Libri di Gianpiero Casagrande
Quella porta sull'orizzonte e altri racconti
Mario Tonini Bossi
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2023
pagine: 130
“Quella porta sull’orizzonte”, più che una raccolta di brevi racconti, è un libro di ricordi, un omaggio a chi non c’è più, ma ha lasciato nel mondo tracce da non dimenticare,da non disperdere, spesso semplicemente da seguire. Ed è proprio la semplicità (dei ritratti umani e dei sentimenti descritti) il trait d’union che collega un racconto(ricordo) all’altro: una semplicità del dire, che è al contempo una semplicità del vivere, descritta con chiara nostalgia perché, anch’essa, è passata e non tornerà.
Primo tempo
Gianpiero Casagrande
Libro: Libro in brossura
editore: EEE - Edizioni Tripla E
anno edizione: 2023
Il tema della memoria, delle proprie radici, è il tema per eccellenza. Non solo i francesi l’hanno esaltato, da Proust ai suoi figli minori, fino a Modiano con le sue conturbanti architetture mnemoniche. La memoria è la ragione stessa del far poesia, poiché ogni cosa nominata già trascorre nel suo dopo e altre ne richiama. Del resto come puoi capire l’oggi se non lo raffronti con il passato? Un passato che è sempre prossimo in quanto il presente si scopre incernierato con ciò che è stato, con i suoi viluppi ancora agenti, fin nelle sue radici, appunto, della vita che si sta sviluppando.
La dismisura
Gianpiero Casagrande
Libro: Libro in brossura
editore: Nerosubianco
anno edizione: 2005
pagine: 96
L'ingegneria della vita felice
Gianpiero Casagrande
Libro: Libro in brossura
editore: Achille e la Tartaruga
anno edizione: 2016
"Poeta delle riflessione, Gianpiero Casagrande, e delle accensioni ossimoricamente pacate. La sua poesia potrebbe definirsi della “genitura”, in quanto la sua partecipazione emotiva e riflessiva sulla natura “umanizzata”, include intrinsecamente i suoi stessi figli che segue amorevolmente a passo a passo e insieme con loro si rituffa partecipe delle emozioni prima infantili poi adolescenziali. Per un’ingegnosa reversibilità poetica, attraverso tale “genitura” si amplia il concetto stesso di natura. Diventa padre e figlio allo stesso tempo degli alberi, degli animali, di tutta la varietà della natura “innocente”, espressa con qualche venatura animistica, in una sorta di sotteso panteismo. Il suo discorso sulla natura, è, beninteso, discorso metaforico-allegorico, in quanto riconduce all’uomo: all’uomo storico con le sue brutture e le contraddizioni novecentesche. “L’ingegneria” rappresenta dunque una programmatica condivisione delle proprie naturali radici (parola-anima per Casagrande), della loro amorevole cura e crescita – cui allude la stessa raccolta nella sua quadripartizione – verso un esito di vita e di poesia doppiamente felice." (Beppe Mariano)