Libri di Fulvio Viviano
La vita è un posto strano. Passione e razionalità: scegliere diventa vitale. Se non scegli, scegli di non vivere...
Fulvio Viviano
Libro: Libro in brossura
editore: Flaccovio Dario
anno edizione: 2022
pagine: 144
Tra vent'anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Esplorate. Sognate. Scoprite. La frase, di Mark Twain, è un consiglio (un invito?) sofferto, veritiero, prezioso, rivolto a tutti e in primo luogo a te che leggi, qualsiasi età tu abbia. Non è infatti relativa all'età, bensì a quell'obbligo di ciascuno di noi umani di affrontare, nel corso della propria vita, la quotidiana battaglia tra il sì e il no, l'accettazione e il rifiuto, il cuore e la razionalità. E alla conseguente, ineludibile necessità di dar luogo a una scelta. Le vite di Ludovica e Felice non possono esserne esenti e, pur essendosi incrociate solo per un dettaglio, restituiscono l'avvincente narrazione della storia di un sentimento, potente e profondo.
Soffro con un cane. Dialoghi con Nando sull'amore
Fulvio Viviano
Libro: Libro in brossura
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2016
pagine: 91
"Soffro con un cane" è un diario di bordo. Dialoghi semiseri tra un eterno Peter Pan e il suo fidato cane Nando. Tra i due il più saggio è, ovviamente, il cane. È lui che dispensa perle di saggezza e dà consigli su come affrontare la vita e il rapporto di coppia. Un rapporto che non decolla. Ma lui, Nando, lo sa che Lei, la Lei del suo padrone, prima o poi arriverà. O almeno questo è ciò che spera, perché lui, purtroppo, ha fatto il suo tempo. E di lasciare solo il suo capobranco non vuole sentirne parlare.
Come la Mentos nella Coca Cola
Fulvio Viviano
Libro: Copertina rigida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2014
pagine: 128
C'è quella malata di otite emozionale, che insomma è sorda ai propri sentimenti e quella che mette le mani avanti, ma così tanto che non ci si può avvicinare mai. C'è la generalessa che tratta la casa come un territorio da conquistare e in cui imporre la propria legge, anche se assurda. E poi c'è lui, che sbaglia sempre qualcosa e si ritrova con un intero catalogo di porte sbattute in faccia e non gli resta che augurarsi che la prossima sia di un bel legno, non di truciolato di scarsa qualità.