Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Ferdinando Di Dato

Stato, economia e società tra Riforma protestante e Controriforma

Stato, economia e società tra Riforma protestante e Controriforma

Ferdinando Di Dato

Libro: Libro in brossura

editore: Youcanprint

anno edizione: 2025

pagine: 204

Il Cinquecento è stato un momento storico in cui gli uomini occidentali hanno ucciso - ed erano pronti per farsi uccidere - per la loro fede religiosa. Comunemente questa "tappa" della storia è denominata dalla storiografia età della Riforma e della Controriforma. Questo momento difficile, costellato da guerre, persecuzioni e da varie controversie, pertanto, sconvolse profondamente l'Europa di quel tempo, lasciando nelle coscienze tracce incancellabili, che sono riscontrabili ancora oggi nella mentalità, nell'economia e nella politica dei paesi che abbracciarono tali credi. Il rinnovamento religioso, promosso da Bernardino Ochino e più tardi da Lutero, Calvino e Zwingli, che spezzerà l'unità religiosa europea fin allora dominata dal clero romano, determinerà la nascita di nuove chiese, che si consolideranno solo dopo le guerre di religione, facendo germinare nell'animo degli europei i principi che ora sono alla base della nostra vita cultura, quali la libertà, la tolleranza, la convivenza confessionale e la secolarizzazione dello Stato e della società. Nel presente lavoro, scritto in occasione dei cent'anni della morte di Lutero, si è cercato di inquadrare le fasi più importanti della Riforma-rivoluzione protestante e della Riforma cattolica o Controriforma, senza mai perdere di vista il contesto politico-istituzionale, socio-economico e culturale in cui esse si consolidarono. Il presente lavoro, in ogni modo, ha insistito sull'interpretazione che la Riforma luterana era l'espressione di una condizione di corruzione del sentimento religioso, le cui origini già si collocavano in quei movimenti ereticali dei secoli scorsi che volevano una revisione, un rinnovamento spirituale della stessa Chiesa; volevano un modo di professare il cristianesimo diverso da quello praticato dalla chiesa ufficiale: basti pensare ai monaci di Cluny, a Francesco d'Assisi, al poeta Francesco Petrarca, Jan Hus in Boemia, i movimenti ereticali a Orléans, Arras, Monforte, la Pataria di Milano e movimenti spirituali quali i Catari e i Valdesi.
19,00

Economia e società in alta Irpinia nell'Ottocento. Vallata tra il 1860 e il 1880

Economia e società in alta Irpinia nell'Ottocento. Vallata tra il 1860 e il 1880

Ferdinando Di Dato

Libro: Libro in brossura

editore: Youcanprint

anno edizione: 2024

pagine: 128

Il lavoro di ricerca è circoscritto a un'area geografica dell'Irpinia, Vallata, ed esamina una serie di tematiche importanti, su cui la storiografia socio-economica si è ripetutamente soffermata negli ultimi anni: i modi in cui la terra diventa oggetto di scambio mercantile; le interferenze tra il suo significato simbolico ed economico; le relazioni sociali che si saldano intorno al potere e al controllo della terra, elementi e che condizionano tutta la vita del Mezzogiorno d'Italia. Un modo di fare storia che pone l'attenzione ai luoghi, all'ambiente, alle attività, alla cultura materiale, attraverso cui si esprimono, in modo più pieno e completo, gli uomini. Dall'esame dei documenti della Prefettura, del catasto e dei protocolli notarili, quindi dall'analisi dei meccanismi economico-sociali, che caratterizzano la circolazione della terra nel paese, si sono constatati, per il periodo compreso tra il 1860 ed il 1880, alcuni atteggiamenti economici e sociali importanti: il valore dato alla terra e il conseguente ruolo sociale dei possidenti, le modalità del mercato della terra e delle figure ad essa legate e gli universi culturali che percorrono questo mondo che non pare esattamente in sintonia con quello che si ritiene, forse troppo schematicamente, lo sviluppo capitalistico del tempo. Prefazione di Francesco Barra.
14,00

Politica, lavoro e società dell'Italia tra Otto e Novecento

Politica, lavoro e società dell'Italia tra Otto e Novecento

Ferdinando Di Dato

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2022

pagine: 364

Stiamo vivendo da anni un momento non felice per la Storia; i giovani vivono nell'Età dell'informazione, come scrive Manuel Castells, vivono il tempo senza tempo, dove si riduce la possibilità diacronica della riflessione sul rapporto tra passato e futuro e dove tutto è invaso dalle informazioni pratiche e immediate e, perciò, si tende verso la perdita della memoria collettiva della nostra storia nazionale e locale. La crisi della Storia è cominciata nel 1989, quando con il crollo del muro di Berlino e con la vittoria del modello democratico liberale occidentale sembrò che fosse finito lo scontro fra due grandi sistemi: capitalismo e comunismo. Da quel momento si è avuta l'impressione che fosse nato un nuovo mondo: un mondo senza storia. Sembrò che quest'ultima, intesa come lotta o conflitto, avesse trovato la sua fine e come conseguenza ci si aspettava una pace mondiale durevole; si entrò, invece, in un mondo controllato dal neoliberismo, con la predominanza della finanza internazionale. Il sapere storico, in questo quadro, ha perso la sua importanza; ha perso la sua importanza proprio nel momento in cui è finito il conflitto politico e si è avuto come conseguenza anche una l'eclissi del valore dell'insegnamento e della formazione scolastica della storia e con essa si è eclissata anche l'importanza della costruzione della memoria sociale, che prima si sviluppava all'interno delle famiglie, dei luoghi di lavoro, di studio, dei partiti politici e delle tradizioni operaie: la memoria sociale così cessa di esistere. È proprio dallo studio o dalla conoscenza del passato, dal confronto tra le varie epoche e tra i vari personaggi, che gli uomini possono arricchire le proprie coscienze e conoscenze, perché il passato porta con sé un immenso patrimonio di esperienze da cui attingere, grazie al quale è dato orientarsi nel presente. In ogni caso, la conoscenza della storia, lo studio e la divulgazione colta potrebbero essere un antidoto decisivo a evitare due vizi del nostro paese: il vittimismo e il provincialismo. Vizi che danneggiano le nostre tradizioni civili, le prospettive politiche e l'identità culturale. Ed è per questo motivo che nasce il libro, che è dedicato proprio agli studenti, affinché possano ripensare a ciò che è accaduto e a riflettere su alcune tematiche di storia che hanno caratterizzato i due secoli precedenti: Otto e Novecento.
26,00

Giornalismo, economia e società a Napoli tra Otto e Novecento

Giornalismo, economia e società a Napoli tra Otto e Novecento

Ferdinando Di Dato

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2021

pagine: 216

La Rassegna Agraria, Industriale, Commerciale, Politica, (dal 1899 al 1910 Rassegna italiana, Industriale, Agraria, Commerciale, Finanziaria, Politica, Letteraria e Artistica), venne fondata a Napoli nel 1892 da Eduardo Capuano, che sotto l'influenza dello zio Pasquale Turiello, di Luigi Luzzatti e del «Socialismo della cattedra» mirava a sprovincializzare, con articoli di studiosi provenienti da vari paesi europei, la cultura economica e scientifica meridionale, assumendo anche impegni culturali in genere. La rivista, così, si inseriva nella scia delle varie rassegne che nacquero in Italia a cavallo degli anni settanta e ottanta dell'Ottocento e che mirarono a salvare l'analisi scientifica dei fatti socio-economici da ogni ideologismo e a creare un punto d'incontro tra specialismo disciplinare e un pubblico più vasto, tra scienza e politica. Infatti in essa troviamo articoli firmati da studiosi come: Ruggiero Bonghi, Antonio Ciccone, Angelo Bertolini, Carlo Ohlsen, Italo Giglioli, Werner Sombart, Engels, Francesco Saverio Nitti e Benedetto Croce. La seconda parte del libro invece è dedicata alle varie problematiche della città di Napoli, affrontate della rassegna tra Risanamento edilizio e la legge speciale del 1904 per l'industrializzazione.
14,00

Riforma protestante e controriforma tra stato, economia e società. Introduzione storica

Riforma protestante e controriforma tra stato, economia e società. Introduzione storica

Ferdinando Di Dato

Libro: Libro in brossura

editore: Photocity.it

anno edizione: 2017

pagine: 211

Il Cinquecento è stato un momento storico in cui gli uomini occidentali hanno ucciso – ed erano pronti per farsi uccidere – per la loro fede religiosa. Comunemente questa “tappa” della storia è denominata dalla storiografia età della Riforma e della Controriforma. Questo difficile momento, costellato da guerre, persecuzioni e varie controversie, pertanto, sconvolse profondamente l’Europa di quel tempo, lasciando nella coscienza europea tracce incancellabili, che sono riscontrabili ancora oggi nella mentalità, nell’economia e nella politica dei paesi che abbracciarono tali credi. Queste tracce incancellabili sono riscontrabili negli elementi di novità che costituiscono questa età sono il laicismo degli intellettuali, l’affermazione dell’individuo e dei diritti universali; la consapevolezza di appartenere ad un’epoca nuova, come si può vedere in intellettuali come Machiavelli ; la maturazione di un nuovo sistema di valori, mediati in gran parte dall’età classica, evidenti in tutte le manifestazioni artistiche; nuovi sistemi economici determinati dalle nuove conoscenze geografiche con la scoperta rivoluzionaria dei “Nuovi continenti”, creando la cosiddetta “economia-mondo”...
7,00

Questioni di storia e di filosofia dell'età moderna

Questioni di storia e di filosofia dell'età moderna

Ferdinando Di Dato, Silvano Santoriello

Libro: Copertina morbida

editore: Photocity.it

anno edizione: 2015

pagine: 460

Il presente lavoro nasce una raccolta di appunti effettuati durante gli studi universitari e da riflessioni maturate durante gli anni di insegnamento nei Licei. Erano, inizialmente, solo notizie disorganiche, poi si è cercato di dare ordine e logicità al discorso, per poterlo meglio indirizzare agli alunni dei Licei e della scuola superiore in genere. In effetti, non vorrebbe essere un manuale scolastico, ma solo un supporto allo stesso manuale, per questo motivo vengono trattate solo alcune questioni, come recita anche il sottotitolo, di storia socio-economica e politica, di filosofia dell'Europa occidentale in età moderna.
9,00

Lettere di Eduardo Capuano e di Pasquale Turiello al ministro Luigi Luzzatti (1896-1909)

Lettere di Eduardo Capuano e di Pasquale Turiello al ministro Luigi Luzzatti (1896-1909)

Ferdinando Di Dato

Libro: Copertina morbida

editore: Photocity.it

anno edizione: 2014

pagine: 196

Gli epistolari rappresentano una fonte storica importante e ricca di notizie su ciò che è accaduto nel passato; essi, perciò, sono delle testimonianze fondamentali per la ricostruzione delle vicende private o personali dei personaggi. In generale, si può dire che lo scopo delle normali missive è quello di trasmettere informazioni politiche, economiche, letterarie e personali ad amici, parenti e a personaggi di Stato. Il contenuto delle 13 lettere inedite , di cui una è di Roberto Talamo a Eduardo Capuano e le rimanenti di quest'ultimo, inviate al ministro Luigi Luzzatti tra 1896 e il 1909, è vario. Ma a queste, è stata aggiunta anche un'altra di Pasquale Turiello, in cui vengono citati sia Eduardo Capuano che il ministro Luigi Luzzatti. Il saggio, in ogni modo, non approfondisce la figura del Luzzatti, già ampiamente conosciuta e ben studiata, ma affronta il rapporto e l'influenza che questi sortì sul Capuano e sulla "Rassegna Agraria".
11,00

Napoli, Pasquale Turiello e «La rassegna agraria, commerciale, industriale, politica» di Eduardo Capuano (1892-1910)

Napoli, Pasquale Turiello e «La rassegna agraria, commerciale, industriale, politica» di Eduardo Capuano (1892-1910)

Ferdinando Di Dato

Libro: Copertina morbida

editore: Photocity.it

anno edizione: 2012

La "Rassegna Agraria, Industriale, Commerciale, Politica, che dal 1899 al 1910 ebbe come titolo "Rassegna italiana, Industriale, Agraria, Commerciale, Finanziaria, Politica, Letteraria e Artistica", veniva fondata a Napoli nel 1892 con precisi obiettivi economico-finanziari, assumendo, anche, impegni culturali. Essa veniva propagandata in una città come Napoli che, per poter avere uno sviluppo moderno, doveva risolvere urgentemente problemi di ordine urbanistico, igienico-sanitario e socio-economico. La rivista, partendo da questo contesto, proponeva varie vie per migliorare il Mezzogiorno e Napoli. Il lavoro delinea anche la biografia professionale di Eduardo Capuano, direttore della rassegna, in relazione ai suoi collaboratori, ma, in modo particolare, a Pasquale Turiello. Si è cercato anche di far evincere il contesto socio-economico e politico che muoveva questi personaggi.
15,00

Credito e mercato della terra in un paese dell'alta Irpinia. Vallata 1860-1880

Credito e mercato della terra in un paese dell'alta Irpinia. Vallata 1860-1880

Ferdinando Di Dato

Libro: Copertina morbida

editore: Photocity.it

anno edizione: 2012

Con questa ricerca, su un'area geografica circoscritta dell'Irpinia, Vallata, si sono esaminati una serie di temi molto importanti, su cui la storiografia sociale ed economica si è ripetutamente soffermata negli ultimi anni: i modi in cui la terra diventa oggetto di scambio mercantile; le interferenze tra il suo significato simbolico ed economico; le relazioni sociali che si saldano intorno al potere ed al controllo della terra, condizionando tutta la vita sociale ed economica del Mezzogiorno d'Italia. Un nuovo modo di fare storia, con un'attenzione sempre più viva per i luoghi, l'ambiente, le attività, la cultura materiale, attraverso cui si esprimono, in modo più pieno e completo, gli uomini, secondo l'insegnamento di Fernand Braudel. Muovendo dall'esame di documenti di Prefettura, del catasto e dai protocolli notarili e quindi dall`analisi dei meccanismi economico-sociali che caratterizzano la circolazione della terra nel paese, si è notato, per il periodo compreso tra il 1860 ed il 1880, alcuni elementi fondamentali: il valore dato alla terra ed il conseguente ruolo sociale dei possidenti, le modalità del mercato della terra e delle figure ad essa legate e gli universi culturali che percorrono questo mondo che non pare esattamente in sintonia con quello che si ritiene, forse troppo schematicamente, lo sviluppo capitalistico del tempo.
13,00

La dogana della mena delle pecore di Foggia tra agricoltura e pastorizia. «Due facce di una stessa medaglia»
12,00

Potere, politica, economia e cultura nel mezzogiorno d'Italia tra Otto e Novecento. Saggi e ricerche
10,00

Genesi, ascesa e caduta del fascismo

Ferdinando Di Dato

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2023

pagine: 310

L'obiettivo del libro è di fornire un'agevole sintesi di un periodo della storia d'Italia complesso e scottante, in cui sono coinvolti una varietà di soggetti, e che ha una sterminata bibliografia e una pluralità di interpretazioni. Bisogna soprattutto ricordare che spesso questa tematica viene affrontata da personaggi della politica o dai giornalisti, i quali, anche se bravi nella comunicazione, hanno una conoscenza superficiale degli argomenti e non hanno gli strumenti per una ricerca euristica della storia. Fare Storia non significa immaginare, inventare, perché lo studioso di storia affronta con un metodo euristico le fonti, presta attenzione per ogni sfumatura rivelatrice ed ha un forte rispetto scientifico per ciò che si è ritrovato; in breve, interpreta i documenti senza strumentalizzazione per fini pubblici o politici. Il lavoro affronta, per linee generali, tutte le strategie attuate dal "laboratorio politico" del fascismo per arrivare al potere e per poi creare uno stato totalitario, nel quale consolidare una "civiltà fascista", che era parte integrante del progetto totalitario e dell'opera di fascistizzazione, messa in atto dal partito. Il fascismo esaltò l'imperialismo e il mito della "nazione proletaria" per creare il consenso e accentuare i caratteri populistici del regime, smentiti dalle concrete scelte di politica economica.
21,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.