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Libri di Luigigiovanni Quarta

La donazione di organi. Prospettive antropologiche

La donazione di organi. Prospettive antropologiche

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2023

pagine: 320

A partire dagli anni Settanta del Novecento, il tema della donazione del corpo si è imposto come ambito di riflessione delle scienze umane. Si sono così moltiplicati studi antropologici, filosofici, sociologici e giuridici, dove l'argomento più indagato è stato quello della donazione degli organi, nel tentativo di rispondere alle molteplici domande che da esso derivano. Come si ridefinisce, oggi, la frontiera tra vita e morte? Che tipo di oggetti sono «gli organi»? Che relazioni esistono tra donatori e riceventi? Che ruolo assume lo Stato nella forma di scambio rappresentata dalla donazione degli organi? Nel perimetro delle relazioni umane, quale elemento - collettivo o individuale - deve assumere una preminenza etica e ontologica? Come interpretare le ragioni del consenso o dell'opposizione a questa forma di dono del sé? I saggi raccolti in questo volume ricompongono una pluralità di sguardi, offrendo al lettore un percorso intellettuale volto a evidenziare tanto le problematiche quanto gli interrogativi scientifici, politici ed esistenziali connessi a questo nuovo oggetto sociale.
26,00

Sulla svolta ontologica. Prospettive e rappresentazioni tra antropologia e filosofia

Sulla svolta ontologica. Prospettive e rappresentazioni tra antropologia e filosofia

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2021

pagine: 374

Con la recente pubblicazione dell’opera Prospettivismo cosmologico in Amazzonia e altrove (2019) di Eduardo Viveiros de Castro e del volume Metamorfosi (2019) a cura di Roberto Brigati e Valentina Gamberi, un dibattito internazionale comunemente noto come “svolta ontologica” ha destato e ravvivato l’interesse della comunità accademica italiana. I problemi sollevati dall’impianto dell’antropologo brasiliano – che non è l’unico a costituire il nerbo di questa “nuova” tradizione di studi – sono transitati costantemente tra l’ambito più ristretto delle scienze sociali e quello più vasto degli studi filosofici. Questo libro, esito di un convegno tenutosi all’Università di Pisa nel dicembre 2019, si propone di affrontare alcuni dei temi più rappresentativi di tale momento intellettuale, mettendo in dialogo studiosi di filosofia e di antropologia. Si discute, innanzitutto, il tema della decostruzione del soggetto per come è stato formalizzato dalla tradizione filosofica cartesiana; successivamente, i modelli di conoscenza proposti dalla tradizione speculativa occidentale; infine, la “moltiplicazione dei mondi” nelle mitologie amerindie e le conseguenze concettuali che ciò comporta rispetto al concetto di rappresentazione nelle scienze umane. L’obiettivo è quello di discutere, anche criticamente, alcuni degli assunti più interessanti implicati in questo nuovo movimento teorico, primo fra tutti il tentativo di superare l’epistemologia a favore di un recupero dell’ontologia.
24,00

L'impero del trauma. Nascita della condizione di vittima

L'impero del trauma. Nascita della condizione di vittima

Didier Fassin, Richard Rechtman

Libro

editore: Meltemi

anno edizione: 2020

pagine: 470

Dagli attentati ai terremoti, dagli incidenti aerei ai sequestri, dai massacri ai suicidi, ogni avvenimento violento invoca la presenza di psichiatri e psicologi che intervengano in nome della traccia psichica del dramma: il trauma. A lungo questa nozione è servita a squalificare soldati e operai della cui sofferenza si metteva in dubbio l'autenticità. Oggi, grazie al trauma, le vittime trovano un riconoscimento sociale. E proprio sulla condizione delle vittime si concentrano le analisi di Fassin e Rechtman, tra i principali antropologi contemporanei. L'impero del trauma delinea l'appassionante percorso che dai lavori di Charcot, Janet e Freud giunge all'invenzione del disturbo post-traumatico da stress negli Stati Uniti, fino all'attuale era di riabilitazione, che produce l'apparizione di una nuova soggettività politica: quella della vittima.
24,00

Resti tra noi. Etnografia di un manicomio criminale

Resti tra noi. Etnografia di un manicomio criminale

Luigigiovanni Quarta

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2019

pagine: 315

L’ospedale psichiatrico giudiziario, manicomio e prigione, è l’ultimo residuo istituzionale di una tradizione di contenimento e cura della devianza. Molti l’hanno considerato l’esempio par excellence delle istituzioni totali, luogo in cui scompare una marginalità pericolosa e indesiderata. L’etnografia svolta all’interno di uno di essi vuole però restituirne i confini frastagliati, concentrandosi sui soggetti che a lungo l’hanno abitato e che in esso hanno visto nascere speranze, affetti, relazioni. Per nulla totale, l’OPG è un mondo sociale molteplice e cangiante – un campo di battaglia che fa delle pratiche di continua negoziazione e della plasticità dei ruoli e degli spazi la propria ragion d’essere. L’istituzione totale, insieme a certe riletture di Basaglia, Goffman, Foucault, Bourdieu, deve cedere il posto, allora, a una rappresentazione più sfumata, attenta alle zone grigie in cui i soggetti si muovono, descrizione che l’etnografia aiuta a costruire e restituire.
24,00

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