Libri di Luisa Manfroi
Agordino: oltre le montagne e l'oceano. L'emigrazione dai comuni della Valle del Biois e dell'alta Valle del Cordevole verso gli Stati Uniti d'America
Luisa Manfroi, Moreno De Zaiacomo
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 300
Un viaggio tra le vite di coloro che hanno lasciato le montagne dolomitiche, partendo dai comuni agordini della Valle del Biois e dell'alta Valle del Cordevole, in provincia di Belluno, per cercare fortuna negli Stati Uniti d'America. Attraverso la ricerca, i racconti personali, le vicende, le immagini evocative, gli elenchi dei viaggi e dei passeggeri agordini che hanno varcato l'Oceano Atlantico, viene dato un volto e una storia ad alcuni dei nomi sui registri di immigrazione di Ellis Island, nella baia di New York, svelando il complesso e dinamico movimento migratorio che ha segnato l'Agordino tra la fine dell'Ottocento e la vigilia della Seconda Guerra Mondiale.
Bella terra del mio Agordino. Cronaca, storia racconti dell'Otto-Novecento
Luisa Manfroi
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 260
La Marmolada, il Civetta, l'Agner, Alleghe con il suo lago, Falcade sono solo alcune delle peculiarità dell'Agordino, territorio delle Dolomiti Bellunesi conosciuto da alpinisti, escursionisti e turisti che lo frequentano. L'Agordino ha una sua storia che si inserisce in quella più generale del Veneto, della Serenissima Repubblica di Venezia e dell'Impero austro-ungarico. Vivo è ancora il ricordo della Grande Guerra, combattuta sui suoi fronti. E di avvenimenti è caratterizzato l'Agordino, da quelli più rilevanti a quelli più personali, ma non meno ragguardevoli. Piccole vicende di una comunità racchiuse in questa serie di racconti. Un affresco vivace e significativo che trae spunto da storie vissute, fatti di cronaca, situazioni e vicende concrete che coinvolgono il lettore consentendogli di percorrere le strade dell'Agordino dell'Otto - Novecento. Un itinerario in cui si ha modo di venire a contatto con tanti personaggi (dal violinista cieco alla bimba morta in montagna), con le attività del territorio (dai mulini, alle segherie, alle miniere, al lavoro nei boschi), con la sua realtà sociale (dai villaggi, alle famiglie, alle epidemie), con la situazione delle strade, quella della scuola e del turismo. Non mancano le cronache di guerra, la descrizione di tradizioni e di iniziative ricreative (come il teatro e la banda), i ricordi di fatti tragici come le alluvioni, le frane, gli incendi.