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Libri di Luca Medeot

Oltre la linea incerta. Appunti per un poema di viaggio da Trento all'Ararat

Oltre la linea incerta. Appunti per un poema di viaggio da Trento all'Ararat

Luca Medeot

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2022

pagine: 90

L'attesa è finita: è giunto il «tempo fragile del partire» e di lasciarsi alle spalle progetti ed esitazioni, per varcare con qualche trepidazione quell'invisibile linea incerta che individua e custodisce la propria identità, ma anche ne condiziona e forse inibisce le possibilità di apertura e di conoscenza dell'altro. Una volta lasciata la propria città e raggiunto l'Isontino, terra dell'infanzia e minima patria dove «ha inizio una sorta di scabro, disadorno preludio dei Balcani», ci si appresta ad attraversare quel microcosmo denso di popoli e saturo di storie lacerate che è la ex Jugoslavia - prima di toccare la Bulgaria e proseguire verso la Turchia e la remota meta finale: l'Armenia. In un intreccio di ricordi ed esperienze raccolte anche in altri viaggi, il camminante ci guida in questa seconda tappa del suo itinerario tra memoria e scoperta, tra narrazione in versi e storia, tra reportage e diario civile. Alla ricerca di un altrove che forse nemmeno esiste davvero, ma che pure appare come un indispensabile e concreto richiamo, dando seguito all'intuizione secondo cui «solo nel viaggio puoi scoprire uno sguardo / che si apre dentro allo sguardo, / e riassaporare smemorato / l'infanzia del mondo».
13,00

L'attesa sulla soglia. Appunti per un poema di viaggio da Trento all'Ararat. Prima della partenza

L'attesa sulla soglia. Appunti per un poema di viaggio da Trento all'Ararat. Prima della partenza

Luca Medeot

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2019

pagine: 73

Quali esitazioni, quali entusiasmi animano l'attesa sulla soglia, subito prima della partenza per un viaggio a lungo agognato e meticolosamente organizzato? Un viaggio da Trento all'Ararat, tutto via terra e con mezzi pubblici, attraverso i Balcani, l'Anatolia, il Caucaso, il Kurdistan. Tra la gente, tra la polvere. Ma il viaggio comincia già dall'osservazione della topografia storica e dagli incontri che si possono compiere per le vie della propria città - tra le quali s'insinua, assieme agli echi delle guerre in atto, un'irrequietudine che getta un'ombra anche sulla quotidianità più ordinaria. La soglia da attraversare è allora quel «confine che come una cicatrice ti porti sulla pelle»: non una via di fuga, ma un varco che permette di uscire dal proprio spaesamento e dalla propria inadeguatezza alla vita, per cercare una consapevolezza più acuta e una più concreta esperienza del mondo. All'approssimarsi della partenza, in un inverno che si prolunga oltre ogni previsione, si resta così - in attesa sulla soglia, emozionati e interdetti. Quel che ne rimane è un «gesto umile ma civile: / scrivere, cercando di capire».
12,00

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