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Libri di Luigi Sardi

Matteotti raccontato da Degasperi

Matteotti raccontato da Degasperi

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Osiride

anno edizione: 2024

pagine: 160

Il delitto Matteotti e l'inquadramento storico di quel periodo raccontati attraverso gli articoli di Degasperi su "il nuovo Trentino" e dalla stampa fascista. La Domenica di Sangue a Bolzano, la fascistizzazione del Sud Tirolo e l'angoscia di Mussolini nel vedere la Grande Germania al Passo del Brennero. La ricostruzione dei dubbi provati dagli italiani per le violenze fasciste, con il Duce messo in difficoltà dagli articoli di una stampa ancora libera.
15,00

Delitti e misteri del Trentino

Delitti e misteri del Trentino

Luigi Sardi

Libro

editore: Curcu & Genovese Ass.

anno edizione: 2008

pagine: 368

10,33

Il pugno e la rotativa. Il '68 nella stampa trentina

Il pugno e la rotativa. Il '68 nella stampa trentina

Luigi Sardi

Libro

editore: Temi

anno edizione: 2008

pagine: 312

15,00

Sulla torre del castello il tricolore

Sulla torre del castello il tricolore

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Temi

anno edizione: 2008

pagine: 356

18,00

Il Trentino e l'Italia 1861-2011. 150 anni fra cronaca e storia

Il Trentino e l'Italia 1861-2011. 150 anni fra cronaca e storia

Elio Fox, Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Temi

anno edizione: 2011

pagine: 628

38,00

I giorni della Portela e di San Martino

I giorni della Portela e di San Martino

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Temi

anno edizione: 2013

pagine: 324

20,00

Il Trentino nella Grande Guerra

Il Trentino nella Grande Guerra

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Curcu & Genovese Ass.

anno edizione: 2014

pagine: 400

Adesso il Piave mormora la parole della memoria e nel Trentino i campi di battaglia di quella guerra, così feroce ma ormai lontana, sono entrati negli itinerari di un turismo rispettoso della Storia e del ricordo. Il Brennero non è più un baluardo fra due popoli ora saldamente amici e i piccoli musei che costellano il Trentino e il Tirolo sono luoghi che narrano la Storia dei nostri padri, dei nostri nonni. Si affacciano sulla Grande Guerra, su quella che fu una tragedia di popoli. Una guerra di soldati nelle trincee, di popolazioni sotto l'occupazione nemica, nella quale la sofferenza fisica e morale assunse proporzioni enormi negli assalti alla baionetta, sotto i bombardamenti tambureggianti, nelle case dove mentre entrava la fame, si attendevano notizie di genitori, mariti, padri, fratelli richiamati alle armi e spariti nel nulla del fronte. La guerra cominciò a cambiare la geografie e il destino dell'Europa, a ferire profondamente la sua anima: miseria e dolore e quando l'inutile strage finì, si trovò in un mondo di vedove e di orfani, con la misteriosa spagnola, la febbre che decimò l'Europa, poi con Stalin, Hitler, la terrificante persecuzione degli ebrei e la seconda guerra finita nel lampo della bomba atomica. Il Trentino soffrì immensamente. Quanti non erano adatti alle armi vennero trasferiti nei territori all'interno della monarchia, costretti a vivere nelle città di baracche in condizioni molto difficili come difficilissime erano quelle dei trentini portati, nei primi giorni del maggio 1915 in seguito all'avanzata del Regio Esercito, nel Regno d'Italia, internati in località sconosciute, le famiglie divise, i bambini senza la scuola, guardati tutti con sospetto da gente che non sapeva nulla né di Trento, né di Trieste, né di sacri confini. E poi c'è il dramma dei soldati trentini spediti in Galizia, sui Monti Carpazi e in Serbia. È identico al dramma di milioni di uomini ingoiati dalla Grande Guerra, la meglio gioventù del mondo finita sotto terra. Certo a Trento, sulla Piazza d'Armi, quella sulla quale oggi si eleva, dimenticato, il monumento in memoria di Alcide Degasperi, cantavano con orgoglio "Wir sind die Kaiserjäger" battendo con forza lo scarpone chiodato sulla terra. Partivano per fronti lontani. Adesso giacciono in fosse comuni sulle quali, in estate, fioriscono struggenti papaveri rossi.
16,00

1914. De Gasperi e il Papa

1914. De Gasperi e il Papa

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Curcu & Genovese Ass.

anno edizione: 2014

pagine: 112

È il novembre del 1914. La guerra è già una strage sul fronte occidentale, in Serbia, nelle pianure della Galizia, sulle rive del San e nel gelo dei Carpazi. Nel Regno d'Italia Benito Mussolini, direttore dell' "Avanti!" il giornale socialista che è contro la guerra e finanziato dai francesi, è diventato interventista e guida le schiere di quanti vogliono portare l'Italia nella grande tragedia. Da Milano, Cesare Battisti, firmandosi "Deputato al Parlamento austriaco per la città di Trento", scrive a Roma al Ministero della Guerra chiedendo di essere arruolato "per il caso di guerra con l'Austria". Alcide De Gasperi si fa ricevere in Vaticano da Papa Benedetto XV e lo convince a scrivere la famosa lettera della tregua di Natale. Il deputato venuto dal Tesino cerca una via per la pace nel tentativo di salvare il Trentino dall'annessione al Regno temendo di vederlo travolto, come in effetti lo fu, nella carneficina. Sono pagine forse poco note che precedono di qualche mese quel "maggio radioso" per l'Italia e che, dai giornali dell'epoca, raccontano gli amarissimi giorni del Trentino.
12,00

Samantha Cristoforetti. Dal Trentino alle stelle

Samantha Cristoforetti. Dal Trentino alle stelle

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Praxis 3

anno edizione: 2015

pagine: 96

10,00

1945-1946. Dalla guerra all'autonomia. Trentino Alto Adige

1945-1946. Dalla guerra all'autonomia. Trentino Alto Adige

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Reverdito

anno edizione: 2016

pagine: 224

È la cronaca di due anni, il 1945 e il 1946, che dalla fine della seconda guerra mondiale hanno portato all'Autonomia. Sono passati settant'anni, la memoria si è sfarinata ma queste pagine documentano il risorgere del Trentino raccontato dagli articoli di "Liberazione Nazionale" che diventerà il "Popolo Trentino", quindi "L'Adige" e l'Alto Adige. Si narra la fuga dei tedeschi, la nascita della Sudtiroler Volkspartei, Gigino Battisti che diventa il primo Sindaco della Trento liberata, l'affacciarsi del Pptt di Enrico Pruner e il fenomeno dell'Asar. Spicca la figura di Alcide Degasperi che emerge dal buio di una guerra perduta e salva l'Italia dalla fame, la resa del Giappone mentre comincia l'epoca della Guerra Fredda con lo spettro di quella atomica. È l'Italia che, segnata dal dramma di Trieste, Pola, Gorizia e della Venezia Giulia, diventa Repubblica. Si racconta perché il Sudtirolo non venne ceduto all'Austria e lo storico discorso di Degasperi a Parigi con quel "Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia è contro di me". È narrata la morte di Gigino Battisti nella sciagura ferroviaria di Sessa Aurunca e il viaggio a Washington dello Statista del Tesino che traghetterà definitivamente l'Italia nella democrazia e nel benessere. Articoli anche aridi dopo gli anni del fascismo che, imbavagliando la libertà di stampa, avevano svilito l'arte giornalistica, ma che documentano il passaggio dalla dittatura alla libertà in una Trento duramente colpita.
12,50

4 novembre 1966. L'alluvione. Racconto e immagini

4 novembre 1966. L'alluvione. Racconto e immagini

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Reverdito

anno edizione: 2016

pagine: 191

Questa è la storia della notte del 4 novembre 1966, quella dell'alluvione di 50 anni fa che ho vissuto da cronista prima nella Sloi che stava esplodendo, poi a Borgo, a Villa Agnedo, a Strigno e a Fiera di Primiero dove ero arrivato percorrendo, soprattutto a piedi, molti e molti chilometri. È la storia del grande allarme alle dighe di Santa Giustina e di Stramentizzo, di paesi come Ischiazza di Valfloriana spazzati via dalla furia dell'Avisio, della paura, dell'Adige, della Fersina, del Brenta che crescevano con impressionante rapidità. Scrisse il giornalista del quotidiano l'Adige, Aldo Gorfer, che l'alluvione determinò "la modificazione del paesaggio causando gravissimi danni ai paesi, ai campi, ai boschi, alle strade e alle attrezzature economiche." Le fotografie di Flavio Faganello, poi quelle di Giorgio Rossi, di Giorgio Salomon, di Gianni Zotta e di Rodolfo Rensi raccontano quelle giornate ormai lontane nel tempo, ma vive nella memoria di quanti le hanno vissute. Storie di uomini e di cose fermati nel tempo con immagini ora consegnate alla storia del Trentino. Storie di trentamila sinistrati. Un racconto intenso e completo di quel drammatico novembre.
12,50

Quei 55 giorni di Aldo Moro vissuti dal Trentino

Quei 55 giorni di Aldo Moro vissuti dal Trentino

Luigi Sardi

Libro: Libro in brossura

editore: Reverdito

anno edizione: 2018

pagine: 224

I 40 anni dell’omicidio di Aldo Moro visti dal Trentino dove il presidente e gli uomini della sua scorta erano di casa. Il libro costruito attraverso i giornali trentini dell’epoca e le testimonianze davvero importanti – perché loro sono fra i superstiti di quella stagione – dei senatori Giorgio Postal e Giorgio De Giuseppe, uno di Trento l’altro di Maglie, città natale di Moro. Moro nel Trentino: l’incontro a Predazzo nel 1965 con gli operai della Sloi, in Valsugana durante l’alluvione del novembre 1966, l’inaugurazione della Ignis di Spini di Gardolo, a Trento negli anniversari di Alcide Degasperi, gli incontri con Donna Francesca, con Magnago, le immagini dei figli di Moro nel Tesino, Moro con il generale De Lorenzo a Bolzano. Soprattutto i suoi soggiorni a Bellamonte e a Predazzo con gli uomini della scorta che poi saranno uccisi in via Fani. La storia di quei tragici 55 giorni ruota attorno ai personaggi trentini delle Brigate Rosse: Margherita Cagol, Renato Curcio, Marco Pisetta. Gli avvenimenti del Sessantotto e dei personaggi della politica – ma non solo – trentina di quel periodo: Enrico Pancheri, Giorgio Grigolli, Giuseppe Ferrandi, Flaminio Piccoli, Ermanno Holler, Paolo Cavagnoli, Ettore Bonazza, Giorgio Tononi, Marco Boato, per citare alcuni testimoni attivi di quei giorni. E ovviamente gli articoli dei giornalisti di 40 anni fa.
15,00

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