Libri di Katia Fundarò
Familienalbum
Katia Fundarò
Libro: Libro in brossura
editore: Ischire
anno edizione: 2024
Norvegia, 1996. Al capezzale del figlio Julius, pilota di caccia tedesco in rianimazione a causa di un incidente, si ritrovano dopo vent'anni di lotte e silenzi la madre Anna Maria e il padre Erik. Mentre il figlio è sospeso tra la vita, la morte e la memoria, i due genitori non scambiano che qualche parola e molti ricordi: di quando stavano insieme, di quando lei ha deciso di andar via di casa, di quando è tornata per riprendersi suo figlio. Di come il tempo non renda traslucide le cose passate e la polvere non le renda meno vive. Neppure con il dolore, gli riesce. Erik ha vissuto l’orrore della guerra e l’amore per la libertà. Anna Maria lo spaesamento di chi non crede di meritare l’amore. Entrambi, l’amore profondo e incondizionato per il loro figlio conteso. Attraverso le voci dei tre personaggi, con una prosa capace di muoversi tra diversi registri, Katia Fundarò propone al lettore un’opera poetica sull’impossibilità di addivenire a una pretesa di verità che non sia solo personale e, dunque, necessariamente parziale.
Assassine. Il colore dell’innocenza
Stefania Avola, Katia Fundarò, Anna Monosi
Libro: Libro in brossura
editore: L'Erudita
anno edizione: 2021
Lena vive in Germania con la famiglia. È solo una bambina ma ha un grande potere, sogna tanto e riesce a controllare i propri sogni. La sua vita è toccata dalla presenza inesorabile della morte e della sofferenza, percepite e rielaborate attraverso la propria fantasia innocente, sul labile confine tra sogno e realtà. Lara è ormai donna e si trova a fare i conti con l’idea di essere in grado di dare la vita. Rivive così il conflitto tra scelte e sensi di colpa, tra l’ossessione della maternità e la reazione del proprio corpo, una delle maggiori preoccupazioni con il marito. Lenora un’elegante vedova, vede invece ciò che è stato e che rimane della propria vita attraverso la finestra del soggiorno appannata dalla pioggia e i ricordi sfuggenti. Da lì si abbandona a una serie di ironiche considerazioni di carattere filosofico e spirituale, che colorano con enfasi le sue ultime conversazioni con la giovane badante Lucia. Tre donne, tre perfette estranee accomunate dai capelli rossi, descritte con sapienza da altrettante autrici.