Libri di Ettore Diana
Seduto in quel caffè... Guardando il mondo che...
Ettore Diana
Libro: Cartonato
editore: Edizioni Zerotre
anno edizione: 2022
pagine: 212
in questo libro Ettore Diana si guarda indietro e riassume il meglio di quarant’anni di una sfolgorante e prestigiosa carriera che dai banchi (e banconi) di scuola l’ha portato a diventare uno dei più apprezzati consulenti nel mondo della miscelazione a 360 gradi.
Mocktail che passione!
Ettore Diana
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Zerotre
anno edizione: 2019
pagine: 174
Ti ama & ti sana. Mocktail d'autore
Ettore Diana, Connie Goglia
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Zerotre
anno edizione: 2018
pagine: 208
Ettore Diana, campione mondiale di cocktail Pechino 2012, grazie alla sua quarantennale esperienza nel settore, ci regala questo libro che riporta ben 62 ricette di “mocktail”, termine utilizzato a livello internazionale per indicare i cocktail analcolici. È arricchito, inoltre, da molte curiosità riguardo gli ingredienti che vengono impiegati per la loro preparazione. Ogni ricetta è completata da uno studio effettuato dalla dottoressa Connie Goglia, esperta in alimentazione. La peculiarità dei “mocktail” è accompagnata dalle originalissime decorazioni ricavate da scorze di pompelmi, meloni e angurie.
Guida pratica dietro al banco bar
Ettore Diana
Libro
editore: Edizioni Zerotre
anno edizione: 2016
pagine: 184
Bim bum bam: venghino siore e siori! Questo è lo spettacolo pirotecnico di un barman entrato nel Guinness dei Primati. È lo show senza veli di un barista capace di creare un cocktail da tremila litri oltre al caffè e al tè più grande del mondo. Si chiama Ettore Diana e vanta il titolo di miglior barman dell'anno 2011. Si dice sia affetto dalla sindrome di Dorian Gray. Il ritratto invecchia ma lui mantiene l'entusiasmo e la sregolatezza di un garzone di bottega. Nel 1983 quando nel suo locale di Vicenza propose il caffè al pepe gli davano del matto. La stessa cosa successe vent'anni fa col cappuccino nel peperone e nel 2002 col cappuccino che si mangia. Poi queste sue follie diventarono la moda. È lui The Coffeeman.