Libri di Giovanni M. Ruggiero
Capire il paziente. Guida alla formulazione del caso LIBET: dalla teoria all’applicazione
Sandra Sassaroli, Giovanni M. Ruggiero, Gabriele Caselli
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Psicologia.IO
anno edizione: 2023
pagine: 304
Gli psicoterapeuti comprendono la sofferenza emotiva, la personalità e la mente dei pazienti sia utilizzando la sensibilità clinica che seguendo metodi rigorosi. Fra tali metodi, la psicoterapia di orientamento cognitivo-comportamentale privilegia la formulazione condivisa del caso. Su questa comprensione rigorosa e personalizzata è possibile sviluppare il razionale di un trattamento mirato. Il presente manuale illustra i principi teorici e le procedure di attuazione del metodo LIBET (Life themes and semi-adaptive plans: Implications of biased Beliefs, Elicitation and Treatment) per la formulazione condivisa del caso secondo l'approccio cognitivo-comportamentale. La LIBET è un metodo aggiornato che integra il telaio classico del diagramma di concettualizzazione cognitiva con gli sviluppi successivi processuali e funzionalisti di “terza onda” e con gli elementi di storia personale ed evolutiva del paziente.
Il metodo socratico in psicoterapia
James Overholser
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Psychometrics
anno edizione: 2022
pagine: 368
Nel nostro tempo, l’epoca nella quale i trattamenti appaiono sempre più standardizzati per via delle rigide indicazioni prescrittive proposte dai manuali, la pratica clinica della psicoterapia sembra aver perso gran parte di quelle sfumature che dovrebbero guidare la fluidità interattiva che caratterizza la conduzione di sedute proficue con i pazienti. I clinici possono combattere questa perdita incorporando gli ideali della filosofia antica nella psicoterapia contemporanea? In questo volume, James Overholser si avvicina alla terapia cognitiva attraverso i dialoghi interattivi di Socrate, con l'obiettivo di ridurre il divario tra teoria e pratica. Clinici e studenti apprezzeranno la flessibilità e la creatività che sono alla base di sedute di psicoterapia efficaci, quando guidate dal metodo socratico come approccio innovativo all'esplorazione di sé.
Il colloquio in psicoterapia cognitiva. Tecnica e pratica clinica
Giovanni M. Ruggiero, Sandra Sassaroli
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2013
pagine: XIX-319
"Al paziente cosa dico?" può sembrare, da parte del terapeuta, una domanda rozza, ma eludere sempre la risposta opponendo il sorridente silenzio del "venerato maestro" può far pensare che certe cose non si possono insegnare. Invece, il colloquio psicoterapeutico è fondato su una tecnica esplicita, su procedure che è possibile comunicare. In particolare, il colloquio cognitivo risponde a principi tecnici semplici e chiari. Incoraggia il paziente ad apprendere tre abilità fondamentali: riconoscere il legame tra sofferenza emotiva ed elaborazione cognitiva consapevole ed esplicita, ovvero tra quello che sente e quello che pensa, mettere in discussione la validità di questi pensieri, il loro valore di verità e di utilità, elaborarne di nuovi, più veri e soprattutto più utili per fronteggiare le situazioni problematiche. Tutto questo corrisponde a ciò che un terapeuta cognitivo dice ai propri pazienti ed è il tema che questo libro affronta.
Terapia cognitiva. Una storia critica
Giovanni M. Ruggiero
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2010
pagine: 197
Da alcuni anni la terapia cognitiva sta conquistando una crescente notorietà. E ora affronta una svolta decisiva. La sua efficacia è dimostrata in studi controllati empiricamente, ma il suo meccanismo d'azione non è stato ancora del tutto chiarito. L'ipotesi che il cambiamento dipenda dall'intervento cognitivo classico sui contenuti mentali espliciti è parzialmente confermata, ma anche parzialmente messa in dubbio. La metafora della mente come computer già adottata con entusiasmo dalla teoria clinica della terapia cognitiva - è ormai considerata una forzatura. A questo cambio di paradigma corrisponde nel cognitivismo clinico l'apertura di nuove linee di ricerca sulle emozioni, sulla metacognizione, sugli interventi di validazione e accettazione, sui livelli di padroneggiamento volontario degli stati mentali, fino ad arrivare agli studi sugli stati di coscienza. Tutto questo confluisce in nuovi modelli teorici: è la cosiddetta "terza ondata" del cognitivismo clinico e non clinico.