Libri di Ian Chambers
Ritorni critici. La sfida degli studi culturali e postcoloniali
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 245
Questa raccolta di contributi nasce dal proposito di rinnovare i linguaggi delle analisi critiche dei testi e delle pratiche culturali nell'epoca contemporanea: un'opera di costruzione teorica che intende disseminare la ricca gamma di percorsi interdisciplinari e transculturali degli studi culturali e postcoloniali all'interno di una nuova prospettiva critica. Muovendosi tra paesaggi letterari, visuali e sonori, le autrici e gli autori propongono viaggi critici dove l'intreccio della poetica e della politica fornisce dei materiali, elaborati anche nei ritmi quotidiani, che suggeriscono come muoversi in questi scenari emergenti.
Mediterraneo blues. Musiche, malinconia postcoloniale, pensieri marittimi
Ian Chambers
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2012
pagine: 107
Delle geografie sensoriali si disegnano mappe, proprio come accade per i monti, i fiumi, le pianure. Ma è una cartografia che sovverte le certezze, invece di fissare coordinate precise. Così, niente di più fluido ed evocativo di un paesaggio acustico, perché dai suoni trapelano storie, con la loro densità affettiva e la loro costitutiva eccedenza rispetto al tempo e ai luoghi. E niente di più vibrante di un corpo d'acqua sulle cui rotte avviene la diaspora di ritmi, melodie, vocalizzi, tonalità: il Mediterraneo. "Un'infinità di tracce accolte senza beneficio di inventario", direbbe Gramsci, lain Chambers sa quanto sia destabilizzante inseguire le scie sonore di un archivio liquido e meticcio - il nostro mare, le sponde di tre continenti - e quanto il pensiero di terraferma abbia da guadagnare da un simile spaesamento. Una delle tante suggestioni di questo saggio nasce infatti da un'idea meno scontata di identità e di dimora. Grazie alla sensualità dei suoni, alla memoria che custodiscono e alle appartenenze che mettono in gioco, ci rendiamo conto che l'importante non è tanto avere una casa nel mondo, bensì creare un mondo in cui sentirsi a casa.