Libri di Fabrizio Arrigoni
Navigare le emozioni, curare, guarire e sviluppare la mente. Piccolo manuale di benessere
Fabrizio Arrigoni, Rita Gentile
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2024
pagine: 184
Un piccolo manuale di navigazione nell'universo delle emozioni dell'‘essere umani'. Vivere in uno stato di benessere rappresenta una meta comune. E cercare di pensare e fare la cosa più giusta giorno per giorno è l'impegno utile per elevarsi almeno di un gradino. Scoprire che riuscire a farlo significa trovare se stessi in un regno di emozioni da governare è per molti un'intuizione e subito dopo una pratica da costruire. In questo senso avere una guida a disposizione, passando attraverso elementi psicologici, è come dotarsi di una piccola mappa di Google per orientarsi e riorientarsi nel mare emotivo che si muove nella mente e nel corpo. Un modo per trovare meglio la strada, e/o farsi delle domande in più, e/o per trovare risposte e strumenti in più, e/o per soppesare qual è il vento giusto per andare avanti nel proprio viaggio interiore ed esterno. In un'epoca di stress, in dimensioni talvolta traumatiche, conflittuali, e alla conquista dello sviluppo di competenze e di equilibrio psicologico, questo manuale descrive le emozioni e percorre lo scenario umano, con evidenze scientifiche, opportunità e complicazioni per ogni età: dal bambino all'adolescente, al giovane adulto, all'adulto, fino all'adulto over65. E per ogni contesto: della vita personale e familiare, della scuola, dell'organizzazione di lavoro, del sociale. Il libro indica tecniche psicologiche e descrive alcuni casi clinici e organizzativi in cui sono stati applicati interventi di miglioramento. Qui lo scopo è di fornire una prospettiva che vira verso la possibilità di comprendere nel proprio percorso evolutivo la via della cura e dell'allenamento psicologico. Come accade quando si inizia a veleggiare per una nuova rotta, perché si coglie un nuovo senso del viaggio, forse perché si è ascoltato il proprio cuore, anche solo per un attimo.
Il rito del male
Fabrizio Arrigoni
Libro: Libro in brossura
editore: Terra Marique
anno edizione: 2024
Parma. Davanti allo psicologo Gabriele Fueri siede una donna che dice di essere una sciamana. Niente di strano – di personaggi stravaganti Fueri ne conosce parecchi – non fosse che la donna confessa di essere un’assassina. Il giorno dopo si diffonde in città la notizia dell’omicidio, durante un rito sciamanico a base di ayahuasca, del professor Arturo Forzano, noto psichiatra, sostenitore dell’uso degli psichedelici a scopo curativo e immanicato a tal punto da portare avanti sperimentazioni proibite, oltre a progetti dal forte impatto politico ed economico. Quale terribile verità si cela dietro la presunzione di poter curare il mondo dai suoi fantasmi più oscuri?
Il caso delle probabilità
Fabrizio Arrigoni
Libro: Libro in brossura
editore: Terra Marique
anno edizione: 2022
Parma. Un brusco risveglio dopo il lungo lockdown di inizio 2020: una donna perde la vita sull’asfalto, a pochi passi dal centro. Lo psicologo Gabriele Fueri, appesantito nel fisico e nello spirito dopo mesi di reclusione forzata, osserva dall’alto del suo appartamento: dai mocassini marroni, riconosce la paziente che è appena uscita dal suo studio, dopo una seduta più corta del solito. L’insistenza di un mago prestigiatore, che soffre di un grave disturbo bipolare, spinge Fueri a scoprire il collegamento tra la donna investita e la scomparsa di una ragazzina, avvenuta venticinque anni prima. Il filo rosso di potere e soldi si intreccia tra passato e presente, portando alla luce verità scomode.
Gentilezza e galateo in RSA. La rivoluzione silenziosa
Carlo Cristini, Alessandro Porro, Fabrizio Arrigoni, Marco Fumagalli
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2020
pagine: 142
Il volume che proponiamo può essere utile a studenti, familiari, ricercatori, professionisti della salute e a quanti ritengono che l'aver cura dei malati significhi soprattutto difenderne la dignità e la stima, riconoscerne l'umanità, oltre le maschere, talvolta incognite e normalizzanti, della patologia e della non autosufficienza. La gentilezza è il segno esteriore di una moralità profonda, di un desiderio sincero, che si esprime con atti visibili, di essere utili per alleviare la sofferenza dell'altro. Il desiderio di curare toglie di mezzo qualsiasi pretesa di risarcimento, concreto o psicologico. Inoltre, la gentilezza non è mai noiosa, ripetitiva, pesante, intrusiva, ma sempre lieve, pur senza perdere di concretezza e quindi di serietà e credibilità. Ma come costruire una RSA (ma anche un centro diurno, un servizio sociosanitario, un segretariato sociale) gentile? Può essere molto complesso, ma ci rendiamo presto conto che non vi sono altre vie se si vuole evitare l'aggressività senza dolcezza, che si autoriproduce e crea angoscia su angoscia. La silenziosa, gentile opera quotidiana di donne e uomini – che assistono i loro simili, meno fortunati – e la loro esemplare naturalezza rappresentano una vera rivoluzione culturale: la scelta della ragione dell'essere su quella dell'apparire. E quindi, come dice Marco Trabucchi nella sua prefazione, "onore a medici, infermieri, OSS, ASA, psicologi, fisioterapisti, educatori, terapisti occupazionali… a tutti coloro che si sentono rappresentati in questo volume sulla gentilezza".
La qualità della comunicazione. Alla scoperta dell'anziano in difficoltà
Carlo Cristini, Fabrizio Arrigoni, Marco Fumagalli
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2018
pagine: 170
La comunicazione è connaturata all’essere umano. Non si può non comunicare, recita il primo famosissimo assioma di Watzlawick. Siamo composti di comunicazione. Mente e cervello si formano e si caratterizzano in base alle esperienze, vale a dire alle relazioni che viviamo, ai contenuti e alle modalità comunicative che sviluppiamo. Spesso comunichiamo senza sapere effettivamente che cosa stiamo comunicando e come. Ma ciò che esprimiamo negli atteggiamenti, nei comportamenti, nelle parole e nei loro silenzi è il prodotto delle nostre idee, di ciò che pensiamo di noi stessi, degli altri, dell’ambiente nel quale siamo inseriti e col quale interagiamo. Quale idea abbiamo della vecchiaia, della disabilità, della demenza? Ciò che realmente, profondamente pensiamo dell’età senile – e non solamente ciò che ammettiamo di pensare – influenza l’interazione con gli anziani, sani e malati, autosufficienti o disabili. Si può imparare a comunicare in un modo più appropriato con le persone anziane in difficoltà.
Gratta e perdi. Anziani, fragilità, gioco d'azzardo
Fabrizio Arrigoni, Mauro Croce
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2017
pagine: 128
La fotografia classica della solitudine dell'anziano lo mostra a guardare tristemente la strada dalla finestra di casa; oppure seduto su una panchina ai giardini. La foto più gentile lo vede a spasso col cane. Ora si aggiunge un nuovo scatto: su uno sgabello, ipnotizzato da una slot-machine, nella semioscurità in fondo a un bar. Pensionamento, vedovanza, mancanza o lontananza dei figli provocano spesso l'isolamento, da cui origina un sentimento di solitudine, che a sua volta funge da incubatore a uno stato di depressione. Se il lungo tempo libero non viene in qualche modo impegnato e valorizzato, rischia di essere solo un “tempo vuoto”. Riuscire a passare il tempo, a trascorrere bene la giornata, può voler dire cercare soddisfazioni momentanee, rifornirsi di piccoli piaceri, producendo sensazioni che almeno per qualche istante consentano di aprire un varco nel muro della noia. L'illusione e l'emozione di una improbabile vincita al gioco costituiscono uno di questi momenti. Il gioco d'azzardo, infatti, “cattura l'attimo”, con un'eccitazione che inizia con l'idea di sfidare la sorte, prosegue nella trepidazione dell'attesa del risultato, e si conclude con la delusione della perdita a cui si reagisce covando mentalmente la rivincita. L'“industria” del gioco d'azzardo si regge interamente su questa particolare domanda di consumo: un consumo di illusioni, emozioni, eccitazioni e tensione. Gli over 65 hanno acquisito un rilievo sempre maggiore, soprattutto sotto il profilo economico. Le loro illusioni da alimentare, il loro bagaglio emotivo da risvegliare e la loro eccitazione da sostenere, costituiscono un'area di mercato (e di prelievo) appetibile e non trascurabile. Gli autori mettono in evidenza i molteplici aspetti che intrecciano l'azzardo con la terza e quarta età, sgomerando il campo da numerosi equivoci e cliché fuorvianti, e riportano l'attenzione su una “congiunzione”, persone anziane e gioco d'azzardo problematico, che rischia di porsi come una questione critica per il prossimo futuro.
Raccogliere le storie di vita
Fabrizio Arrigoni
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2016
pagine: 96
Queste pagine nascono per riflettere, condividere e raccontare quanto sia prezioso e importante raccogliere le storie di vita delle persone affette da demenza. Abbiamo bisogno di ricomporre le storie per ricomporre il senso del fare e il senso della cura, per andare vicini alle persone e sentirne le emozioni, a costo di commuoversi e avere paura, ma anche di ridere e intenerirsi, a costo di vivere. L’approccio centrato sulla persona e i modelli di intervento per la demenza ribadiscono e dimostrano l’importanza di essere Persona e il valore della conoscenza della biografia come elemento necessario per una vita dignitosa. Siamo perché ricordiamo, ma se ad un certo punto non si ricorda più, allora dobbiamo raccogliere le storie, in modo che le persone continuino ad essere intere perché presenti negli occhi di chi le guarda. Questo libro accompagna il Quaderno La Storia della mia vita, un album dei ricordi che viene completato dalle persone con demenza e dai familiari e persone di riferimento, e può essere utilizzato quotidianamente per conoscere meglio la persona, per aggiungere qualche informazione, per proporre alla persona affetta da demenza di guardarlo, da solo o in compagnia, per individuare attività e strategie adatte alla persona. Per realizzare servizi realmente centrati sulle persone è necessario conoscere le storie e condividere come équipe di cura un sincero interes- se per la vita di ciascuno, per i giorni passati e per ogni giorno presente, per gli aspetti vitali della quotidianità. È necessario raccogliere le storie di vita con le persone con demenza e con i familiari, costruire relazioni di fiducia attraverso la narrazione condivisa, integrare la biografia nella valutazione psicologica, realizza- re laboratori e attività individuali, nei servizi e a domicilio, interpretare ciò che viene spesso definito come “disturbo del comportamento” del- la persona con demenza ma è in realtà una modalità di comunicazione connessa all’ambiente. Marco Fumagalli È diplomato ISEF, brain trainer, animatore sociale, docente di Metodologia del lavoro sociale, esperto in Gentlecare®. Consulente geriatrico per le demenze, si occupa dal 1994 di progetti ed interventi legati alla metodologia protesica e all’anzianità fragile. Attualmente lavora con la Coop. La meridiana di Monza presso l’Oasi di San Gerardo e in progetti di consulenza per RSA e Nuclei AD con Fabrizio Arrigoni. Laura Lionetti È laureata in Lettere e Filosofia e in Scienza del servizio sociale, formatore e consulente, referente Formazione e docente Gentlecare®, dal 1994 opera in campo socio-assistenziale con incarichi di coordinatore di servizi per anziani e progettista sociale. Attualmente opera con la Coop. Soc. Itaca e il gruppo Ottima Senior.
Gli operatori sanitari e la demenza: case management e programmi di intervento
Marco Fumagalli, Fabrizio Arrigoni
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2015
pagine: 140
A partire dal 2015, 47,5 milioni di persone nel mondo vivono con demenza. Il numero globale aumenterà a una stima di 75,6 milioni nel 2030. Tra il 2% e il 10% di tutti i casi di demenza inizia prima dei 65 anni. Il rischio per la demenza raddoppia ogni cinque anni dopo i 65 anni. Questo libro nasce da una idea forte: occorre che le organizzazioni inizino a fare i conti con una vera e propria pandemia che nel corso dei prossimi anni potrebbe mettere in crisi i nostri attuali modelli di assistenza e incrinare i nostri attuali modelli di cura. Questa idea vuole descrivere un modo differente per affrontare il tema, considerando gli individui fragili per ciò che sono ancora in grado di fare, e non solo per ciò che oramai hanno perduto. Ma l'attenzione è rivolta con la stessa cura a tutti gli operatori sanitari i quali, a vario titolo, si occupano e si occuperanno di fragilità nei prossimi anni: e qui il tema diventa quello di come trasformare le prassi di cura tradizionali in buone prassi innovative, e le organizzazioni tradizionali in organizzazioni moderne per la tutela delle nuove fragilità del futuro. Per questo nel libro si parla di staff che funzionano e di staff che potrebbero funzionare meglio, di programmi di intervento migliorativi, di esperienze particolari, di strategie ambientali a supporto di chi vive quotidianamente l'esperienza della malattia e della dipendenza, di nuovi ruoli e sfide professionali da cogliere. È tempo di prepararci a una società più accogliente e pronta ai cambiamenti.
Dove l'acqua si ferma. La cura e il benessere degli anziani fragili con il metodo gentlecare
Fabrizio Arrigoni, Mario Fumagalli
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2013
pagine: 154
Gli approcci descritti nel libro valorizzano la relazione di cura che sostiene l'anziano, l'ambiente dove vive e si muove, gli stili di cura delle organizzazioni, la quotidiana proposta di interventi. Partendo da una differente prospettiva, "sovvertendo l'ordine del discorso", per dirla con Foucault, gli autori, impegnati quotidianamente nei servizi e nella cura, spingono a una riflessione forte sulla sensibilità ambientale, considerata condizione irrinunciabile all'interno di un completo sistema di cura. Offrono spunti di confronto metodologico per tutti quegli aspetti necessari affinché uno staff si concentri sulla persona e non sul suo deficit, su ciò che ancora è e non su ciò che ha perduto. Proprio perché, dove l'acqua si ferma, arriva tutto l'oceano.
Come in cielo così in terra. La cura tra medicina, filosofia e scienze umane
Fabrizio Arrigoni, Luca Nave
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2013
pagine: 188
Questo libro nasce nel contesto di una situazione paradossale attualmente vissuta dalla medicina e dalle professioni di cura, in realtà già prevista e delineata dal medico e filosofo Karl Jaspers circa mezzo secolo fa, quando scriveva che "più crescono conoscenza e competenza, più le apparecchiature per la diagnostica e la terapia aumentano le loro prestazioni, tanto più difficile è trovare un buon medico, anzi, trovarne in assoluto uno!" (1991, p. 47). La bio-medicina, nell'ultimo secolo, ha conseguito strepitosi successi in ambito diagnostico e terapeutico che hanno permesso di debellare malattie un tempo mortali ma, ciò nonostante, si sente parlare di "crisi della medicina". In medicina, infatti, la semplice preparazione tecnico-scientifica si sta rivelando sempre più insufficiente per rispondere alle esigenze di una assistenza sanitaria centrata sulla persona del paziente. Il nostro intento è quello di esplorare e ipotizzare un mondo scientifico in cui dialoghino l'insieme dei saperi e delle discipline, perché si riesca ad aiutare i soggetti malati ad essere riconosciuti e a essere in grado di effettuare decisioni autonome e responsabili che si ispirino a valori personali.