Libri di Giulio Zavatta
Taccuini d'arte. Collana di Arte e Storia del territorio di Modena e Reggio Emilia. Volume Vol. 17
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 152
Delineavit. Guercino e il caso del Falsario. Catalogo della mostra (Rimini, 28 aprile-15 luglio 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 157
Che un pittore di fine Settecento, dotato di notevoli qualità tecniche, di una indubbia sapienza compositiva e di raffinate soluzioni espressive, decida di dedicare una considerevole parte della propria attività al capzioso apprendimento e alla sistematica imitazione dello stile di un grande artista vissuto più di un secolo prima, ci spinge a riflettere sulle sue ragioni recondite, che non possono esaurirsi nel mero interesse economico e nella sottile soddisfazione di veder acquistati, per originali di un'altro, le proprie opere. Ci deve essere qualcosa di più nell'immaginare di percorrere, con lo strumento scorrevole ma impietoso di una penna intrisa d'inchiostro bruno, i medesimi segni tracciati da Guercino in piena libertà. Si devono di certo sviluppare pensieri specifici, nell'investire non solo sulla propria capacità di ripetere la sensibile modularità di quel tratto, che spesso parte largo e gravido di tono per assottigliarsi in precisi ed esili filamenti. Ma risulta perfino assurda, inconcepibile, la scommessa di poter restituire quel mirabile e spontaneo fervore espressivo, frutto di un abituale stato di grazia creativa del genio centese. Tutto il processo e la disposizione mentale necessaria a questo scopo di mimesi rischia di essere ancora più arduo e complesso della libertà stessa e forse più raro ancora di quell'originario stato di grazia. Delineavit e la prima mostra espressamente dedicata al falsano ', naturalmente in confronto con Guercino e col contesto della fortuna postuma del grande Centese, fonte e origine di tutti i pensieri del misterioso copista settecentesco che si pose sulle sue orme. Il contesto riminese, d'altronde, si presta in maniera particolare: Guercino vi operò come in tutte le città della regione, ma - significativamente - piuttosto per un committente privato, Francesco Manganoni, che per opere da disporsi sugli altari delle chiese cittadine. La travagliata eredità Manganoni generò così tra la fine del Seicento e soprattutto nel Settecento, ovvero nel secolo del misterioso falsario, numerosi inventari e anche la necessità di una autentica notarile di alcune opere, compreso un disegno, in un contesto che ormai vedeva rubricare sotto il nome di Guercino non solo le opere di bottega, ma anche quelle di insidiosi falsificatori. Le ondivaghe vicende attributive di dipinti e disegni originali, di bottega, copie o falsi, trovano un loro culmine nella presentazione in mostra di un nuovo dipinto di Guercino individuato nella chiesa parrocchiale di Trarivi, questa volta un originale giunto per vie ancora misteriose nel paesino del riminese, e finora non riconosciuto come autografo. Il percorso sul confine tra vero, riproduzione e falsi dichiarati o ingannevoli si dispiega così tramite disegni di Guercino, delle bottega e del suo falsario, prendendo in considerazione anche il ruolo cruciale della riproduzione incisoria. La mostra nasce da una collaborazione tra il Comune di Rimini, Assessorato alla Cultura, e la Pinacoteca di Cento, confermando la collaborazione in convenzione con la Pinacoteca Nazionale di Bologna avviata già dalla precedente edizione.
Taccuini d'arte. Rivista di arte e storia del territorio di Modena e Reggio Emilia. Volume Vol. 6
Libro
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 96
Palladio nel Colognese. La Cucca del Serego: architettura, paesaggio e arte
Libro
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 144
Taccuini d'arte. Rivista di arte e storia del territorio di Modena e Reggio Emilia. Volume Vol. 7
Libro
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 96
Andrea Palladio e Verona. Committenti, progetti, opere
Giulio Zavatta
Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 352
Le opere veronesi di Andrea Palladio sono spesso state definite "marginali" o "periferiche" e allo stesso modo i committenti scaligeri dell'architetto sono stati considerati per i loro reciproci rapporti e contestualizzati in un ristretto milieu esclusivamente atesino. Nel volume è invece documentata una fitta e spesso sorprendente trama di rapporti tra i clienti veronesi di Palladio e il patriziato vicentino e veneziano che promosse le imprese dell'architetto. La documentazione dimostra inoltre il mecenatismo dei Serego rivolto a artisti e letterati: anche in questo contesto i committenti veronesi dimostrano di appartenere all'ambito culturale veneto più eletto al quale partecipavano numerosi amici e sodali di Andrea Palladio.