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Libri di F. Bassanini (cur.)

Il mostro effimero. Democrazia, economia e corpi intermedi

Il mostro effimero. Democrazia, economia e corpi intermedi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2019

pagine: 224

Dopo lo slancio riformista che ha caratterizzato la fine degli anni Novanta e i primi anni del Duemila, l'attuazione del principio autonomistico, in applicazione del principio di sussidiarietà, sembra essere entrato in una nuova stagione in cui la «Repubblica delle autonomie» si trova alle prese con un contesto sociale, politico ed economico in cui si fanno sempre più pervasive prassi di disintermediazione. Tutto questo ha reso urgente un'analisi approfondita intorno allo «stato di salute» dei corpi intermedi e alle sue ricadute sulla qualità della democrazia. Il rischio che la disintermediazione reca con sé è infatti quello di una torsione plebiscitaria della democrazia stessa e di un significativo allontanamento dal modello liberale, pluralista, personalista e comunitario che la Costituzione ha tracciato. Una simile democrazia sarebbe insostenibilmente fragile: non trovando nel tessuto sociale una trama ordinativa su cui poggiare e da cui essere contenuta, essa rischierebbe di implodere o, viceversa, di farsi totalitaria. Come nella cupa predizione di Alexis de Tocqueville, prenderebbe forma una costituzione «repubblicana nella testa e ultramonarchica in tutte le altre parti», simile a un «mostro effimero».
20,00

Due Camere un Parlamento. Per far funzionare il bicameralismo

Due Camere un Parlamento. Per far funzionare il bicameralismo

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2017

pagine: 181

Il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 è andato com'è andato. Ma i problemi principali sono rimasti. Tra questi (oltre alla ripartizione dei poteri e ai rapporti fra Stato e Regioni), quello di razionalizzare il nostro faticoso bicameralismo. Un referendum fallito non preclude nuovi tentativi di ammodernare il nostro sistema istituzionale anche attraverso modifiche del testo costituzionale. Ma intanto occorre far funzionare meglio le istituzioni che abbiamo, con la Costituzione che abbiamo. Questo libro propone, da un lato, rimedi contro le inutili duplicazioni, i tempi morti, l'ostruzionismo degli «interessi», le differenze irragionevoli tra Camera e Senato. Rispetta però, dall'altro lato, il vincolo costituzionale di fondo: la possibilità, offerta dal bicameralismo paritario, del «ripensamento» e del miglioramento delle decisioni politiche, sottoposte, tutte, alla valutazione e all'approvazione di due diverse assemblee. Questo duplice binario si percorre riscoprendo l'originario cardine della Costituzione: quello di un Parlamento «unitario», anche se articolato in due rami. Due Camere dunque, ma un solo Parlamento. Riscoprendo questa chiave, è possibile la semplificazione delle procedure parlamentari: quasi un «uso monocamerale» del bicameralismo.
19,50

Il federalismo alla prova: regole, politiche, diritti nelle regioni

Il federalismo alla prova: regole, politiche, diritti nelle regioni

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2012

pagine: 544

Nell'opinione diffusa, la riforma regionale è fallita. Ma questa opinione, ancorché non priva di elementi d'appoggio, raramente è basata su un'analisi dei fatti; più spesso è il precipitato dei luoghi comuni che popolano gli editoriali e i commenti dei mezzi di informazione. Occorre invece muovere proprio da un'analisi approfondita dei caratteri e dei risultati dell'esperienza regionale, come si fa in questa ricerca. Essa ha consentito, innanzitutto, di sfatare due tra i più radicati e diffusi luoghi comuni (pur, singolarmente, opposti fra loro): da una parte, l'idea che l'autonomia regionale abbia fallito nel suo obiettivo fondamentale, cioè superare gli inconvenienti dell'uniformismo adattando regole e politiche pubbliche alle diverse identità, caratteristiche ed esigenze delle comunità territoriali; dall'altra, la convinzione che l'autonomia regionale abbia dato luogo a una giungla inestricabile, a una babele di politiche pubbliche e normative differenziate, che complicano e appesantiscono l'attività delle imprese e la vita delle famiglie, e minacciano l'uguaglianza tra i cittadini nell'esercizio dei diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione.
28,00

Per una moderna democrazia europea. L'Italia e la sfida delle riforme istituzionali

Per una moderna democrazia europea. L'Italia e la sfida delle riforme istituzionali

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2009

pagine: 353

Come attrezzare la nostra democrazia a vincere le sfide del Duemila? Quattordici Fondazioni e centri studi, di diverso orientamento politico e culturale, hanno lavorato insieme; e hanno prodotto un progetto comune per una riforma istituzionale finalmente condivisa. La loro proposta - fondata sull'esperienza delle grandi democrazie europee - ha raccolto larghi consensi nel mondo politico. In questo volume: la proposta delle Fondazioni, le sue motivazioni, le valutazioni dei costituzionalisti, l'opinione dei politici.
26,00

Istruzione bene comune. Idee per la scuola di domani

Istruzione bene comune. Idee per la scuola di domani

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2011

pagine: 287

Nonostante le profonde trasformazioni intervenute nel contesto sociale, economico e culturale, il sistema educativo italiano resta sempre uguale a se stesso: nel modello didattico, nell'impianto disciplinare, nell'autoreferenzialità del suo rapporto con l'esterno. Il tasso di analfabetismo in senso stretto si aggira sul 3.5%; l'incidenza dei laureati sul totale degli occupati è un sesto di quella degli Usa e un terzo di quella della Francia; su mille iscritti al primo anno di scuola, meno di un terzo raggiunge la laurea; più di un quarto degli occupati ha al massimo completato la scuola dell'obbligo. E qui una delle radici della crisi italiana: l'Ocse ha stimato in un punto all'anno il contributo che alla crescita del Pil darebbe l'allineamento del nostro sistema scolastico agli standard dei Paesi più avanzati. Abbastanza per rovesciare i giudizi delle agenzie di rating... Non occorre - secondo gli esperti riuniti da Astrid - l'ennesima riforma organica. Occorrono scelte radicali e coraggiose che affrontino in modo mirato quattro problemi cruciali: la questione giovanile, il modello didattico, la governance del sistema, le risorse. Scelte da costruire con un confronto libero e con logica bipartisan, sottraendole allo scontro aprioristico fra le parti politiche e le rispettive tifoserie. Questo volume ne presenta alcune tra le più importanti e innovative.
28,00

Le nuove istituzioni europee. Commento al trattato di Lisbona

Le nuove istituzioni europee. Commento al trattato di Lisbona

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2010

pagine: 546

Il trattato di Lisbona, in vigore dal 1° dicembre 2009, rappresenta, di fatto, la nuova Costituzione dell'Europa. Consentirà anche di affrontare con successo i problemi della crescita economica e sociale, dell'emergenza climatica, delle grandi migrazioni e delle società multietniche, del governo della globalizzazione, della competitività dell'Europa, della prevenzione delle crisi finanziarie, della difesa e del rinnovamento del modello sociale europeo? I giudizi degli esperti non coincidono. Nelle cento pagine finali del libro, dopo il commentario vero e proprio, Astrid ha raccolto le valutazioni di alcuni dei più autorevoli tra loro. Del nuovo trattato emergono così, nitidamente, le luci e le ombre. Più un punto di partenza che un punto di arrivo, il Trattato non conclude l'evoluzione delle istituzioni europee, né la vicenda della costruzione dell'unità politica dell'Europa. Non preclude ulteriori avanzamenti. Ma come è certo che solo l'Europa può misurarsi con i problemi del Duemila, così è certo che il trattato rappresenta oggi un punto fermo: con esso avranno a che fare, per molti anni, i cittadini, le imprese, le istituzioni europee e nazionali. Occorre dunque conoscerlo e comprenderlo. Quale nuova architettura istituzionale prevede per l'Unione? Come ne accrescerà la legittimità democratica e la trasparenza? Che effetti produrrà l'attribuzione di forza giuridica alla Carta dei diritti? Quali sviluppi avrà lo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia?
29,00

Il finanziamento dell'Europa. Il bilancio dell'Unione e i beni pubblici europei

Il finanziamento dell'Europa. Il bilancio dell'Unione e i beni pubblici europei

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2010

pagine: 359

La crisi economica-finanziaria rilancia l'Europa. Più l'Europa intergovernativa (l'Europa dei governi) che l'Europa federale (l'Europa del popolo europeo). Ma emergono due nodi. Il coordinamento delle politiche economiche, fiscali e industriali. E le risorse. Del secondo si occupa questa ricerca di Astrid, pubblicata in coincidenza con l'avvio della negoziazione del quadro finanziario europeo 2013-2017. Il bilancio dell'Unione è oggi modesto, intorno all' 1% del PIL europeo. Gran parte delle risorse sono assorbite dal finanziamento della politica agricola e delle politiche di coesione. È impensabile un aumento dei trasferimenti dai bilanci nazionali, appesantiti dalla crisi. Ma gli Stati nazionali non hanno dimensioni adeguate a vincere le sfide della globalizzazione in alcuni settori critici. Occorre dunque un radicale ripensamento del finanziamento dell'Unione. È l'oggetto di questa ricerca di Astrid. Si parte dall'analisi dei nuovi beni pubblici europei per i quali si impone un finanziamento comune, non essendo nelle possibilità di ciascuno Stato di provvedere singolarmente. Si ragiona sui modi per superare la logica del "saldi netti", sulla struttura del bilancio, su nuove entrate proprie, sulle imposte di scopo, sul finanziamento degli investimenti mediante Union bond, Project bond, fondi comuni europei, schemi di garanzia. E sul ruolo dell'Euro e di un debito sovrano europeo nella stabilizzazione del sistema finanziario globale.
28,00

Le nuove istituzioni europee. Commento al trattato di Lisbona

Le nuove istituzioni europee. Commento al trattato di Lisbona

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2008

pagine: 508

Il Trattato di Lisbona sarà, di fatto, la nuova Costituzione dell'Europa, anche se non si chiamerà più così: sarà lo strumento per governare un'Unione allargata a 27 Stati (o a 26, se alla fine L'Irlanda resterà fuori). Consentirà anche di affrontare con successo i problemi della crescita economica e sociale, del governo della globalizzazione, dell'emergenza climatica, delle grandi migrazioni e delle società multietniche? I giudizi degli esperti non coincidono. Nelle pagine finali di questo libro Astrid ha raccolto le valutazioni di alcuni dei più autorevoli tra loro, da Amato a Frattini, da Schauble a Ziller, da Manzella a Micossi, da Tosato a Dastoli. Del nuovo Trattato emergono così, nitidamente, le luci e le ombre. Più un punto di partenza che un punto di arrivo, il Trattato è comunque un passo avanti importante. Deve essere compreso nelle sue implicazioni e potenziali sviluppi. Quale nuova architettura avrà l'Unione europea? Aumenterà la legittimazione democratica e la trasparenza delle sue istituzioni? Che effetti produrrà l'attribuzione di efficacia giuridica alla Carta dei diritti? Quali sviluppi avrà lo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia? A queste e molte altre domande risponde il volume, scritto con rigore scientifico ma in forma agile dal gruppo di accademici ed esperti che, nell'ambito di Astrid, da tempo riflette sui problemi della riforma delle istituzioni europee.
27,00

Sviluppo o declino. Il ruolo delle istituzioni per la competitività del paese

Sviluppo o declino. Il ruolo delle istituzioni per la competitività del paese

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2005

pagine: 377

Formidabili sfide impegnano oggi le grandi democrazie industriali: la competizione globale e la nuova divisione internazionale del lavoro, i grandi flussi migratori, l'impatto delle tecnologie dell'informazione, la revisione dei modelli sociali tradizionali. L'Italia stenta ad affrontarle, ne sembra quasi sopraffatta: il paese non cresce più, perde posizioni nella competizione internazionale, non coltiva speranze e progetti di progresso e di sviluppo. Si può arrestare il declino? Un gruppo di esperti di Astrid ha lavorato e discusso sui rimedi e gli strumenti necessari a questo fine. In questo volume sono raccolte alcune delle risposte e delle proposte, quelle che presentano più rilevanti profili istituzionali.
24,00

Costituzione una riforma sbagliata. Il parere di sessantatre costituzionalisti

Costituzione una riforma sbagliata. Il parere di sessantatre costituzionalisti

Libro: Copertina morbida

editore: Passigli

anno edizione: 2004

pagine: 680

La riforma votata dal Senato riscrive 43 articoli della Costituzione italiana. È, di fatto, una nuova Costituzione. E anche una buona Costituzione? Per stabilirlo, Astrid ha riunito i maggiori esperti italiani: costituzionalisti, politologi, scienziati delle istituzioni. Qui sono raccolti i loro giudizi. Pochi favorevoli, molti critici. Le critiche sono radicali: demoliscono il disegno complessivo della riforma, ne rilevano l'incoerenza con i principi del costituzionalismo moderno, ne denunciano i rischi per i diritti e le libertà costituzionali. Insomma: la riforma non chiude la transizione costituzionale. Non pone le basi per la costruzione di un moderno Stato federale. Apre, al contrario, una grande questione democratica, minaccia l'unità del Paese.
34,00

L'attuazione del federalismo fiscale. Una proposta

L'attuazione del federalismo fiscale. Una proposta

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2004

pagine: 224

In questo quaderno è sintetizzato il prodotto di un anno di lavoro del gruppo. Una analisi dei problemi di attuazione del federalismo fiscale. Una proposta di interpretazione delle nuove norme costituzionali. Un progetto di legge delega: che coniuga autonomia e responsabilità con solidarietà e perequazione, secondo i principi del federalismo solidale; che rispetta rigorosamente i vincoli europei; che risolve il dilemma tra innovazione e realismo, definendo un percorso riformatore graduale ma garantito. Mentre il Governo ancora tace, Astrid mette sul tavolo del dibattito politico e della elaborazione scientifica una proposta precisa.
13,00

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