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Libri di Giancristiano Desiderio

Lo spirito liberale. A cosa serve la filosofia
13,00

Il bugiardo metafisico. Discorso su libertà, verità, violenza

Il bugiardo metafisico. Discorso su libertà, verità, violenza

Giancristiano Desiderio

Libro: Libro rilegato

editore: Liberilibri

anno edizione: 2008

pagine: 58

9,00

Hegel in redazione. Istruzioni per l'uso (e l'abuso) della filosofia

Hegel in redazione. Istruzioni per l'uso (e l'abuso) della filosofia

Giancristiano Desiderio

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2006

pagine: 159

Cosa ci fa Hegel nella redazione di un giornale? L'accostamento può sembrare strano, eppure a pensarci bene il filosofo tedesco, che a onor del vero in un giornale ci lavorò veramente, ha da insegnarci davvero molto sul giornalismo e sul mondo contemporaneo. Ma accanto a Hegel sono molti altri i filosofi che fanno capolino dalle pagine di questo libro e che ci accompagna per mano a comprendere il mondo che ci circonda.
14,00

Socrate in campo. Saggio sul gioco della vita

Socrate in campo. Saggio sul gioco della vita

Giancristiano Desiderio

Libro: Libro in brossura

editore: Limina

anno edizione: 2005

pagine: VI-111

Il calcio si gioca in campo, la filosofia nell'agorà. Sia il giocatore sia il filosofo devono essere disposti a mettere in campo e nell'agorà loro stessi. La filosofia, come gioco della vita, si fonda su regole calcistiche: per filosofare bisogna saper mettere la vita in gioco. Socrate lo fece in modo esemplare e a tutti, giocando a palla con la vita e la morte, donò la filosofia. Il calcio, come filosofia di vita, è non solo una metafora dell'esistenza umana, ma anche un paradigma conoscitivo che con la sua connaturata idea di pluralità dà scacco matto al fenomeno politico più drammatico della Modernità: il totalitarismo.
13,50

Il divino pallone. Filosofia dei piedi da Platone a Totti

Il divino pallone. Filosofia dei piedi da Platone a Totti

Giancristiano Desiderio

Libro: Libro in brossura

editore: Vallecchi

anno edizione: 2010

pagine: 303

Heidegger era un'ottima ala sinistra, Derrida era un buon centravanti, Camus giocava in porta (come Giovanni Paolo II) e un numero non piccolo di filosofi ha utilizzato il calcio per fare filosofia: Sartre amava dire che il calcio è una metafora della vita, Wittgenstein giunse alla svolta del suo pensiero guardando una partita di calcio, Merleau-Ponty spiegava la fenomenologia parlando di calcio. Come mai? Il calcio si basa su un principio: il controllo di palla. Ma il principio non può essere finalizzato a se stesso. Per giocare bisogna necessariamente abbandonare la palla e metterla in gioco. Controllo e abbandono sono i due principi del calcio e della vita. La filosofia, come gioco della vita, si basa su regole calcistiche: per filosofare bisogna saper mettere la vita in gioco. E per questo motivo che nel Divino pallone si spiega l'idea di Platone con Pelé, la contraddizione del nonessere con Garrincha, la virtù e la bellezza con Platini, ma anche l'inverso: il genio di Maradona con la "logica poetica" di Vico, la visione di gioco di Falcão con il mito della Caverna, il cucchiaio di Totti con la metafisica di Aristotele. E tanto altro ancora. Il calcio, infatti, non è solo una metafora, ma un paradigma cognitivo che con la sua connaturata idea di pluralità dà scacco matto al fenomeno politico più drammatico della Modernità: il totalitarismo. Hitler e Stalin pretesero di controllare tutto e ci riuscirono. Pretesero di controllare anche il pallone. E persero.
15,00

La scuola è finita. Alcune idee per farla rinascere

La scuola è finita. Alcune idee per farla rinascere

Giancristiano Desiderio

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Liberal

anno edizione: 2008

pagine: 101

La scuola italiana è una istituzione in crisi da troppo tempo per essere veramente in crisi. In realtà, la scuola in Italia è più semplicemente finita da un pezzo. Da circa quarant'anni, da quando si chiuse il sistema scolastico che risaliva ai due massimi filosofi del Novecento italiano, Gentile e Croce, ma non si costruì un nuovo sistema scolastico. La scuola contemporanea è solo distruzione della vecchia scuola ma non la costruzione di una nuova scuola. La vecchia scuola si basava su un sistema di selezione che avveniva all'ingresso: chi si iscriveva al liceo poteva proseguire gli studi, chi si iscriveva agli istituti professionali no. Superato storicamente questo sistema scolastico con la scuola di massa - cosa che è avvenuta in tutto il mondo - occorreva pensare e formare una nuova scuola con un nuovo sistema di selezione. Nel tempo, invece, si è realizzato un sistema ipertrofico e burocratico in cui regna su tutti il Diploma. Siamo, dunque, dove eravamo quarant'anni fa: è finita la vecchia scuola gentiliana, ma non c'è una nuova scuola.
12,00

Croce abruzzese. Le radici esistenziali dello storicismo assoluto

Croce abruzzese. Le radici esistenziali dello storicismo assoluto

Giancristiano Desiderio

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2011

pagine: 108

Benedetto Croce era davvero napoletano? Il filosofo disse di sé: "Sono liberale come mi sento napoletano". Le molte pagine su Napoli testimoniano il legame con la città. Tuttavia, Croce non era napoletano ma abruzzese di Pescasseroli. Nel 1910 disse: "Mi son detto spesso a bassa voce, tra me e me, e qualche volta l'ho detto anche a alta voce: - Tu non sei napoletano, sei abruzzese!". Dunque? Nel Croce napoletano c'è un'anima abruzzese determinante per la sua formazione. Il legame con la famiglia e con la sannita terra d'origine non venne mai meno e - come mostra questo libro sulla base di un'attenta lettura dei testi crociani e con il racconto di fatti "minori" e inediti - costituisce la radice esistenziale della filosofia dello spirito. La costruzione del pensiero di Croce non è da ricercarsi solo nella filosofia di Hegel ma anche nella risposta che diede alla sua vita dopo il terremoto di Casamicciola per rifarsi "una fede sulla vita e i suoi fini e doveri".
9,50

Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce. Volume Vol. 1-3

Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce. Volume Vol. 1-3

Giancristiano Desiderio

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Aras Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 544

I tre volumi di Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce hanno avuto una vita editoriale autonoma prima di essere raccolti in questo cofanetto.Il primo tomo esce per la prima volta presso Aras Edizioni con il sottotitolo La biografia filosofica nella collana Le noci–ideee società diretta da Rosalia Peluso nel mese di ottobre 2024, dopo la prima edizione del 2014 pubblicata da Liberilibri. Il secondo tomo dal sottotitolo Parerga e Paralipomena esce nel maggio 2020 all’interno della stessa collana, nonostante il primo volume non fosse ancora nel catalogo Aras Edizioni, con gli adeguamenti grafici necessari in base alle nuove scelte artistiche che nel successivo 2021 hanno riguardato l’intero catalogo dell’editore, inclusa la collana Le noci. A distanza di due anni esatti, nel maggio 2022, Aras Edizioni pubblica il terzo e ultimo tomo dal sottotitolo Sull’Estetica e la critica letteraria con la scelta di collocarlo nella collana Per la critica allora diretta da Katia Migliori.Questo breve excursus evidenzia quindi le scelte grafiche diverse tra i primi due volumi e il terzo in base all’originale collocazione di collana al momento della prima pubblicazione, portando con sé il valore di una storia editoriale che, crescendo negli anni sia da un punto di vista intellettuale sia umano, ha dato vita a questo ambizioso progetto a tiratura limitata.
65,00

Teoria generale delle stronzate. Come si distrugge una nazione

Teoria generale delle stronzate. Come si distrugge una nazione

Giancristiano Desiderio

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 96

Può riuscire una stronzata a mettere in crisi un’intera democrazia? Forse una sola no, le stronzate del resto sono sempre esistite, ma mai come nel nostro tempo sono state tante, e grosse: la società dell’informazione e dei social ne produce in quantità industriale, confezionandole di volta in volta come notizia, scienza, politica. Nemmeno le cinque leggi fondamentali della stupidità umana codificate dallo storico Carlo Maria Cipolla bastano più a tenere sotto controllo il potenziale distruttivo degli stupidi, quando entrano in gioco le stronzate. Ecco perché è necessaria una teoria generale che distingua il falso e la bugia dalle finzioni, i sofismi e le contraffazioni, cioè dalle vere e proprie stronzate, le quali tendono, alla fine, a portare la stupidità al potere. Introducendo una sesta legge fondamentale: «Quando i non-stupidi non distinguono più il vero, il falso, il finto, allora il potere degli stupidi non ha più limiti».
11,50

Così parlò Sossio. Solo la filosofia ci può salvare

Così parlò Sossio. Solo la filosofia ci può salvare

Sossio Giametta, Giancristiano Desiderio

Libro

editore: Bibliopolis

anno edizione: 2025

pagine: 156

Così parlò Sossio, una «testimonianza dell’amicizia che è nata dalla filosofia e della filosofia che è nata dall’amicizia…». Un’alternanza di saggi, scritti e mail tra due filosofi del nostro tempo, Sossio Giametta e Giancristiano Desiderio. Da Aristotele a Giordano Bruno, da Spinoza a Nietzsche, da Kant a Schopenhauer, da Leibniz a Vico e Hegel passando per Francesco De Sanctis, insieme a quello che Giametta considera “il primo maestro”, Benedetto Croce, prende vita un dialogo filosofico, fortunatamente non sempre in completo accordo, che restituisce, in modo piano, una visione completa e chiara del pensiero filosofico di Sossio Giametta. Amicizia, filosofia e libertà sono le idee attraverso le quali gli scritti di questi autori guidano il lettore; l’amicizia basata sul bene reciproco fluito naturalmente durante l’esercizio del dialogo filosofico; la filosofia di Giametta nata quando «era ancora nel ventre materno» e «per un preciso bisogno interiore»; la libertà, della quale la filosofia si fa garante perché «la filosofia non riconosce a nessuno la possibilità di avere ed esercitare un potere assoluto né intellettuale né politico né morale».
25,00

La filosofia civile di Stefano Cusani. Tra Hegel e il Risorgimento
13,00

L'Anti-Marx. Anatomia di un fallimento annunciato. Con lettere inedite di Pasquale Martignetti, traduttore di Marx ed Engels, a Benedetto Croce

L'Anti-Marx. Anatomia di un fallimento annunciato. Con lettere inedite di Pasquale Martignetti, traduttore di Marx ed Engels, a Benedetto Croce

Giancristiano Desiderio

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 130

Il marxismo e il comunismo sono stati smentiti, ripetutamente, dalla loro stessa "materia": l'economia e la storia. Il marxismo ha predetto l'impoverimento dei lavoratori e la storia si è incaricata di smentire la previsione. Il marxismo ha profetizzato al rivoluzione in Occidente e la storia ha smentito la profezia. Il marxismo ha annunciato che con il comunismo non ci sarebbero più state rivoluzioni e la storia ha ancora una volta smentito il pronostico. I marxisti hanno sempre "spiegato" i fallimenti - Berlino 1953, Budapest 1956, Praga 1968, Mosca 1989 - cambiando i fatti veri per salvare la teoria falsa. Questa mentalità, antiscientifica e antiliberale, è così radicata in Italia che nonostante non ci si sia liberati del vecchio già si parla di un nuovo socialismo. L'origine di questa degenerazione è il pensiero di Karl Marx. Ecco perché è necessario un Anti-Marx: in Italia, infatti, il marxismo non è stato criticato ma solo rimosso e le rimozioni, non superando il trauma, continuano a generare disagio. Marx riteneva di aver fatto passare il comunismo dall'utopia alla scienza, mentre altro non fece che dare un'interpretazione confusa della metafisica di Hegel. In queste pagine, testi alla mano e sulla scorta del pensiero di Croce, Berlin e Colletti, Gentile e Gramsci, si compie un'anatomia del pensiero di Marx e se ne mostra tanto l'inevitabile fallimento quanto la natura totalitaria.
14,00

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