Libri di Guendalina Cucuzza
Un'esperienza che insegna. Alla scoperta dell'apprendimento esperienziale radicato nelle pratiche di autogestione della cronicità
Guendalina Cucuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 158
La cronicità insegna, cioè imprime un segno nella vita di quanti la attraversano, delineando nuove coordinate esistenziali all'interno delle quali l'individuo deve imparare a vivere, conciliando le esigenze della patologia con la vita quotidiana. È in questo processo, spesso sommerso e radicato nelle pratiche di gestione della malattia, che si apre lo spazio per uno sguardo pedagogico sulla cronicità, capace di dissotterrare lo straordinario patrimonio di apprendimenti sviluppato dalla persona nel farle fronte e metterlo a disposizione del soggetto stesso e dell'intero contesto di cura. In tale direzione si è mossa l'esperienza di ricerca presentata in questo volume, che ha portato alla luce un prezioso bagaglio di apprendimenti esperienziali sviluppato dai pazienti nell'autogestione del diabete di tipo 1, e lo ha posto in dialogo con il sapere medico. A seguito dell'approfondimento dei tratti distintivi dello sguardo pedagogico sulla cronicità, e delle caratteristiche dell'apprendimento esperienziale, il testo si concentra sulla descrizione della ricerca, accompagnando il lettore alla scoperta delle dimensioni formative latenti connesse alla malattia cronica tratteggiandone un'immagine variegata e inaspettata rispetto ai discorsi mainstream che la contraddistinguono. Il volume si rivolge a studenti e professionisti delle discipline pedagogiche e sanitarie, e a tutti coloro che desiderano approfondire una visione multidimensionale della cronicità e delle pratiche di cura; a quanti affrontano la malattia in prima persona e a chi li accompagna, per esplorare nuovi modi di interpretare l'esperienza che quotidianamente attraversano.
Ecologie della materia. Educazione e materialità nello scenario contemporaneo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 186
Che cosa accade se pensiamo, osserviamo e allestiamo un'esperienza educativa mantenendo una specifica attenzione alle dimensioni sociomateriali? Che cosa portiamo in primo piano e cosa lasciamo sullo sfondo? Come possiamo far emergere la trama materiale dell'agire educativo durante una ricerca, una consulenza, una supervisione o un intervento formativo? Muovendo da queste domande, il testo intende promuovere una visione pedagogica capace di intercettare e descrivere la materialità educativa, interpretandola da molteplici punti di vista come un groviglio di elementi umani e non-umani, sociali e materiali, naturali e artificiali, un'ecologia di relazioni che connette corpi, oggetti e ambienti. La materialità dell'educazione, indagata nelle sue dimensioni evidenti così come in quelle latenti, diviene allora l'oggetto specifico di una ricerca educativa che si situa in un orizzonte teorico (neo)materialista. Il libro si rivolge a ricercatori, pedagogisti, educatori, operatori sociali, insegnanti, studenti e a tutti coloro che desiderano comprendere più a fondo le implicazioni educative legate alla consapevolezza di vivere in un mondo più-che-umano caratterizzato da una materialità in divenire, caotica, sfuggente, imprevedibile, problematica e sorprendente allo stesso tempo.
Materialità e cura. Gli effetti formativi degli oggetti nell’autogestione del diabete di tipo 1 nel paziente adulto
Guendalina Cucuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Il testo esplora dal punto di vista pedagogico il ruolo della materialità nelle pratiche di autogestione del diabete di tipo 1, una malattia cronica in cui il corpo di centinaia di migliaia di persone interagisce con tecnologie, procedure e oggetti senza i quali non potrebbe continuare a vivere. Attraverso l’Actor-Network Theory e i risultati di una ricerca sul campo, il volume intende accompagnare il lettore all’interno dell’indistricabile intreccio salute-malattia che caratterizza l’universo della cronicità per interrogare la miriade di interazioni paziente-artefatti e ricostruire le reti sociali e materiali che rendono possibile ogni giorno le pratiche di autogestione. L’ipotesi da cui muove lo studio presentato nel testo è che gli artefatti tecnici impiegati in queste reti, lungi dall’essere solo strumenti passivi di cura, impattano sulla vita del paziente generando numerosi effetti, alcuni dei quali di natura formativa. L’autogestione rivela così il suo duplice volto: dispositivo medico utile alla sopravvivenza e, al tempo stesso, potente dispositivo formativo. Tuttavia, se il dispositivo medico e la sua utilità sono comunemente riconosciuti, il dispositivo formativo resta nell’ombra e il paziente si trova a subirne gli effetti. È proprio questo dispositivo latente che nel testo diventa oggetto di studio per poi individuare dei punti di attenzione che consentano di riconfigurare pedagogicamente l’esperienza dell’autogestione al fine di sostenerne i processi formativi e ridurne i disagi. Si delineano così nuovi orizzonti di cura del paziente diabetico di tipo 1 in cui la dimensione medica e quella educativa dialogano insieme in un approccio integrato. Il libro si rivolge a quanti interessati per ragioni di studio agli impatti della materialità in ambito socio-sanitario, ai professionisti che a vario titolo attraversano luoghi e pratiche di cura e a tutti quei pazienti diabetici che desiderano scoprire una nuova chiave di lettura per risignificare l’esperienza che vivono.