Libri di Gennaro De Cicco
Percorsi e momenti di storia locale e oltre. San Demetrio, àncora d'amore
Gennaro De Cicco
Libro
editore: Apollo Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 342
«Tempora mutantur, et nos mutamur in illis. Verità ineccepibile. Con la globalizzazione e l'accelerazione senza precedente dei processi culturali, il mondo è recentemente cambiato più rapidamente e radicalmente che mai. Volendo ricorrere alla terminologia fotografica, occorre un obiettivo grandangolare per generare nello scenario, oggetto di attenzione, inquadrature di una certa ampiezza, riducendo al minimo la perdita di elementi di dettaglio. È ciò che tenta di fare l'autore di questa raccolta antologica, Gennaro De Cicco, che sentiamo il dovere di ringraziare, anche per la sua incessante alacrità nel divulgare, sempre con stimolante sintesi, tutto un panorama di informazioni relative al nostro substrato culturale. Infatti, tutti i contributi enucleati in questo volume sono variegati, ma con un denominatore comune, un intento basilare: consegnare al tempo storico personaggi di rilievo e fatti svoltisi come emanazione di uno spirito, proveniente da una terra con un respiro d'insieme. La lettura risulta non solo piacevole, ma anche funzionale, se si pone attenzione all'interazione tra passato e presente, come mette ben in evidenza l'immaginaria intervista degli allievi di una scuola media, con la figura storica di Domenico Mauro.»
Storia del Festival della canzone arbëreshe. Supplemento (Dati statistici, Indice dei nomi)
Gennaro De Cicco
Libro
editore: Apollo Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 66
"L'idea di un supplemento al volume Storia del Festival della Canzone Arbëreshe (seconda stampa), realizzato dal prof. Gennaro De Cicco e pubblicato nell'estate 2019, mi è sorta nel corso di una riunione del Direttivo della FAA nella quale si parlava della presentazione del testo a Frascineto da parte della nostra Federazione. Si era già nella fase operativa e con la data fissata. La pandemia da Covid non era ancora scoppiata ed eravamo tutti entusiasti di presentare un testo dove è scritta una pagina particolare della storia dell'Arberia degli ultimi quarant'anni. Purtroppo di lì a qualche giorno intervennero i provvedimenti straordinari del governo per arginare la diffusione del virus, soprattutto quelli di distanziamento sociale, l'obbligo alla non circolazione, se non quella strettamente necessaria, il divieto agli assembramenti di qualsiasi forma. Sicché siamo ancora bloccati e costretti ad aspettare. ... Vi invito a leggere con attenzione gli allegati perché in esso c'è la reale rappresentazione di tutto ciò che si è mosso attorno al Festival e che riusciamo a comprendere con chiarezza grazie al libro di Gennaro De Cicco, che, come è noto a tutti, è uno dei padri fondatori della manifestazione per essere stato componente del Comitato festival dalla sua prima istituzione e conduttore maschile di tutte le edizioni (tranne due). Il nostro amico detiene il piccolo record di aver introdotto nella gara le tantissime canzoni in concorso (606). Sono cambiate le presentatrici, le modalità di gara, gli ospiti d'onore, ma il denominatore comune di questa lunga cavalcata del canto arbëresh è stato solo lui. Va anche detto che essere presentatore di un festival come lo ha fatto lui, non è cosa semplice. Il suo ruolo è stato anche quello di organizzatore e di paziente tessitore di relazioni con gli artisti che via via sono saliti sulla scena dello spettacolo finale." (dalla Presentazione di Francesco Perri)
Storia del Festival della canzone arbëreshe. Inserto 38° Festival, anno 2019
Gennaro De Cicco
Libro
editore: Apollo Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 36
Spettacolo nello spettacolo a San Demetrio Corone, in occasione del Festival della Canzone Arbëreshe, grazie alla riuscita combinazione fra le nuove leve canore del panorama artistico arbëresh, che hanno presentato le dieci canzoni inedite del Festival e la professionalità della cantante, figlia d'arte, Irene Fornaciari, che al ritmo del soul/blues ha presentato al numeroso pubblico il suo brillante repertorio musicale. A fare da scenario alla manifestazione la cornice della millenaria abbazia di Sant'Adriano, impreziosita, per l'occasione dai colori artistici di Rajmonda Paloli (Albania).
Un curioso giocattolo
Gennaro De Cicco
Libro
editore: Apollo Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 128
"Una bella, ricca testimonianza, questo libro. Sono pagine che ripercorrono, documentati, i progetti di un tentativo di rinascita, le emozioni di situazioni umane e culturali che tentarono di sfondare il muro del silenzio e del sospetto che, nonostante le difficoltà, riuscirono a portare avanti una condizione sociale per molti aspetti tenuta in disparte dalla così detta ufficialità, dal senso comune. Il mondo dell'Arbëria, soprattutto cosentino, è stato e, forse, è molto variegato, non sempre ha trovato un amalgama per comporre una linea guida unitaria, il bisogno di farsi ascoltare, di uscire dal confine campanilistico, ed è forse anche per questo che a un certo punto nacque una emittente radiofonica "Radio Libera Skanderbeg" (1977), fortemente voluta da un gruppo di amici di San Demetrio Corone. Gennaro De Cicco non si lasciò sfuggire l'occasione di collaborare [...]. Non dimentichiamo, inoltre, che Gennaro fu il primo presentatore del Festival della Canzone Arbëreshe nel lontano 1980, ruolo che ininterrottamente ha ricoperto fino al 2019. (Dalla presentazione a cura di Francesco Perri)
Storia del Festival della canzone arbëreshe. Testo italiano e arbëreshe
Gennaro De Cicco
Libro
editore: Apollo Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 510
Il Festival della canzone arbëreshe, inventato e istituito nel 1980 a San Demetrio Corone grazie all'impegno e alla lungimiranza dell'avv. Giuseppe D'Amico, coadiuvato da un gruppo di amici appassionati cultori della tradizione culturale e musicale arbëreshe, si inserisce nel mondo italo-albanese proprio in questo momento storico particolare che favorisce il ritorno, il rilancio e il (ri)uso della lingua minoritaria arbëreshe proprio nel momento più acuto della crisi di quel modello tradizionale di cultura orale che era stato il veicolo privilegiato di trasmissione della nostra antica lingua.