Libri di Francesca Crisi

Fatti di cronaca come la scomparsa e il ritrovamento della famosa scrittrice Elsa Ginanni non capitano tutti i giorni. Per questo, la giovane e ambiziosa giornalista Andrea Martini decide di recarsi a Sirmione, sulle sponde del lago di Garda, dove Elsa si è stabilita da qualche tempo assieme a Maria Andreoli, la donna che l’ha accudita dopo la sua “fuga”. L’obiettivo della cronista è ricomporre lo scenario più plausibile che ha condotto la scrittrice ad abbandonare la sua vita precedente. Maria, invece, è combattuta tra il voler proteggere i segreti di Elsa, dalla quale non si separa mai, e raccontare le sue verità sulla vicenda, a costo di mettersi a nudo di fronte all’opinione pubblica. Le ombre sul mistero della donna possono diradarsi solo leggendo il suo diario personale, una preziosa testimonianza nelle mani di Maria e ultimo legame di Elsa col suo passato: la donna, infatti, soffre di una grave e misteriosa amnesia.

"Parlare delle mie poesie mi è impossibile, non sono in grado di esprimere un giudizio, né tanto meno una chiave di lettura, la poesia si nutre di metafore e di un sentire impalpabile, vago; ogni parola che tende a spiegare, a mio avviso, la imbriglia in significati di cui forse la ragione ha bisogno ma non il sentire. Ogni lettore sarà così libero, con la sua sensibilità, di far vivere o morire ogni mia poesia. Deciderà lui, se sono stata in grado di trasformare in parole l'impalpabile."

"In questo volume ho voluto raccogliere le scritture - nate nel laboratorio di filosofia morale nell'anno accademico 2011-2012 - per leggerle una dopo l'altra, per ascoltare le tante voci che hanno narrato, immaginato e riflettuto." (F. Crisi)

"Una notte mi svegliai di soprassalto sentendo dei passi sopra di me. Impossibile mi dissi, è vuoto. La notte dopo accadde la stessa cosa. Mio marito, nonostante fosse sveglio non sentì nulla. Per me i rumori erano inequivocabili: passi leggermente ovattati, qualcosa che veniva spostato, forse una sedia; le persone erano sicuramente due, un uomo e una donna. Essere la sola a percepire quei rumori, mi rese inquieta e l'inquietudine crebbe a tal punto da immaginare quel luogo come un antro misterioso, governato da altre leggi, un contenitore capace di racchiudere diaboliche fantasie."