Libri di Lorena Carboni
La mia sola casa. Raccolta di poesie
Lorena Carboni
Libro: Copertina morbida
editore: AM&D
anno edizione: 2015
pagine: 56
Interferenze, linee che si intersecano, come racconta l'immagine di Stefano Serusi in copertina. Paesaggi dell'anima in tre sezioni: "La mia sola casa" è radici, legno, cemento ma anche corpo; "Litorale: Poetto" restituisce poeticamente la spiaggia cagliaritana come territorio vergine capace di stabilire nuove appartenenze; "Via Peroni: coppie o singoli", su una strada milanese, lungo imbastiture d'asfalto... l'auto è come due mani a coppa... è sufficiente un alito sul vetro a trasformarla in una dimora che svanisce. Paesaggi rarefatti e di confine tra Cagliari e Milano.
L'ospite indelicato
Lorena Carboni
Libro: Libro in brossura
editore: NEM
anno edizione: 2022
pagine: 112
L'ospite indelicato è quello che non aspetti, o che non arriva, o che arriva in anticipo o in ritardo. Invadente, o eccessivamente silenzioso. Inquietante. A volte, non desiderato, e perturbante. E allora gli ospiti indelicati possono essere anche le figure, le immagini, i suoni, le parole che ci attraversano. Con le quali tentiamo, in tanti modi e spesso con esiti non previsti, di offrire una figura stabile ai nostri vissuti, alle nostre rappresentazioni e vicende. Indelicato, infine, potrebbe essere quello slittamento, quel sottilissimo scarto in grado di spostare il reale in un campo dove, per un attimo, sembra possibile travalicare la cronaca, la biografia, la storia, il tempo che passa. Quando, insomma, il nostro gesto è diventato forma. In quel momento, viene alla luce ciò che Montale chiamava "l'anello che non tiene, il filo da disbrogliare". L'essenza profonda dell'inatteso, dell'inaspettato, dunque dell'indelicato sta, forse, tutta lì. E quando arriva a esprimersi nella sua più alta possibilità, ossia nel gesto dell'artista, inattesi e indelicati possono apparire proprio i procedimenti che mettiamo in atto rappresentando o raccontando o verbalizzando. La forma che diamo alle nostre azioni, il loro senso e le loro priorità quando le ordiniamo nella memoria, ci portano inevitabilmente a muoverci, bilanciarci, sospenderci tra narrazioni e rappresentazioni, tra finzione e realtà. Ognuno di noi lavora costantemente sul proprio materiale esistenziale. Lo ordina per mostrarlo, narrarlo e archiviarlo a suo modo. Che non è sempre quello previsto, quello che si sarebbe voluto, quello che sembrava ovvio. In ognuno di noi sta qualcosa di inatteso e indelicato che, a volte, viene alla luce. E allora ognuno di noi si porta dentro un ospite. Che può portarci lontano. Da chi o cosa? Da noi stessi. Questo, in fondo, il senso di un libro di versi dove non uno, ma tanti ospiti parlano.