Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Jean Fallot

Sfruttamento, inquinamento, guerra. Scienza di classe

Sfruttamento, inquinamento, guerra. Scienza di classe

Jean Fallot

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2025

pagine: 314

Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1976 con un’introduzione di Dario Paccino, ora inclusa in appendice, "Sfruttamento, inquinamento, guerra. Scienza di classe" indaga il legame profondo tra quelle che Jean Fallot definisce “le tre teste del capitale”. Se la guerra imperialistica, come tutte le forme di violenza degli sfruttatori, rappresenta la condizione strutturale delle società di classe, funzionale a difendere i privilegi e spartirsi risorse e territori, l’inquinamento, per contro, ne è la conseguenza storicamente determinata: la corsa al profitto e l’incessante progresso tecnologico, guidati dalla necessità di generare un sempre maggiore plusvalore, conducono alla distruzione della natura insieme al sovra-sfruttamento delle risorse umane e alla loro alienazione. L’inquinamento emerge dunque come esito inevitabile del modo capitalistico di organizzare il rapporto tra società e natura, evidenziando la necessità di ripristinare un metabolismo sociale e naturale ormai gravemente distorto. Cinquant’anni dopo, quest’opera si conferma un classico dell’analisi marxista e dell’ecologia politica. La nuova edizione, arricchita da un’introduzione che ne ripercorre la genesi e ne analizza l’attualità, rilancia la domanda cruciale posta da Jean Fallot: è possibile immaginare una scienza che, anziché alimentare il dominio e la distruzione, si schieri dalla parte della vita, dei bisogni umani e della giustizia sociale?
25,00

Marx e la questione delle macchine

Marx e la questione delle macchine

Jean Fallot

Libro

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 256

Le domande che Fallot si pone in questo libro mirano all’individuazione delle leggi sociali che regolano la concezione e l’uso della scienza in quanto questione di classe che, all’interno di una situazione determinata, ricava (e può trasformare) il proprio significato materiale. Per questa via, non speculativa bensì politica, accade che il marxismo non si ponga come «filosofia del dominio della natura per mezzo della tecnica, ma della trasformazione dei rapporti sociali di produzione per mezzo della lotta di classe». Perché, come dice Marx, è partendo da qui (e dai compiti rivoluzionari relativi) che «le scienze naturali comprenderanno la scienza dell’uomo così come la scienza dell’uomo comprenderà le scienze naturali», cosicché «non ci sarà più che una scienza». Il comunismo che altro sarà – se saprà esserlo – se non questa sintesi che dovrà rendere non più antagonistiche le contraddizioni, ancora ben presenti e sempre più visibili, fra umanità e natura? Tuttavia va segnalato che Fallot non arriva a questo finalismo non ultimativo con una proiezione utopistica basata sulle speranze di riscatto del proletariato dolente e bistrattato, bensì attraverso l’uso del marxismo come scienza, e quindi come critica della scienza “borghese” del nostro tempo, nei suoi presupposti teorici e nei suoi svolgimenti pratici.
22,00

Il piacere e la morte nella filosofia di Epicuro

Il piacere e la morte nella filosofia di Epicuro

Jean Fallot

Libro: Libro in brossura

editore: Ananke Lab

anno edizione: 2015

pagine: 136

15,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.