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Libri di Federica Dallasta

Al cliente lettore. Il commercio e la censura del libro a Parma nell'epoca farnesiana 1545-1731

Al cliente lettore. Il commercio e la censura del libro a Parma nell'epoca farnesiana 1545-1731

Federica Dallasta

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2012

pagine: 384

Attraverso la ricostruzione analitica di venti botteghe "a forma di libraria" il volume offre uno spaccato della produzione e del commercio editoriali della Parma d'età farnesiana (1545-1731). Come i clienti "parmeggiani" d'allora che affollavano la piazza grande cittadina, veniamo attirati dai libri esposti sui banconi fuori dalle botteghe. All'interno si presentano ai nostri occhi "quinterni" ben rassettati grandi e piccoli, stampe con immagini sacre, risme di carta di ogni tipo, lunari e calendari, "abachini", "donati", "calepini", "uffici della Madonna", "breviari", raccolte di lettere e di rime, commedie, romanzi e costosi trattati in foglio per gli studenti di tutte le facoltà universitarie: medicina e farmacopea, teologia e diritto, filosofia e astronomia. Se guardiamo con attenzione, troviamo anche qualche libro proibito o "sospeso" dai cardinali del S. Ufficio o dell'Indice.
34,00

Bartolomeo Schedoni pittore emiliano

Bartolomeo Schedoni pittore emiliano

Federica Dallasta, Cristina Cecchinelli

Libro: Copertina morbida

editore: TLC Editrice

anno edizione: 2012

pagine: 400

30,00

Bartolomeo Schedoni a Parma

Bartolomeo Schedoni a Parma

Federica Dallasta, Cristina Cecchinelli

Libro: Copertina morbida

editore: TLC Editrice

anno edizione: 2012

pagine: 316

30,00

Eredità di carta. Biblioteche private e circolazione libraria nella Parma farnesiana (1545-1731)

Eredità di carta. Biblioteche private e circolazione libraria nella Parma farnesiana (1545-1731)

Federica Dallasta

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2010

pagine: 416

Trecento biblioteche private e dieci botteghe librarie, ricostruite attraverso i loro inventari, sono lo specchio della società parmense all'epoca dei Farnese. Nel 1545 Parma divenne infatti la capitale di un piccolo stato vassallo dei papi e dal 1556 anche del re di Spagna, e si dotò di importanti istituzioni scolastiche e universitarie, affidate agli ordini religiosi protagonisti della Controriforma, istituzioni sovranazionali impegnate nella difesa dell'ortodossia cattolica. Di qui l'intreccio di molteplici fili d'indagine su alfabetizzazione, biblioteche ducali, mecenatismo di corte, vita conventuale, tipografia, commercio e censura dei libri, contatti culturali fra l'area emiliana, la Francia e la Germania, attraverso viaggi e soggiorni di intellettuali, predicatori e ambasciatori. I proprietari di tali biblioteche e magazzini appartengono a distinti gruppi sociali e professionali e si distribuiscono sull'intera cronologia del dominio farnesiano a Parma: questa pluralità di figure, che comprende fornai, barbieri, avvocati, ecclesiastici di ceto basso o elevato, donne laiche e consacrate e numerosi aristocratici, ci restituisce i gusti personali e collettivi nelle pratiche di lettura, i curricula di studio seguiti a vari livelli, gli stimoli offerti dalle guide spirituali - in particolare gesuitiche e cappuccine - e l'atteggiamento di fronte alle proibizioni ingiunte dagli organi di controllo.
41,50

Il posto di Caifa. L'Inquisizione a Parma negli anni dei Farnese

Il posto di Caifa. L'Inquisizione a Parma negli anni dei Farnese

Luca Ceriotti, Federica Dallasta

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2008

pagine: 320

La spinta dell'intolleranza, che induce a condannare la diversità religiosa e a ritenere dovuta l'azione repressiva condotta dalle autorità, è un elemento distintivo della mentalità diffusa in una società robustamente confessionale, come fu quella parmense nei primi secoli dell'antico regime. Diverse sono le istituzioni che parteciparono alle iniziative di contenimento della devianza spirituale; tuttavia, è ai delegati periferici del Santo Ufficio che rimase addossata in forma quasi esclusiva l'attribuzione simbolica della funzione inquisitoriale. Ragionando attorno a questa constatazione, e mentre si confronta con un oggetto storiografico pressoché intonso nella sua dimensione locale, Il posto di Caifa si propone di rispondere a qualche primo interrogativo, per esempio a proposito delle biografie intellettuali dei frati domenicani che furono incaricati di presiedere la corte giudiziaria parmense, dei luoghi divenuti teatro della loro attività, degli individui e dei reati fatti oggetto delle loro attenzioni, dei vincoli e degli appoggi, infine, sperimentati dagli emissari del Sacro Tribunale nella loro più o meno quotidiana interazione con le voci del potere della curia vescovile e dell'amministrazione farnesiana.
31,50

Il convento dei cappuccini di Fontevivo (Parma)
26,00

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