Libri di G. Paolo Linda
L'uomo mannaro
G. Paolo Linda
Libro: Copertina morbida
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2005
pagine: 160
Tra Parigi, la Normandia e la Bretagna e atmosfere congeniali al suo immaginario, Gian Paolo Linda ambienta il suo nuovo romanzo. Un noir, all'apparenza: in realtà un apologo fantastico sugli incerti confini tra il bene e il male. Georges, il protagonista, si trova ad essere sospettato di una serie di delitti, a cominciare da quello di Isabelle, la sua compagna, massacrata in circostanze a prima vista inesplicabili nel loro appartamento. Lo bracca il commissario Grosjean, lo incalza con premonizioni infauste padre Tierry, mentre Alen, il suo cane, è sempre più inquieto e possessivo. E la soluzione del caso acquista risvolti metafisici che il poliziotto, il prete e lo stesso Georges interpretano ciascuno a proprio modo.
Ottavia
G. Paolo Linda
Libro: Copertina morbida
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2003
pagine: 208
Il protagonista di questo romanzo - un giovane neolaureato emiliano, che si trova a ricoprire un breve incarico per conto dell'Università in un angolo remoto del Friuli, alla fine degli anni Cinquanta - viene risucchiato nelle abitudini, nei ritmi, nei misteri di una terra sconosciuta. Annoiato e supponente, convinto di trovarsi in un pezzo d'Italia selvaggio e primitivo, finisce per trovarsi invischiato in una torbida passione per la proprietaria di una trattoria, all'apparenza libera e disinibita, in realtà vittima di una società che non è in grado di accettare chi si discosta dal solco delle tradizioni.
Il peccato del dottor Dalloyan
G. Paolo Linda
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 2002
pagine: 224
Il dottor Dalloyan conduce una irreprensibile, borghese vita parigina. Moglie premurosa, due figlie adorabili, amici selezionati. Tutto sembra scorrere sui binari della più ovvia tranquillità, e lui trova addirittura il tempo di annoiarsi, di chiedersi se davvero l'amore che sognava può ridursi a così "poco", se non ci sia qualcosa di più "bruciante e vivo" che gli è sfuggito tra le mani. Si pentirà amaramente degli incoffessabili desideri, quando il passato riemergerà prepotente a causa di Gilbert, che sotto le spoglie del "clochard" alcolizzato nasconde il ragazzino figlio della donna della quale il giovanissimo Dalloyan si era perdutamente innamorato. E dalla quale, ovviamente, era stato respinto.