Libri di Francesco Fuschini
Un prete sull'Argine. Volti e ricordi della mia gente di Romagna
Francesco Fuschini
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 88
Ancora seminarista, don Francesco iniziò a collaborare al «Frontespizio» di Piero Bargellini e sua madre non riusciva proprio a capire come si potesse guadagnare qualche soldo dalla penna. Arrivarono poi le collaborazioni al «Resto del Carlino» e all'«Osservatore Romano» e i suoi elzeviri divennero i più gettonati perché la sua prosa sapeva di «Ronda» e di Manzoni, ma anche di tanta saggezza dato che i preti - come scrisse don Umberto Colombo - hanno un modo tutto speciale di leggere la storia e sanno vedere Dio nella favola del mondo. Con il 'Vangelo nella destra' e i 'Sonetti romagnoli' di Olindo Guerrini nella sinistra, don Francesco ha dipinto la Romagna come mai nessuno è riuscito a fare. Le sue pagine ancora divertono e commuovono. Come queste. Ora che sono passati quarant'anni dalla prima edizione di 'L'ultimo anarchico', il libro curato da Walter Della Monica che consacrò la penna di don Francesco, e pensando ai moltissimi ammiratori della sua penna "poveretta", abbiamo raccolto questo mazzetto di elzeviri, tratti dalla rivista «L'Argine»: elzeviri raccolti, come fiori di campo, sull'argine ai quali il tempo non è riuscito a togliere profumi e freschezze [da "Per chi legge", nota di presentazione di Franco Gàbici].
A domanda rispondo...
Francesco Fuschini
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2016
pagine: 144
Il libro - come ci informa Walter Della Monica nella sua presentazione raccoglie scritti pubblicati sul Resto del Carlino, dove Fuschini teneva una seguitissima rubrica di domande e risposte fra lui e i lettori del giornale. Se mai avessimo bisogno di una prova ulteriore della ricchezza umana e dello stile prodigioso del gran prete ravennate - l'uomo che Giuseppe Prezzolini definì il maggiore degli scrittori cattolici del Novecento - qui la troveremmo in assoluta e solare evidenza: perché nelle sue risposte insieme acuminate e dolcissime, ironiche e svagate, divertite e graffianti, e sempre nella luce della sua fede, don Fuschini impegna tutta la sua intelligenza e tutta la sua finissima arte di narrare, dando fondo per intero alla ricchezza di una parola impareggiabile.
Lettere a Elena
Francesco Fuschini
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2014
pagine: 80
L'ultimo anarchico. Diario di un parraco di valle
Francesco Fuschini
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2007
pagine: 144
Concertino romagnolo
Francesco Fuschini
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 1986
pagine: 192
Non vendo il papa. Noticine cattoliche col becco
Francesco Fuschini
Libro: Copertina morbida
editore: Firenzelibri
anno edizione: 1982
pagine: 105
Mea culpa
Francesco Fuschini
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1997
pagine: 180
Libro di confessioni autobiografiche, memorie e rievocazioni di un tempo in cui la gente mangiava "miseria e malaria", "Mea culpa" è il diario di un vero parroco di campagna, è il racconto di un'anima, di un uomo, di una terra.
Vita da cani e da preti
Francesco Fuschini
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1997
pagine: 200
E' una raccolta di brevi racconti in forma di dialogo di un prete di campagna con il suo cane Pirro, ma anche con le cose del mondo. La lingua arguta e sciolta, l'amara ironia capace di forti metafore fa in modo che il microcosmo di campagna si apra sul mondo e diventi il macrocosmo dell'Italia e del mondo. Ne emerge uno spaccato degli anni Ottanta/Novanta, delle contraddizioni, degli imbrogli e delle false promesse dei nostri tempi in rapida trasformazione geopolitica e ideologica. Un libro insolito, spesso irriverente contro i potenti, sempre pronto a smascherare gli intrighi di palazzo, che invita a sorridere, che discorre di tutte le cose, che insegna ad amare gli uomini buoni, non tanto buoni, tristi o disperati.
Parole poverette
Francesco Fuschini
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1996
pagine: 208
In questo volume (1981) che raccoglie dei brevi interventi, scritti col suo stile pungente e polemico, l'autore intende offrire una testimonianza del suo impegno nella battaglia della critica di costume e della morale cristiana, dalla sua posizione di cattolico intransigente, di testimone forte e impegnato dei fatti della vita.