Libri di Franco Pietrafesa
Leggende e misteri di Rionero in Vulture
Cristian Strazza
Libro: Libro in brossura
editore: Photo Travel Editions
anno edizione: 2025
pagine: 80
Avete mai sentito i passi affannosi dei condannati a morte sulla collina delle Forche? O la pressione soffocante de "u' Gravant" sul vostro petto durante la notte? Rionero in Vulture non è solo un luogo di storia, ma un crocevia di racconti sussurrati, un mondo dove il velo tra il visibile e l'invisibile si assottiglia. In questo libro, Cristian Strazza, instancabile custode della memoria locale, spalanca le porte di un patrimonio dimenticato. Dalle acque del fiume nero, che in notti di luna piena evocano visioni di antiche battaglie, alle sale di Palazzo Fortunato, dove i fantasmi invitano alla lettura, ogni pagina è un viaggio nel cuore pulsante di una comunità. Incontrerete alchimisti e spiriti nel "Castello dei riti neri", folletti dispettosi come lo "Scazzamauriello" e figure sinistre come "l'Accoppatrice", la donna velata che accompagna le anime nell'aldilà. Queste non sono solo storie di fantasmi. Sono l'anima culturale di un popolo, un ponte verso le paure, le speranze e i valori dei nostri antenati. "Leggende e Misteri di Rionero in Vulture" è un invito a riscoprire le nostre radici, un atto d'amore per una terra ricca di fascino e miti.
Rionero tra Settecento borbonico e decennio francese
Franco Pietrafesa
Libro: Libro in brossura
editore: Photo Travel Editions
anno edizione: 2024
pagine: 184
Nel Settecento Rionero divenne il centro di consistenti flussi migratori dai paesi e dalle province limitrofe. La popolazione decuplicò, l’abitato crebbe disordinatamente, con “grotte, edifici di fabbrica e case palazziate”, e, nonostante le restrizioni della politica tanucciana del regime borbonico, nacquero due nuove parrocchie, altari e cappelle di giuspatronato e, finalmente, i preti poterono associarsi in “colleggiata”. Alla nascente borghesia agro-pastorale, sempre più unita da una fitta rete di relazioni interfamiliari, si contrappose quella non terriera legata al commercio e all’esercizio delle professioni liberali, che “non infondatamente credeva di essere e di stare a pari de’ maggiorenti, imbevuti del vieto pregiudizio che le classi dedite al commercio fossero socialmente dammeno delle classi proprietarie”. Quel conflitto condizionò la vita politica, sociale ed economica rionerese di quegli anni, prima e dopo la breve esperienza repubblicana, nella stagione delle riforme istituzionali e del contrasto e repressione delle bande armate del decennio napoleonico.