Libri di Giuliano Menaldo
Nobili, meno nobili e briganti
Giuliano Menaldo
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2017
pagine: 282
"Se non solleviamo la testa dalla terra... non riusciremo mai a vedere il cielo." "Bisogna prepararsi perché prima o poi il vento arriverà, e allora anche tutta questa palude sarà scossa dall'inquietudine delle nuove idee..."Il ragazzo che aveva osato parole di rivolta non contava più di sedici anni e aveva la voce roca da uomo e il viso incartapecorito dalla sofferenza. I suoi muscoli vibravano quando le mani stringevano l'arnese prima di liberarlo con rabbia sulla terra riarsa. Tutte le zappe si alzavano sopra le schiene curve e si abbattevano ritmiche e precise ai piedi della canapa che stava ingiallendo sotto il solleone di quell'estate, mentre i cavalli dei nobili, diretti al Palazzotto, levavano nuvole di polvere bianca, lungo lo sterrato.
La Piavola de Franza. Vo', il corpo e l'anima di un antico borgo veneziano
Giuliano Menaldo
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2017
pagine: 386
La Piavola de Franza era ancora lì, nell'angolo, dal dì della Sensa, vestita dei suoi sontuosi e colorati abiti francesi: "un lampo del cielo, in mostra; e tuti la andava a mirar come un spettacolo della natura; e su sta piavola vegniva appogiae tutte quela maledete, sproporzionae e senza nissun comodo al viver uman, mode donnesche e femminili, che viva Iddio, in tanti gran anni, per non dir secoli, che ze stada..."...ombra ormai passata di un secolo di favole, di illusioni, di nobiltà. Indossava l'abito antico rosa pastello, plissettato sul panier, con le maniche a sbuffo e il décolleté listato di rosso smunto. La corona sul capo a contornare un volto vuoto e, ai piedi, calzava dei marocchini di nuova moda: tutto sembrava ormai cambiare... Sembrava volesse cambiare il mondo.
La ragazza di Safita
Giuliano Menaldo
Libro: Copertina morbida
editore: Europa Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 238
Prima di partire dall'Italia alla volta di Damasco, l'aereo viene fermato e due passeggeri sono costretti a scendere. Uno è un ragazzo, l'altro è suo padre e si chiama Sarìa Haniya. L'aereo decolla mentre i due vengono portati via dai Carabinieri. Noi, invece, voliamo verso le terre del Medio Oriente, in Siria, a Damasco e a Safìta. Lì conosceremo Samiha, figlia di Sarìa, ed il suo promesso sposo David, occidentale in quelle terre per motivi di studio, che vuole portarla con sé in Italia. Incontreremo anche altri personaggi, ascolteremo i loro dialoghi, sentiremo i profumi della loro cultura, ci addentreremo nelle questioni religiose che dividono i popoli. Solo per scoprire che la faccenda avrà un esito terribile. E che sarà nulla in confronto alle ideologie che separano gli esseri umani, relegandoli al ruolo di nemici, l'uno dell'altro, in un costante vortice di orrore e paura, tanto stridente quanto assurdo e insensato. Un canto per una vittima della cultura, elevata a simbolo di ciò che oggi dilania l'umanità, ormai dimentica di essere un'unica entità.
Il posto delle acque morte
Giuliano Menaldo
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2016
pagine: 244
"E venne un uomo mandato da Dio, e il suo nome era Alvise" .Apparve un mattino di ottobre, quando i monti padovani erano cupi sotto una cappa di caligo, e il giorno invece di aprirsi sembrava volere volgere rapidamente a notte. "Perché suo padre aveva comprato quei terreni? - si ripete, guardandosi ancora attorno - Chi vuoi che la voglia questa terra dove sono solo fanghiglia e canne!". Solo allora, sull'argine erboso del Bisato, si convinse di essere come Giovanni, mandato da Dio a rischiare le tenebre di quel luogo di acque morte.