Libri di Elisabetta Antonangeli
Controvento
Elisabetta Antonangeli
Libro: Libro rilegato
editore: Agemina Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 128
Elisabetta Antonangeli "canta" in tutte le sue poesie, "canta" la bellezza della natura in ogni sua manifestazione: le stagioni che si alternano coi mesi e i giorni che scorrono veloci, coi fiori che sbocciano, coi frutti che maturano. Altri soggetti delle sue poesie sono: animali, uomini, paesaggi, città, il suo paese natio... e non solo. Anche quando subentrano i ricordi tristi della sua difficile infanzia e giovinezza prevale su tutto la sua forza nel superare ogni ostacolo. Il "canto" di Elisabetta pervade ogni verso, sempre armonioso e musicale, come deve essere la poesia. Così la malinconia che emerge in molte liriche è sublimata dalla melodia; anche il lettore è coinvolto, perché rivive con l'autrice le sensazioni e le esperienze da lei descritte, che fanno parte dell'universo umano. La ricchezza interiore di affetti e di sentimenti è immensa in contrasto con la sua grande modestia personale. Non ostenta mai la sua bravura e il suo coraggio nelle lotte sostenute per migliorarsi sempre, acquisendo quella cultura che le permetterà di arrivare alla laurea. Lei stessa dice: "Ho imparato tanti mestieri…ho fatto la contadina, ho pascolato le pecore..."
Era di maggio...
Elisabetta Antonangeli
Libro: Libro rilegato
editore: Agemina Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 128
I sentimenti, la natura, l’infinito sono gli elementi portanti dei versi della presente raccolta, “Era di maggio” di Elisabetta Antonangeli, poetessa e scrittrice. Elisabetta presenta le sue poesie nelle quali appare, nitido, il suo essere donna che guarda attorno a sé un mondo di colori e sfumature e ne coglie l’unione spontanea tra il sentimento e l’espressione, tra la poetessa e l’osservatrice. L’opera è intrisa di nostalgia, di suggestioni profonde che portano la poetessa ad immedesimarsi con la natura, con gli animali che la popolano, con le attività umane connesse. Ella ne avverte l’importanza e una sensazione paradisiaca, quasi di una religiosità apotropaica legata all’alternarsi delle stagioni e delle attività agricole che ne fanno da sfondo...