Libri di G. Bologna
Natura in bancarotta. Perché rispettare i confini del pianeta. Rapporto al Club di Roma
Johan Rockström, Anders Wijkman
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2014
pagine: 263
Ci è stato insegnato che dobbiamo consumare per crescere e che dobbiamo consumare senza rallentare. Ci siamo impegnati a fondo nel seguire questa indicazione, e continuiamo a farlo. Non possiamo permettercelo? Nessun problema: il sistema finanziario ci concederà prestiti facili per comprare case, automobili, lavatrici o qualsiasi altra cosa. Dopotutto, è solo quando consumiamo che gli indicatori della crescita puntano verso l'alto e il mondo è felice. Ma la realtà è diversa. La pressione delle attività umane sul nostro pianeta ha raggiunto un'intensità tale da rendere possibili cambiamenti ambientali improvvisi e potenzialmente catastrofici. Per evitarli, "Natura in bancarotta" propone un nuovo approccio alla sostenibilità. Invece di concentrarsi su un unico aspetto, come di solito avviene, Johan Rockström e Anders Wijkman individuano i nove sistemi che consentono al nostro pianeta di funzionare e sostentarci, e per ognuno propongono un "confine" da non superare se non vogliamo innescare retroazioni pericolose. Purtroppo abbiamo già superato tre di questi confini, ed è quindi urgente una radicale trasformazione del sistema economico e produttivo. Servono modelli di business alternativi e un'economia circolare basata su riuso, ricondizionamento e riciclo. In numerosi settori occorre passare dalla vendita di prodotti all'offerta di servizi. Ci sono molti modi per avviare la transizione globale verso la sostenibilità, ma queste azioni, da sole, non bastano.
2052. Scenari globali per i prossimi quarant'anni. Rapporto al Club di Roma
Jorgen Randers
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2013
pagine: 334
1972: su incarico del Club di Roma, un gruppo di studiosi dell'MIT pubblica "/ Limiti dello sviluppo". Il libro, basato su simulazioni effettuate con i primi elaboratori elettronici, prefigura gli effetti della crescita della popolazione, dei consumi e dell'inquinamento su un pianeta fisicamente limitato. Dopo decenni di critiche feroci, ormai si ammette che le conclusioni di quello studio erano corrette. 2012: Jorgen Randers, uno dei coautori di quel testo, fa il punto su quanto è successo e, servendosi di una quantità impressionante di dati, elaborati dai supercomputer più potenti, e dei contributi di una quarantina di esperti di vari settori, prova a delineare il futuro globale da qui al 2052. Andamenti demografici ed economici, fonti di energia e cambiamenti climatici, cibo e impatti sulla biodiversità, sviluppi culturali e tecnologici, geopolitica e riserve di minerali: nessun settore è escluso, e dall'analisi emergono notizie buone e cattive. Vivremo sempre più nelle città, saremo più connessi e creativi, e dovremo trovare nuovi modi per gestire le tensioni dovute alle diseguaglianze crescenti. Probabilmente la popolazione non crescerà quanto previsto, con una riduzione degli impatti sulla biosfera, ma le rinnovabili non riusciranno a rimpiazzare i combustibili fossili in tempo per eliminare del tutto la possibilità di un riscaldamento climatico catastrofico...
State of the world 2012. Verso una prosperità sostenibile
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2012
pagine: 400
A vent'anni dal primo Summit della Terra, nel giugno 2012 i rappresentanti dei governi e delle Ong di tutto il mondo si riuniranno a Rio de Janeiro per la Conferenza dell'Onu sullo sviluppo sostenibile. Da allora il nostro pianeta è cambiato profondamente: abbiamo raggiunto i 7 miliardi di abitanti e gran parte di essi vivono oggi in aree urbane, l'economia ha conosciuto una rapida globalizzazione e i servizi forniti dagli ecosistemi sono sempre più sotto pressione. L'appuntamento di Rio+20 è dedicato ai temi della green economy e alle prospettive che questa offre per superare la crisi economica e ambientale che stiamo attraversando. Anche per questo, sul Summit si concentrano grandi aspettative. Realizzato in occasione di questa scadenza "State of the world 2012" fa il punto sulla conversione ecologica dell'economia. Nessun settore è escluso: dagli indicatori alternativi al Pil allo sviluppo urbano, dai trasporti all'agricoltura, dagli edifici fino ai sistemi di gestione delle imprese, delle foreste e degli oceani. Gli esperti internazionali selezionati dal Worldwatch Institute propongono una panoramica degli strumenti politici e delle strategie per trasformare le nostre società e l'economia globale verso la sostenibilità. Il rapporto offre una selezione di idee, strumenti e innovazioni che confermano come l'obiettivo della sostenibilità non dipenda solo dalle decisioni prese nelle sedi internazionali, ma anche dalla società civile, dall'iniziativa, dall'energia e dall'impegno di innumerevoli comunità.
Capitalismo naturale. La prossima rivoluzione industriale
Paul Hawken, Amory B. Lovins, Hunter L. Lovins
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2011
pagine: XXXVI-309
Capitalismo naturale, pubblicato per la prima volta nel 1999 - qui presentato con una nuova introduzione degli autori che fa il punto su quanto è successo da allora - è uno dei testi che hanno dato forma ai concetti ispiratori della Green Economy. Il capitalismo naturale è infatti profondamente differente dal capitalismo tradizionale. Quest'ultimo ha sempre trascurato il valore monetario delle risorse naturali e dei servizi forniti dagli ecosistemi, senza i quali, oltre che la vita stessa, non sarebbe possibile alcuna attività economica. Il capitalismo naturale, al contrario, contabilizza le risorse e punta all'efficienza per riuscire a produrre di più con meno. Ridisegna le logiche industriali sulla base di un modello che esclude gli sprechi e la produzione di rifiuti; sposta l'economia verso un flusso continuo di valore e servizi; investe nella protezione e nell'espansione del capitale naturale esistente. Il volume, ricco di esempi e aneddoti, lascia ogni lettore con la speranza che lo storico contrasto tra business e ambiente possa giungere a una pacifica e costruttiva conclusione.
Un mondo al bivio. Come prevenire il collasso ambientale ed economico
Lester R. Brown
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2011
pagine: 270
Sui grandi temi dell'ambiente e dello sviluppo Lester Brown è uno dei pensatori più autorevoli e famosi al mondo. Da oltre trent'anni le sue analisi vengono ascoltate e discusse da politici, imprenditori e scienziati. Ma non basta. Ecco perché in "Un mondo al bivio" Brown torna a spiegare con la consueta chiarezza perché è esattamente questo il momento di rompere ogni indugio e attuare misure decisive a favore della sostenibilità dei sistemi produttivi e delle economie in generale. Dobbiamo agire adesso, perché i cambiamenti climatici, l'erosione dei suoli, la scarsità idrica e le difficoltà nell'approvvigionamento dei combustibili fossili compromettono innanzitutto la nostra capacità di produrre il cibo che mangiamo. Brown indica il percorso che dobbiamo seguire per ricavare energia da fonti rinnovabili, per salvaguardare la produttività dei terreni e per evitare l'esaurimento delle riserve d'acqua: passaggi obbligati per nutrire una popolazione in continua crescita.
State of the world 2011. Nutrire il pianeta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2010
pagine: 415
Sementi migliorate, fertilizzanti e pesticidi, meccanizzazione massiccia: sono questi gli ingredienti della Rivoluzione Verde che, a partire dagli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, ha consentito di sfamare milioni di individui. Oggi quel modello sta mostrando i suoi limiti. Mentre nel mondo quasi un miliardo di persone è ancora sottonutrito, l'agricoltura risulta essere uno dei principali responsabili del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, oltre che una delle cause più importanti della perdita di biodiversità. "State of The World 2011" presenta le soluzioni che, a tutte le latitudini, vengono sperimentate e applicate per incrementare le rese delle colture svincolandosi dai combustibili fossili, migliorando la lavorazione e lo stoccaggio dei cibi, tutelando l'ambiente e le comunità locali. In questo scenario il ruolo delle donne nell'agricoltura dei paesi in via di sviluppo si sta rivelando determinante e a esso è dedicato un particolare approfondimento, mentre emerge il tema della riduzione degli sprechi alimentari, uno scandalo che da solo dovrebbe bastare a farci dubitare della bontà dell'attuale sistema. Prefazioni di Carlo Petrini e Andrea Segrè.
L'impronta ecologica. Come ridurre l'impatto dell'uomo sulla terra
Mathis Wackernagel, William E. Rees
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2008
pagine: 193
"L'impronta ecologica" ha avuto un impatto trasversale: non solo è stato utilizzato dagli "addetti ai lavori" nei contesti più vari, ma ha anche saputo suscitare l'interesse dei lettori. La chiave di questo successo è nell'efficacia del metodo con cui Wackernagel e Rees proposero, nel 1996, di misurare l'impatto dell'uomo sugli ecosistemi della terra. Questo studio si è quindi affermato come uno degli strumenti più utilizzati nell'ambito degli studi sulla sostenibilità. Il bilancio ecologico (locale, regionale, globale) viene determinato calcolando la quantità di suolo e acqua necessaria per sostentare un carico umano definito, cioè per reggere l'"impronta ecologica" che una determinata popolazione imprime sulla biosfera attraverso il proprio stile di vita. L'Impronta permette di visualizzare con grande immediatezza cosa significa consumare troppo, superando la quota di risorse cui si avrebbe diritto. E rendersi conto della dimensione del proprio impatto è il primo passo per individuare le misure che è necessario attuare, tanto a livello politico quanto nella propria sfera individuale. A dodici anni dalla prima edizione inglese, il testo è arricchito dagli interventi di Gianfranco Bologna, che ne è il curatore sin dalla prima edizione italiana, di Gabriele Bollini e dello stesso Wackernagel, ma anche dai nuovi dati sull'impronta ecologica delle nazioni tratti dal rapporto Living Planet 2008.
L'impronta ecologica. Come ridurre l'impatto dell'uomo sulla terra
Mathis Wackernagel, William E. Rees
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2004
pagine: 189
Adatto a un pubblico di non addetti ai lavori, ma indispensabile per i decisori politici, questo volume propone ragionamenti, esempi e dati, secondo i criteri della migliore divulgazione: un linguaggio estremamente efficace, lo sviluppo di ogni concetto in diversi contesti, l'illustrazione didattica, le didascalie, i box di approfondimento. Ma la vera specificità è la proposta metodologica: rileggere il bilancio ecologico (locale, regionale, globale) ribaltando l'approccio tradizionale alla sostenibilità. Non più calcolare quanto "carico umano" può sorreggere un habitat definito, bensì quanto territorio è necessario per un definito carico umano, cioè per reggere l'"impronta ecologica" che una determinata popolazione imprime sulla biosfera.
State of the World 2000. Stato del pianeta e sostenibilità. Rapporto annuale
Libro
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2000
pagine: 304
Il Ventesimo secolo ha visto straordinari progressi scientifici e tecnici, che hanno però lasciata immutata la drammaticità di problemi come la fame o il bisogno di istruzione e di assistenza sanitaria. Non solo, proprio questi progressi sono stati a volte la fonte di nuovi problemi, come il cambiamento climatico, la diffusione di composti chimici nell'ambiente, l'inarrestabile perdita di biodiversità o l'eccessivo consumo di acqua. "State of the World" evidenzia tutti gli elementi che già operano a favore di una soluzione globale di questi problemi, dimostrando che la sostenibilità del nostro modo di vita non è una meta impossibile.