imperiale Roma era in possesso delle conoscenze scientifiche, nautiche e geografiche necessarie per attraversare l'Atlantico e giungere nel Nuovo Mondo. I testi latini parlano di nuove terre ad ovest e i numerosi manufatti ritrovati dimostrano che tra le due sponde dell'oceano Atlantico ci furono scambi. I Romani furono anche grandi navigatori: ad est commerciavano con l'India, la Cina e l'Indonesia, e le loro esplorazioni andarono ben oltre la Nuova Zelanda; navigarono lungo le coste atlantiche dell'Europa raggiungendo le Orcadi, l'Islanda e, forse, si spinsero oltre. In Africa sono state trovate tracce della presenza romana lungo le coste occidentali e orientali. L'autore, attraverso gli scritti di Plinio, Tolomeo, Erodoto, Seneca, Cesare, Tolomeo, Tito Livio, Cicerone, Diodoro Siculo, Plutarco, Tacito, Virgilio, e altri autori greci e latini, ricostruisce le conoscenze astronomiche, geografiche e matematiche e, per la prima volta, spiega il metodo grazie al quale nell'antichità veniva calcolata la longitudine. Nel volume vengono esaminate non solo le capacità nautiche e le conoscenze scientifiche dei Romani ma anche quelle di diverse culture che con il mare ebbero un rapporto importante come quella polinesiana, indiana e sumerica. Presentazione di Giovanni F. Bignami.
Quando i romani andavano in America. Scienza e conoscenze degli antichi navigatori
Elio Cadelo
Libro: Libro in brossura
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2009
pagine: 286
Quando i romani andavano in America. Scienza e conoscenze degli antichi navigatori
Elio Cadelo
Libro: Copertina morbida
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2009
pagine: 286
Scoperte archeologiche e letterarie di età classica provano che i Romani visitarono l'America prima di Colombo: nei testi si parla di nuove terre ad Ovest e numerosi manufatti ritrovati dimostrano che tra le due sponde dell'oceano Atlantico ci furono scambi. I Romani furono anche grandi navigatori: ad Est commerciavano con l'India, la Cina e l'Indonesia, e le loro esplorazioni andarono ben oltre la Nuova Zelanda; navigarono lungo le coste atlantiche dell'Europa raggiungendo le Orcadi, l'Islanda e forse oltre. In Africa sono state trovate tracce della presenza romana lungo le coste occidentali e orientali. Le testimonianze storiche prese in considerazione non lasciano alcun dubbio: in età imperiale i navigatori al servizio di Roma avevano acquisito le conoscenze nautiche e geografiche necessarie per giungere in America. Il volume espone in maniera chiara ed accessibile il livello raggiunto dalla cultura scientifica nel mondo antico, in particolare per quanto riguarda l'astronomia, la matematica e la geografìa. L'autore esamina anche diverse culture che con il mare ebbero un rapporto importante come quella babilonese, quella indiana e quella polinesiana e dimostra che la civiltà si diffuse in tutto il mondo grazie ai commerci marittimi. (Prefazione di Giovanni F. Bignami)
Piante americane (e non solo) nella Roma imperiale
Elio Cadelo
Libro: Libro in brossura
editore: All Around
anno edizione: 2025
pagine: 240
La presenza di piante di origine americana nel mondo romano e del loro uso è ampiamente comprovata da un gran numero di autori classici tra i quali Plinio il Vecchio, Teofrasto, Galeno, Orazio, Plutarco ed è ben raffigurata in affreschi, mosaici, bassorilievi e statue esposte nei musei di tutta Europa. La presenza di piante di origine mediterranea in America, prima del viaggio di Colombo, è ben documentata dall'iconografia e dalla letteratura maya. Il saggio tratta per la prima volta, in maniera organica e con un linguaggio semplice e divulgativo, dei commerci e della navigazione transatlantica degli antichi popoli del mediterraneo, in particolare dei romani e dei loro viaggi attraverso gli oceani fino in America. Il libro esamina una quarantina tra spezie, piante alimentari, medicinali e allucinogene che in epoca romana hanno attraversato gli oceani passando da un continente all'altro. Seconda edizione ampliata e aggiornata.