Libri di F. Fava (cur.)
Testo a fronte
Libro: Copertina morbida
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2016
pagine: 224
"Testo a fronte" è una pubblicazione semestrale di teoria e pratica della traduzione letteraria diretta da Franco Buffoni, Allen Mandelbaum, Emilio Mattioli. La rivista, che propone articoli, riflessioni, brevi saggi di traduzione, recensioni e segnalazioni, affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti.
Gli anni dell'arcangelo
Rosalba Campra
Libro: Copertina morbida
editore: Vertigo
anno edizione: 2012
pagine: 148
Atilio Correa è un arcangelo tanto volenteroso quanto distratto e impacciato. Le sue missioni sono decise da un'autorità celeste di poche parole, che gli comanda di prender parte a episodi della storia argentina: guerre contro gli indios, fondazioni di città, la dittatura, i desaparecidos e altro ancora. Come semplice e perplesso testimone o come protagonista di avventure tragicomiche, Atilio Correa attraversa gli anni, i secoli, l'arco vario e dolente del tempo umano, elargendo con pari generosità miracoli e insuccessi (soprattutto insuccessi), finché non comincia a porsi domande pericolose. Romanzo storico, di formazione, ironico trattato di angelologia, "Gli anni dell'arcangelo" descrive, con un tono insieme irriverente e partecipe, l'itinerario di un personaggio alla ricerca di sé nei meandri della storia, alla ricerca di uno spazio e di un tempo cui appartenere.
Io lascerò il mio cuore appena in vista. Testo inglese a fronte
Emily Dickinson
Libro: Copertina morbida
editore: Eir
anno edizione: 2013
pagine: 201
Nella poesia di Emily Dickinson, in bilico fra l'abisso e la vertigine, percorsa da una discontinuità che complica la trama delle cose, sempre tesa fra opposti all'apparenza inconciliabili, l'"io" è l'argine che spezza e ricompone i significati. Il motivo che accomuna le settantasette liriche di questa raccolta è lo scandaglio dei suoi moti intimi, l'introspezione fantasiosa e assorta dei suoi slanci, dei suoi trasalimenti, in una discesa che sonda le ragioni segrete dell'essere e sembra non toccare mai il fondo. Lo sguardo che la poetessa punta su di sé non conduce mai al ripiegamento, al contrario, produce un'apertura verso l'infinito. E come uno specchio, l'infinito restituisce un'immagine che interroga se stessa e il mondo, ed è al contempo soggetto poetico, oggetto d'indagine e campo d'azione. Ostinata, passionale, ironica ed elusiva, grave e irriverente, Emily Dickinson ritrae il suo "io" lirico con tinte ora lievi ora sfrontate e, con un gesto ambivalente, lascia il ritratto "appena in vista", insieme nascosto ed esibito, mai concluso, concedendogli una voce poetica che trae unità dal suo "interno divergere" e trova compiutezza nella forza di chi non riconosce altro sovrano al di fuori di sé. Postfazione di Alessandro Portelli.