Libri di Gianluigi Vecchi
Montevecchia nel cuore. Ricordi, poesie e racconti in dialetto e in lingua
Carlo Conti, Gianluigi Vecchi
Libro: Libro in brossura
editore: EBS Print
anno edizione: 2025
pagine: 180
Il libro è suddiviso in tre parti: la prima comprende ricordi e poesie in dialetto (con traduzione) e in lingua di Carlo Conti; la seconda racconti di Gianluigi Vecchi ispirati da eventi veri, verosimili o per buona parte inventati (fiction), ambientati a Montevecchia. L’ultima riporta alcune foto di cartoline d’epoca tratte dalla collezione di Silvano Grassi.Carlo è già conosciuto per i suoi Ricordi in dialetto, pubblicati regolarmente sulla rivista Qui Montevecchia. Che dire? Lui fa poesia anche quando scrive in prosa. Ha la rima nel Dna e quella gli sbuca sempre fuori, a volte anche “a sua insaputa” …Anche Gianluigi (Gianni) collabora con la rivista Qui Montevecchia. Però, con poco ritegno e un certo sprezzo del pericolo, ha pubblicato pure un paio di tediosi saggi tecnici e quattro romanzetti ambientati a Montevecchia.Silvano è stato per molto tempo nella redazione della rivista Informa Montevecchia.Vabbè, in ogni caso gli autori, con queste pagine, si augurano di riuscire ad accelerare – appena appena, anche solo per qualche istante – i battiti del cuore dei lettori; per Montevecchia, ovvio.
Assassinio nel santuario
Gianluigi Vecchi
Libro: Libro in brossura
editore: EBS Print
anno edizione: 2024
pagine: 156
"Ammazzare qualcuno in chiesa non è mai bello. T.S. Eliot, sull'uccisione dell'arcivescovo di Canterbury Thomas Becket, ci ha costruito sopra un dramma famosissimo: "Assassinio nella cattedrale". Bene (anzi, male), anche a Monteveglia, nel suo piccolo, c'è stato un assassinio nel santuario che domina la collina. Con il suo seguito di trame, angosce, paure, misteri, che di solito accompagnano queste circostanze. Oddio, non è che ci sia stato veramente un delitto, come quello qui descritto. Ciò che racconto nel libro è pura invenzione (meglio precisarlo, per evitare malintesi). Come per i miei precedenti racconti, si tratta infatti di una fiction; questa volta decisamente tinteggiata in giallo, con qualche spruzzo di noir. E, come al solito, sparsi qua e là, potreste imbattervi anche in alcuni principi etici o (pseudo)moraleggianti, inseriti - in modo più o meno evidente - nelle frasi pronunciate dai protagonisti della storia. Premessa che non è affatto detto che io li condivida in ogni caso, se anche voi pensate a volte di non essere d'accordo, passate pure oltre, senza problemi. Loro non se la prenderanno di certo."
Le piramidi di Montevecchia. Il segreto della mummia
Gianluigi Vecchi
Libro: Libro in brossura
editore: EBS Print
anno edizione: 2022
pagine: 176
Le Piramidi di Montevecchia, qui raccontate, sono ormai meta di moltissimi turisti e camminatori; facilmente accessibili e osservabili, dalle loro cime il panorama ripaga ampiamente la (lieve) fatica della salita. Di tutte le teorie e leggende sulla loro origine, quella che ne attribuisce la realizzazione alle tribù montevecchine neolitiche, mi ha particolarmente intrigato. Per cui mi è venuta voglia di inventare una storia che avesse a che fare con queste nostre meraviglie locali. Quel che ne è uscito è stato alla fine un racconto che, preciso, è solo frutto della mia fantasia (malata?). D’accordo, c’è una mummia, ci sono dei morti ammazzati, degli assassini, ma non si tratta di un giallo; e nemmeno di un thriller simil-storico-archeologico. E allora? Come per miei precedenti racconti montevecchini, si tratta piuttosto di una fiction brianzoleggiante; questa volta con qualche strana avventura neolitica, e uno spizzico di fantascienza. Ah, dimenticavo: sparsi qua e là potreste trovare anche alcuni principi etici, espressi dai protagonisti della storia. Se ritenete di non condividerli, passate pure oltre, senza problemi. Loro non se la prenderanno di certo.
Lucia e Renzo. Amore e stalking a Montevecchia
Gianluigi Vecchi
Libro: Copertina morbida
editore: EBS Print
anno edizione: 2021
pagine: 174
Lucia e Renzo? Certo, i promessi sposi. Tutti abbiamo letto il libro (no? Peccato, Manzoni è un fuoriclasse). lo me li sono perfino sognati, questi due innamorati. Che però, nel sogno, stavano in Brianza a Montevecchia, un paesino del Ducato di Milano, allora sotto il soffocante dominio della Spagna; e dei suoi arroganti feudatari locali, che spadroneggiavano e vessavano gli abitanti con i loro bravi, fuorilegge al loro soldo. Uno di questi signorotti, un certo don Rodriguez, si era incapricciato di Lucia, promessa sposa di Renzo, e voleva "farsela" (mi si perdoni il linguaggio poco manzoniano, ma efficace). Era arrivato al punto di minacciare il parroco, don Abbondanza, per impedirne le nozze. Nel frattempo erano saltati fuori nel sogno altri personaggi manzoniani, che però non rispettavano troppo il copione originale; anzi, spesso e volentieri scantonavano di parecchio. E che vivevano delle strane vicende, un po' diverse da quelle scritte da don Lisander: come negli episodi della monaca di Monza, della peste (rivisitato ai tempi del Covid), di padre Cristoforo, dell'Innominabile, e di altri noti personaggi del romanzo.
Carlambrogio indaga. Delitto a Montevecchia
Gianluigi Vecchi
Libro: Copertina morbida
editore: EBS Print
anno edizione: 2020
pagine: 172
Un misterioso delitto viene a turbare la quiete di Montevecchia, un paesino del Regno Lombardo-Veneto, in alta Brianza. Il capo della guarnigione austriaca, di stanza nella frazione di Ca' del Soldato, deve indagare sul crimine, per riferire ai suoi superiori a Milano. Come in altre occasioni, ritiene opportuno ottenere la collaborazione della personalità ritenuta più saggia ed influente del paese: Carlambrogio. Il quale, da parte sua, accetta ben volentieri l'intrigante sfida, e si presta a collaborare attivamente alle indagini. Coinvolgendo anche l'amico scrittore e filosofo Cesare Brivio, che successivamente racconterà l'intera vicenda. Il caso sarà risolto nel giro di pochi giorni, mentre nel frattempo a Milano esplode la rivolta delle cinque giornate, del marzo 1848. Il manoscritto di Brivio sarà ritrovato molti anni dopo, nella biblioteca di Montevecchia; o, per lo meno, così asserisce l'autore...
Primo Levi, maestro d'organizzazione. Riflessioni e divagazioni su temi di organizzazione tratti dal libro «La chiave a stella»
Gianluigi Vecchi
Libro: Copertina morbida
editore: EBS Print
anno edizione: 2020
pagine: 78
Tutti conoscono Primo Levi, lo scrittore testimone dell'inferno dei Lager. Forse però non tutti sanno, o ricordano, che Levi, chimico, è stato per anni anche il direttore di un'azienda di vernici. Scommetto però che non sono in molti ad immaginarselo come un maestro dell'organizzazione. Eppure, agli esperti di organizzazione, basterebbero solo poche frasi rivelatrici, tratte dal suo libro "La chiave a stella", per riconoscergli a pieno titolo anche questo ruolo. Avendo contratto molti debiti di riconoscenza nei confronti di Levi, anche come maestro di organizzazione (e di vita), mi sono messo a selezionare e a commentare, con qualche divagazione, una piccola raccolta di principi organizzativi stralciati dal suo libro, riportati tipo quaderno di appunti; cercando di classificarli e raggrupparli in maniera coerente. E così mi sono accorto di essermi imbattuto in questi attualissimi temi di organizzazione (ma non solo): Competenze, Amore per il lavoro, Leadership, Complessità, Autonomia e Proattività. A cui ho aggiunto alcune osservazioni e riflessioni, suggerite da una lunga pratica professionale.

