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Libri di Euranio La Spisa

A bonu e bon'è

A bonu e bon'è

Euranio La Spisa

Libro: Libro in brossura

editore: EBS Print

anno edizione: 2023

pagine: 154

Quelli di La Spisa sono versi dolci e possenti, morigenti e dissacranti, che s'inseriscono nella noia di quest'umanità e nel suo silenzio e li educa
16,00

Antigoni di Sofocli. Cuntu in lingua siciliana. Lu dramma anticu nutricatu di la puisia di 'n vati

Antigoni di Sofocli. Cuntu in lingua siciliana. Lu dramma anticu nutricatu di la puisia di 'n vati

Alessio Patti, Euranio La Spisa

Libro: Libro rilegato

editore: EBS Print

anno edizione: 2021

pagine: 120

Un traslatore, Alessio Patti, e un poeta, Euranio La Spisa, entrambi organi del Collegio Scientifico dell’Accademia della Lingua Siciliana, si cimentano in una particolare esperienza letteraria di grande impatto culturale: il dramma greco antico in prosa raccontato in lingua aulica siciliana e nutrito da versi endecasillabi siciliani di un vate del terzo millennio nell’affascinante “cuntu” che ha per protagonista “Antigone” nella tragedia di Sofocle, composta nel 442 a.C. Racconta del contrasto tra Antigone e lo zio Creonte, re di Tebe, una rappresentazione del conflitto tra le leggi divine, difese dalla fanciulla, e le leggi umane la cui superiorità è rivendicata da Creonte. Questi, impedendo ad Antigone di dare sepoltura al fratello Polinice, considerato un traditore, commette un peccato di tracotanza che fa reagire gli dèi con mali e punizioni divine. Antigone, che incarna la pietas e la morale privata contro quella pubblica, è la figura femminile capace di decidere ciò che ritiene giusto e di opporsi alle iniquità, al contrario di sua sorella Ismene, incapace di ribellarsi ai voleri degli uomini e di assumersi responsabilità nei confronti dei potenti.
15,00

Sapuri di puisia

Sapuri di puisia

Euranio La Spisa

Libro: Copertina morbida

editore: Billeci

anno edizione: 2018

pagine: 112

"La Spisa è uno di quei poeti che, pur utilizzando una forma di poesia tradizionale, se ne discosta lasciando quei temi comuni e inflazionati, quelle che Guido Gozzano definiva 'Le piccole cose di pessimo gusto'. La sua è una poesia popolareggiante, dai contenuti nuovi in una forma antica, laddove per antica si intende qualcosa che ha superato il corso dei secoli e che vive ancora, contrariamente a quella che viene definita poesia moderna, ma che avrà pochissime possibilità di diventare antica, classica, perché nessuno se ne ricorderà più. [...]" (dalla prefazione di Giuseppe Gerbino)
12,00

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