Libri di L. Nicora
Storia della musica. Dalla creazione di Adamo fino al Diluvio
G. Battista Martini
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 64
Una vasta erudizione e sconfinate letture si fanno notare in questo libro, frutto della più meticolosa applicazione. Sebbene Martini avvisi nella prefazione che mancano testimonianze sufficienti per la musica delle prime età del mondo, nondimeno si impegna a trattarle, in ben dieci capitoli del I volume della sua storia ("Della musica dopo la Creazione di Adamo e fino al Diluvio, Dopo il diluvio fino a Mosè, Dopo la nascita di questo legislatore degli Ebrei, fino alla sua morte..."). Tre dissertazioni vennero in seguito a riempire la restante parte del volume ("Quale il canto naturale agli uomini, Di quale canto gli antichi fecero uso e Quali furono i canti e gli strumenti di cui gli ebrei si servivano nel tempio"). Una moltitudine di cose curiose, citazioni piene d'interesse e utili accostamenti sono mescolati a divagazioni interminabili. Il II e il III volume sono riempiti da ricerche sulla musica dei Greci o da elementi che vi si ricollegano. Il IV volume doveva contenere le ricerche sulla musica del Medioevo fino all'XI secolo.
Discorso sulla licantropia o della trasformazione degli uomini in lupi. Testo francese a fronte
Jean Beauvoys de Chauvincourt
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2012
pagine: 107
Il "Discorso sulla licantropia" di Jean Beauvoys de Chauvincourt risale al 1599. L'opera, anche se oggi si crede che il "loup-garou" sia soltanto un'invenzione del cinema, resta un documento insostituibile per capire le credenze sul "lupo-umano" agli inizi dell'era moderna. Beauvoys de Chauvincourt ci restituisce quel che il suo tempo credeva del licantropo, rivelando ancestrali credenze ai suoi contemporanei, soggetti a una forma di ossessione collettiva. A noi, semplicemente, ricorda le trasformazioni a cui sono soggetti gli uomini: anche nell'era della tecnologia più avanzata esse avvengono e ogni giorno lo constatiamo. Il "loup-garou" modificava la propria natura, noi diventiamo altri lupi per i nostri simili. Un tempo si azzannava, oggi si colpisce per sopravvivere: è questa la regola che ci insegnano i tempi di crisi.