Libri di F. Botticchio
Materie e forme. Poietiche particolari delle arti maggiori
Étienne Gilson
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2023
pagine: 244
Gilson accoglie dalla tradizione l'idea che, parlando di arte, si deve partire dalla distinzione tra materia e forma, ma ritiene che sia impossibile considerare l'arte in generale: esistono soltanto le arti, non l'Arte, perché ognuna di esse inizia da una materia data che condiziona l'opera che l'artista intende creare, suggerendogli quasi le possibilità di darle quella specifica forma. A ciascuna delle arti maggiori - l'architettura, la statuaria, la pittura, la musica, la danza, la poesia e il teatro - è dedicato un capitolo di questo libro, in cui si cerca di definirne l'essenza. Nonostante la specificità di ogni forma di arte, vi è qualcosa che accomuna le arti del bello: il fine che l'attività artistica si propone esclusivamente creare il bello in se stesso. E questo ha poco a che fare con la poetica astratta: Gilson - con ricchezza e acutezza di analisi, sorretta dalla scrittura elegante e autoironica che lo contraddistingue - parla invece di "poietiche", arti del fare, recuperando, si potrebbe dire, l'aspetto artigianale dell'arte. Alla domanda: amate o non amate la pittura di Picasso? La risposta più ragionevole è che "la pittura di Picasso" non esiste. Non esistono di Picasso che le opere individuali» (Étienne Gilson).
Per una nuova filosofia
Friedrich W. Schelling, Victor Cousin
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 144
Nel 1834 Schelling rompe un lungo e tormentato silenzio con la sua Prefazione alla traduzione tedesca dei Fragments Philosophiques di Victor Cousin, dove presenta la nuova filosofia "positiva" con la quale intende conciliare empirismo e razionalismo. Ma il breve scritto gli fornisce anche l'occasione per lanciare, dietro le osservazioni rivolte a Cousin, una pubblica e veemente accusa a Hegel, che «si è ritirato nel mero pensiero, avanzando l'assurda pretesa che "il concetto sia tutto e non lasci nulla fuori di sé"», e al suo sistema filosofico. Oltre al saggio introduttivo dei curatori - Francesca Botticchio e Renato Pettoello - sono qui raccolte le traduzioni del testo di Schelling e della Prefazione di Cousin alla seconda edizione francese dei Fragments Philosophiques, indispensabile per comprendere pienamente le parole del filosofo tedesco.
Introduzione alle arti del bello
Étienne Gilson
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 256
L'Introduzione alle arti del bello è pubblicata nel 1963 e segue di poco l'altra opera dedicata alle arti, Pittura e realtà (1958). Qui Gilson si propone di elaborare una filosofia dell'arte che ritiene vada nettamente distinta sia dall'estetica, sia dalla critica d'arte. Compito della filosofia dell'arte è individuare l'essenza dell'arte che, secondo Gilson, non è imitazione, non è conoscenza ma è eminentemente un fare. Questa prospettiva consente a Gilson di esaminare la natura del bello, di distinguere ciò che è arte e ciò che non lo è, di separare la posizione dell'artista da quella del fruitore e di affrontare, con posizioni originali, alcuni temi di attualità, come la pretesa che l'arte debba esprimere qualcosa o lanciare messaggi.
Kant spiegato a Napoleone
Charles de Villers
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 80
I due scritti di Villers, qui per la prima volta editi in italiano, documentano la diffusione della filosofia kantiana in Francia e in generale fuori dai confini della Germania. Il primo è un rapido schizzo - «non mi hanno concesso che quattro pagine e quattro ore per pensarci», lamenta Villers - del pensiero di Kant richiesto all'autore da Napoleone Bonaparte, che voleva avere notizie su questo filosofo tedesco di cui tanto si parlava. Il secondo, approvato da Kant, riassume gli aspetti centrali della Critica della ragion pura. Gettando un ponte tra due culture profondamente diverse - quella francese e quella tedesca -, Villers inaugura la divulgazione della filosofia trascendentale.
Da Kant ai postkantiani
Victor Delbos
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2016
pagine: 161
Le lezioni che il grande storico della filosofia Victor Delbos tenne alla Sorbona tra il marzo ed il maggio del 1909. Una ricostruzione, esemplare per chiarezza espositiva, degli sviluppi del criticismo kantiano nei suoi esiti idealistici (Fichte, Schelling, Hegel) e in quelli anti-idealistici e realistici (Schopenhauer, Herbart). Nodi fondamentali per la filosofia moderna, ripercorsi sinteticamente, ma con grande efficacia e senza pregiudizi aprioristici. Un classico della storiografia filosofica, che rappresenta ancora oggi un modello di equilibrio e di rigore metodologico.
Conversazioni
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2010
pagine: 320
La redazione di queste Conversations avec Goethe si conclude nel 1835-36 a Weimar, ove Frédéric Soret strinse con Goethe "un rapporto intenso, una frequentazione continua, una stima reciproca" - scrivono i curatori di questa prima edizione italiana. Un affresco privo di ambizioni letterarie che rende visibili, con "oggettività", i lati meno noti del grande poeta: passando attraverso una critica della scienza - che interseca la sua concezione della natura e si inserisce nel filone della Naturphilosophie - si finisce per scoprire il senso che Goethe dà al corso della storia e alla politica. Temi solo apparentemente distanti fra loro, che in realtà sottacciono la stessa idea di fondo: "dalla natura, da qualunque parte la si guardi, scaturisce l'infinito" - in essa particolare e universale si compenetrano. Ne deriva un empirismo da Goethe stesso definito "delicato", che percepisce l'oggetto come unità vivente, evitando gli eccessi romantici: saper cogliere nel divenire continuo delle forme il permanere di qualcosa di stabile. È la teoria della trasformazione, che vale per la natura, per la storia e per la politica: essere troppo fedeli alle cose esistenti o voler del tutto astrarne significa farvi violenza. Pagine rarefatte di clamori, dalle quali emerge il Goethe pensatore e teorico della forma.