Libri di Filippo Cauz
L'ultima volta che se ne è andato Pantani
Libro: Libro rilegato
editore: Mulatero Editore
anno edizione: 2024
pagine: 204
Era un sabato sera di febbraio quando tutti fummo raggiunti da una notizia terribile: Marco Pantani era morto. Sono trascorsi vent'anni da quel 14 febbraio 2004 e quella ferita continua a pulsare; il tempo ha attenuato il dolore ma non è mai riuscito a cancellarlo del tutto. Ma il tempo apre nuove sofferenze e nuove perdite. Nelle terre di Pantani la ferita ancora aperta è quella di un'alluvione devastante, che meno di un anno fa ha cancellato vite, progetti, storie e ricordi. In occasione del ventennale della scomparsa di Marco Pantani abbiamo chiesto a oltre trenta persone che hanno vissuto l'epopea di Pantani o attraversato le storie del ciclismo e dello sport in questi anni di ritornare indietro a quel sabato sera, di raccontarci il loro Pantani a partire dal 14 febbraio 2004, dall'ultima volta che si è alzato sui pedali e se n'è andato. "L'ultima volta che se ne è andato Pantani" è un diario collettivo che vuole riportare alla Romagna l'amore di uno dei suoi figli più indimenticabili. Il libro contribuirà a raccogliere fondi per le società ciclistiche di base e i progetti solidali a cui l'alluvione del 2023 ha tolto tutto. Hanno scritto questo diario collettivo: Alessandro Autieri, Marco Ballestracci, Riccardo Barlaam, Giovanni Battistuzzi, Mauro Berruto, Giancarlo Brocci, Filippo Cauz, Gino Cervi, Paolo Condò, Alessandro De Marchi, Alessandra De Stefano, Francesco Farabegoli, Gian Luca Favetto, Lorenzo Franzetti, Daniel Friebe, Gabriele Gargantini, Alessandra Giardini, Marco Grassi, Aldo Grasso, Luca Gregorio, Alan Marangoni, Carlo Martinelli, Andy McGrath, Matteo Nucci, Marco Pastonesi, Leonardo Piccione, Marcello Pieri, Pietro Pisaneschi, Luca Pisapia, Massimo Raffaeli, Stefano Rizzato, Guido P. Rubino, Antonio Ruzzo, Paolo Santolini, Andrea Schiavon, Riccardo Spinelli, Herbie Sykes, Paolo Tommaselli, Piero Trellini, Stefano Zago.
Jan Ullrich. Il più forte, il più fragile
Daniel Friebe
Libro: Libro in brossura
editore: Mulatero Editore
anno edizione: 2023
pagine: 476
È la prima biografia di Jan Ullrich, probabilmente il ciclista più talentuoso della sua generazione nonché uno dei campioni più controversi della storia del Tour de France. È stato il primo vincitore tedesco del Tour, raggiungendo la vittoria nel 1997 con quasi dieci minuti di vantaggio sugli avversari, un risultato che fu accolto come un cambio della guardia e come l'inizio di una nuova era. Tutti sembravano d'accordo: Jan Ullrich rappresentava il futuro del ciclismo. Ben presto fu anche eletto sportivo più popolare di tutti i tempi in Germania e la sua rivalità con Lance Armstrong caratterizzò gli anni più controversi del Tour de France. Il giornalista Daniel Friebe è andato alla ricerca dell'uomo che nel 1997 si diceva avrebbe dominato il ciclismo per una generazione, ma non ci è mai riuscito del tutto. Che cosa è successo lungo il percorso? Ne viene fuori un racconto avvincente, di come aspettative insostenibili, fragilità mentale e fisica, gli effetti di un'infanzia complicata, uno sport moralmente corrotto e un avversario in particolare - Lance Armstrong - possano cospirare per deviare il destino. Daniel Friebe ci porta dall'eredità del programma antidroga della Germania dell'Est all'apice del ciclismo professionistico e chiede: quale prezzo puoi dare all'immortalità sportiva?
Dio è morto. Ascesa e cadute di Frank Vandenbroucke
Andy Mcgrath
Libro: Libro in brossura
editore: Mulatero Editore
anno edizione: 2023
pagine: 340
In bicicletta era un dio. In corsa aveva un talento prodigioso. Quando vinceva, lo faceva con una impressionante naturalezza. Ma la sua favola durò pochissimo. Perché Frank Vandenbroucke, quando non correva in bicicletta, aveva un temibile nemico: se stesso. A metà degli anni Novanta, quando nel ciclismo il doping iniziò a dilagare in maniera sistematica, il giovane e biondo VDB infiammò per una brevissima stagione i suoi tifosi, vincendo in modo entusiasmante corse come la Parigi-Bruxelles, la Parigi-Nizza, la Gand-Wevelgem e, nel 1999, la Liegi-Bastogne-Liegi, il suo capolavoro. Ma anche il suo canto del cigno. Spirito inquieto e ribelle, Vandenbroucke a soli 25 anni iniziò un tormentato e inesorabile declino: contratti non rispettati, litigi con i direttori sportivi, e poi droga, crisi coniugali e, addirittura, tentativi di suicidio. A non ancora 34 anni venne trovato morto in una stanza di albergo in Senegal. Andy McGrath, con un attento e appassionato lavoro d'inchiesta, attingendo a testimonianze di prima mano di chi lo ha conosciuto da vicino, mette a nudo la biografia di Frank Vandenbroucke e ne rende appieno il disperato carisma e il maledetto destino.
Colombia es pasión! La generazione di ciclisti che ha cambiato la storia di un Paese
Matt Rendell
Libro: Libro in brossura
editore: Mulatero Editore
anno edizione: 2022
pagine: 413
Nel 2019 Egan Bernal è diventato il più giovane ciclista a vincere un Tour de France e il suo trionfo ha coronato i risultati della generazione d'oro di ciclisti colombiani. Prima di lui Nairo Quintana aveva vinto un Giro (2014) e una Vuelta (2016), arrivando anche a sfiorare per due volte la vittoria del Tour (secondo nel 2013 e nel 2015). Ma con i loro successi anche Rigoberto Urán, Esteban Chaves, Miguel Ángel López, Fernando Gaviria e altri talenti, in questi ultimi anni, hanno trasformato la Colombia in una grande potenza ciclistica. Dietro a questa popolarità e a queste affermazioni ci sono però storie sorprendenti, qualche volta scioccanti, che sanno incantare l'appassionato, ma anche il lettore curioso che non segue con assiduità il ciclismo. In "Colombia es pasión!" Matt Rendell racconta delle loro vite e dei loro sogni di riscatto, di come le difficoltà per combattere e provare a vincere la povertà e la violenza, la malattia e la corruzione siano state la premessa per affrontare con coraggio e abnegazione altre fatiche e altri ostacoli in giro per il mondo. Con i loro successi i ciclisti colombiani hanno in qualche modo restituito alla propria gente la speranza che esista un futuro migliore.
Solo. Vita in fuga di Thomas De Gendt
Jonas Heyerick
Libro: Libro in brossura
editore: Mulatero Editore
anno edizione: 2021
pagine: 269
In un ciclismo sempre più scientifico, calcolato e prevedibile, i fuggitivi rappresentano una delle ultime incognite che spingono a seguire sin dalle prime battute anche le corse il cui pronostico appare più scontato. È questa la ragione per cui tutti fanno il tifo per i fuggitivi, categoria che vede ormai in Thomas De Gendt il suo uomo simbolo. Durante la primavera del 2020, però, anche De Gendt si è trovato costretto a chiudersi in casa come milioni di persone in tutto il mondo, impossibilitato a scappare. Fedele al suo spirito ne ha approfittato per andare in fuga con un altro strumento, con le parole anziché coi pedali. Solo è una lunga avventura di strada, durante la quale il corridore belga si racconta al giornalista Jonas Heyerick, partendo dalla propria nascita e arrivando fino ai pomeriggi trascorsi a casa a coltivare le proprie passioni. Uno spaccato sincero e dettagliato sulla vita di un corridore unico, che anche nel raccontarsi non cerca di nascondersi, proprio come in corsa, senza paura di condividere con il mondo le proprio debolezze e i momenti più drammatici che la vita e il ciclismo gli hanno riservato. Ma come le corse che premiano vincitori come lui, anche in questa avventura l'imprevisto sa presentarsi anche in maniera divertente, e si scopre che la lunga carriera di De Gendt ha alternato alla durezza momenti gioiosi e incontri spassosi. Tanto che ciò che traspare dal racconto di Solo è un uomo felice, ma sempre in fuga.