Libri di Libero Accini
Organizzazione Bianco. Missione speciale in Liguria (1944)
Libero Accini
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
pagine: 244
Una testimonianza sui rapporti tra gli angloamericani e la Resistenza nel Nord Italia, ma anche uno spaccato della vita dei partigiani. Nel 1944 Libero Accini, tenente di vascello e corrispondente di guerra della Regia Marina, fu inviato oltre la Linea Gotica per garantire il collegamento tra il Governo del Sud e le quattro zone in cui il CLN aveva diviso la Liguria. Ben presto la missione, grazie alle azioni di sabotaggio compiute dai suoi commandos svincolati dai partiti politici, si costituì in quell’«Organizzazione Bianco» che sconvolse il sistema logistico nazifascista, consentendo maggiore mobilità alle formazioni partigiane dell’Ovadese e del Piacentino. Tradito e arrestato, Accini non rivelò mai, nemmeno sotto tortura, il nome dei suoi compagni di lotta e fu infine deportato a Dachau. La sua è la testimonianza autentica e dettagliata di un uomo che ha partecipato attivamente alla Resistenza ed è sopravvissuto alla barbarie nazifascista.
La rotta della morte. Canale di Sicilia 1942-1943
Libero Accini
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 286
Dalla viva voce del corrispondente di guerra Accini, il racconto dei tragici avvenimenti che nel 1942-1943 videro, nel Canale di Sicilia, la distruzione quasi completa della nostra flotta mercantile e l'affondamento di numerose unità della Regia Marina. L'autore racconta le estenuanti missioni dei dragamine a caccia degli ordigni seminati dagli inglesi nelle acque del Mediterraneo centrale, le veloci crociere antisommergibile dei mas e delle motosiluranti, la pericolosissima navigazione di scorta ai convogli che percorrevano "la rotta della morte" fino alla resa delle forze armate italo-tedesche.
L'uomo che ha visto il peggio
Libero Accini
Libro
editore: Cremonabooks
anno edizione: 2005
pagine: 191
Libero Accini, deportato politico durante la seconda guerra mondiale, racconta il suo viaggio del dolore e della sofferenza dal carcere militare di Bolzano ai campi di sterminio di Dachau e Auschwitz. Con uno stile semplice e diretto, che deriva dalla sua professione di giornalista, l'autore descrive nei minimi particolari le azioni più brutali compiute dalle SS. Grande spazio è dato alle proprie sensazioni ed emozioni durante quei terribili momenti che culminano nella gioia della fine della guerra, delle violenze e del dolore. Più di ogni cosa Accini, durante la sua prigionia nei campi di eliminazioni, soffre la mancanza di cibo: la fame è la più grande sofferenza che patisce.