Libri di Grazia Carolfi

"Grazia raccontando la vita al tempo del COVID-19,i comportamenti, le disposizioni governative unite alle restrizioni della libertà di movimento prolungato comportano stress solitudine e depressione, per farvi fronte si necessiterebbe un diffuso sostegno psicologico. Il richiamo all'impossibilità di celebrare il 25 aprile come consuetudine, onde evitare che il raggrupparsi di una moltitudine di persone per seguire la manifestazione e sfilare si sarebbero probabilmente esposte a contagio amplificando la diffusione. Grazia coglie l'occasione per ricordare, con orgoglio, il coinvolgimento e partecipazione nella Resistenza della sua famiglia antifascista. Conclude tracciando una dedica alla nonna Ancilla."

Grazia narra il vissuto di una coppia di amici (Emma e Giordano). Uno spaccato traumatico e divisivo, recuperatosi col trascorrere del tempo e rimettendosi in discussione.

Talvolta la realtà supera la fantasia, il racconto fissa lo sguardo su un condominio in area urbana dove armonia e serenità vengono incrinate dall'arrivo di una coppia di mezza età per nulla empatica che altererà gli equilibri preesistenti. La stessa incapperà in un macabro accadimento. Il fatto è realmente accaduto, i nomi e il luogo sono di fantasia.

Grazia racconta una storia che potrebbe essere ambientata in un qualsiasi luogo di provincia del nostro Bel Paese: la narrativa di un incontro e dell'amore che crea un nuovo nucleo famigliare e nuova vita tra progettazione e realizzazione di sogni, pur nel discutibile contesto sociale. Tra le righe emerge la propensione alla vita e alla realizzazione dei propri sogni a prescindere.

Grazia racconta, in breve, l'indagine del commissario Naso condotta per la scomparsa di Mariuccia Villa, gli eventi si svolgono a Morterone, ridente località di montagna della Valsassina. Naso si districa agilmente dall'intrigo portando alla luce gli eventi e a conclusione l'indagine assegnando alla giustizia il responsabile dei reati commessi.

Grazia narra l'esperienza di vita di Roberta, giovane donna nel pieno della vita, che impatta nella diagnosi di un cancro; nell'impegnativo percorso per sconfiggerlo deve superare anche l'abbandono del compagno Andrea. In forma retorica si può affermare che "quando si chiude una porta si apre un portone", Roberta riscatterà la sua vita sconfiggendo il cancro, così sentendosi guarita si riapre al mondo incontrando "Il meglio che esiste". La giovane donna si rinnova incontrando Luca, e insieme a lui "fabbricando il futuro": Benvenuto Pietro; Roberta, Luca e Pietro vissero felici e grati.

"Diritto di replica" è il racconto di un'esperienza drammatica, che nel 2010 ha cambiato drasticamente la vita della protagonista, proiettandola prima nell'incertezza di sopravvivere e poi in una condizione di vita a metà, privata della libertà di muoversi come prima e di sperimentare autonomamente tutto ciò che apparteneva al suo quotidiano. La violenza della prova a cui Grazia è sottoposta è descritta dal punto di vista fisico e psicologico e il momento dell'ictus segna un preciso momento dal quale lei deve ripartire da capo, forte di risorse che non credeva di possedere, per ricostruire un nuovo sé. Nella sua nuova esistenza saranno solo le cose che contano a sostenerla davvero: l'amicizia di Milena, il ricordo degli affetti da sempre serbati nel cuore, l'amore per la vita, la voglia di combattere per rinnovarsi ogni giorno e gioire, il desiderio di ritornare ad essere padrona di sé, superare il limite e portare alla luce il proprio potenziale. Nel rispetto di se stessa Grazia trova anche un profondo rispetto per il prossimo, e dopo aver perso la propria vita, quella alla quale si era dedicata per 53 anni, ritrova una personalità in grado di mettersi alla prova superandola, riemancipandosi per poter badare a se stessa in autonomia.

Maria, una giovanile signora di 90 primavere, si racconta a Grazia che la narra quale spirito libero dall'animo e cuore fanciulleschi, donna che fin dalla tenera età, ha dovuto e saputo "prendere la vita dalle corna". Una piccola donna di campagna che è divenuta gigante affrontando e superando tutte le prove e avversità che l'esistenza le ha preservato. Orgogliosa della sua Valtellina, Maria è donna gioiosa e giocosa, amante dell'orto, appassionata del giardino, curiosa verso ogni novità che quasi un secolo le ha proposto. L'entusiasmo e l'incanto per la vita, sempre tutta da scoprire con fiducia. Costantemente impegnata a trasmettere il convincimento che il mondo non è da guardare dalla finestra bensì da sperimentare considerando ogni cambiamento come opportunità per meglio conoscerlo e parteciparlo.