Libri di Rosalba Campra
Minima mitologica
Rosalba Campra
Libro: Libro in brossura
editore: Edicola Ediciones
anno edizione: 2024
pagine: 88
Venticinque racconti brevi, ironici, inquietanti, malinconici e perturbanti che nascono dal desiderio di far rivivere con intelligente leggerezza alcuni tra i personaggi più emblematici delle mitologie del passato. Tra labirinti di parole e divinità spogliate di qualsiasi sacralità, una voce irriverente e uno sguardo dissacrante ci accompagnano in una nuova cosmogonia che riscrive soprattutto il ruolo della figura femminile, ambientando il mito in un tempo meno leggendario ma molto più vicino al nostro.
La realtà e il suo anagramma. Il modello narrativo nei racconti di Julio Cortázar
Rosalba Campra
Libro: Copertina morbida
editore: Giardini
anno edizione: 1978
pagine: 148
Opere narrative. Volume Vol. 1
Gabriel García Márquez
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2004
pagine: 1064
Gli anni dell'arcangelo
Rosalba Campra
Libro: Copertina morbida
editore: Vertigo
anno edizione: 2012
pagine: 148
Atilio Correa è un arcangelo tanto volenteroso quanto distratto e impacciato. Le sue missioni sono decise da un'autorità celeste di poche parole, che gli comanda di prender parte a episodi della storia argentina: guerre contro gli indios, fondazioni di città, la dittatura, i desaparecidos e altro ancora. Come semplice e perplesso testimone o come protagonista di avventure tragicomiche, Atilio Correa attraversa gli anni, i secoli, l'arco vario e dolente del tempo umano, elargendo con pari generosità miracoli e insuccessi (soprattutto insuccessi), finché non comincia a porsi domande pericolose. Romanzo storico, di formazione, ironico trattato di angelologia, "Gli anni dell'arcangelo" descrive, con un tono insieme irriverente e partecipe, l'itinerario di un personaggio alla ricerca di sé nei meandri della storia, alla ricerca di uno spazio e di un tempo cui appartenere.
I racconti di Malos Aires
Rosalba Campra
Libro: Libro in brossura
editore: Fahrenheit 451
anno edizione: 2015
pagine: 160
Apologhi, brevi cronache, favole, esili storie, questi i racconti gotico-fantastici della scrittrice argentina, dove draghi, paesi immaginari, principesse, gitani e una sequela di personaggi muti e di luoghi abitati dal paradosso e dall'incantesimo intrecciano i contorni sfumati di Malos Aires, città della memoria dove altre città si inscrivono e lasciano tracce.
Le porte di Cassiopea
Rosalba Campra
Libro: Libro in brossura
editore: Fahrenheit 451
anno edizione: 2016
pagine: 160
Qualcuno srotola davanti a un interlocutore la trama della propria vita: è Nanán, che di professione racconta sogni ai clienti del Cassiopea, un bar equivoco nel porto di Copenhagen. Comincia così, questo romanzo surreale, popolato di marinai, sirene che lavorano in locali poco raccomandabili, tatuatori che parlano lingue sconosciute, spie con la passione dei rubini che collezionano quadri di pittori fiamminghi, di pianisti morti improvvisamente, di bizzarri inventori... Un racconto fantastico sul tema del doppio, forse. Sempre che non si tratti delle allucinazioni dovute all'alcool e alla notte... O forse una storia di spie alla ricerca di invenzioni tecnologiche, oggi d'uso quotidiano, ma inconcepibili all'epoca in cui si svolge l'azione e quindi avvolte in un'aura magica. O forse, soprattutto, una disperata storia d'amore - di amori -, un resoconto delle variegate forme dell'esilio, una riflessione appena abbozzata sull'impossibilità, per ogni (auto)biografia, di esaurire il nostro passato. Eppure, tra tutte queste vicende, c'è forse un'unica domanda che abbia senso: a chi è che Nanán sta raccontando questa storia (o questo sogno)?
Cortázar. Letture complici
Rosalba Campra
Libro
editore: Edizioni Arcoiris
anno edizione: 2014
pagine: 240
Territori della finzione. Il fantastico in letteratura
Rosalba Campra
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2000
pagine: 168
Leggere opere di finzione, secondo una famosa frase di Coleridge, significa sospendere volontariamente l'incredulità, accettando ciò che succede nel testo come reale. Ma è lo stesso accettare la "realtà" di Don Chisciotte o di Madame Bovary e quella di un vampiro? E se qualcuno racconta di avere incontrato un vampiro gli possiamo credere? E quando chi racconta la storia è il vampiro stesso? E ancora. Esiste una qualche parentela fra un uomo che si trasforma in pesce, una statua vendicativa e un sogno che perdura nella veglia? Perché sono così pochi i fantasmi che prendono la parola? E la parola non è essa stessa una trappola? Che genere di insidie tessono allora i vuoti della narrazione? Queste sono alcune delle domande sollevate dai testi che chiamiamo "fantastici", e alcune tra le molte che questo volume propone, analizzando i meccanismi grazie ai quali il lettore riconosce nel testo la creazione di un universo che contraddice la sua esperienza e, al tempo stesso, richiede la sua adesione. Nella letteratura del novecento si disegna così lo spazio in cui un fantastico determinato dai temi cede il primo piano a un fantastico che, abbandonando fantasmi, sdoppiamenti dell'io e inversioni temporali, esplora le possibilità inquietanti delle crepe fra il detto e il non detto.
Opere narrative. Volume Vol. 1
Gabriel García Márquez
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2005
pagine: XXXVIII-1022
García Márquez ha saputo innestare i modi e il respiro del grande romanzo ottocentesco nella realtà politica dell'America latina. In questo volume, curato da Rosalba Campra, sono raccolti i testi narrativi scritti tra il 1955 e il 1967. Introduzione di Cesare Segre.
America Latina: l'identità e la maschera
Rosalba Campra
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 264
Questo libro rappresenta il tentativo di individuare i meccanismi con cui l'America Latina costruisce se stessa attraverso la letteratura. L'autrice aiuta a orientarsi nello spazio dove si costeggiano le foreste dell'Orinoco e la Biblioteca di Babele, si disgregano dittature centenarie e la realtà ha dilatato i suoi confini fino a inglobare meraviglie e orrori. L'America Latina è il trauma irrisolto della conquista; la formulazione di archetipi che scaturiscono dall'emarginazione: l'indio, il gaucho, il migrante; gli opposti miti della foresta e della città; le tracce, nella scrittura, di una realtà brutale: l'esilio, il silenzio e la lotta. Questi temi sono al centro di conversazioni con vari scrittori, tra cui, Borges, Carpentier, Cortázar, Sabato