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Libri di M. Albertella

Scritti sul teatro

Scritti sul teatro

Irène Némirovsky

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2015

pagine: 44

Vengono qui raccolte le recensioni teatrali di Irene Némirovsky, apparse nel 1934 sul quotidiano francese "Aujourd'hui". Anche in questi brevi testi sembra riflettersi la straordinaria intensità narrativa della grande scrittrice di origine ucraina e la sua capacità di descrivere con finezza anche le più tenui sfumature dei sentimenti umani. Nei suoi scritti dedicati al teatro, la Némirovsky ha saputo conciliare magistralmente l'acutezza dello sguardo critico con l'efficacia e la purezza della sua prosa, in cui la critica ha immediatamente riconosciuto un forte e solido legame con la grande tradizione del romanzo ottocentesco, che costituisce la cifra stilistica più notevole, e più incantevole, della scrittrice. Postfazione di Stefania Trifilo.
6,00

L'avvenire di una rivolta

L'avvenire di una rivolta

Julia Kristeva

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2013

pagine: 82

Gli uomini in rivolta della nuova specie sono gli individui arrabbiati che non hanno perso il senso decisivo e specifico della rivolta. Tutti e tutte sono impegnati in un'esistenza difficile, spesso dolorosa, e portano avanti lotte rischiose. Condividono tuttavia qualche cosa di nuovo, che probabilmente c'è sempre stato, che diventa ormai confessabile, addirittura rivendicato. Scoprono per esperienza che non ci sono risposte alle impasse sociali, storiche, politiche, senza un'esperienza interiore radicale, esigente, singolare, capace di appropriarsi della complessità del prima per decidere dell'adesso e del poi.
12,00

La Repubblica di Platone

La Repubblica di Platone

Alain Badiou

Libro: Copertina morbida

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2016

pagine: 432

Né traduzione o parodia, né commento rilettura filologica, "La Repubblica di Platone" "di" Badiou si accinge a diventare l'opera filosofica più singolare del XXI secolo. Un genere letterario a sé stante e tanto più stupefacente quanto non è del tutto chiaro chi ne sia l'autore: il greco Platone o il francese Alain Badiou? Personaggi sono Socrate e i suoi allievi, ma tra questi spunta una donna. Lo stile è quello del dialogo, ma il lettore è afferrato da una prosa che attinge a piene mani da un'incalzante oralità. I problemi sono quelli della giustizia e della costituzione politica, ed ecco allora che si parla di corruzione dilagante e sovranità del denaro. Resta la tensione socratica con Omero ed Eraclito, ma la poesia viene riscattata da Mallarmé e il molteplice da Deleuze. I concetti, le domande, i nodi problematici è l'eternità dell'opera di Platone a porli. Ma sono la vivacità e l'audacia del pensiero di Alain Badiou a declinarli nella nostra condizione contemporanea, a farli vibrare in un testo che ricolloca l'opinione nel contesto delle società mediatiche, il mito della caverna nell'odierna schiavitù dell'effimero, Dio nell'alterità, la filosofia in un gesto di combattimento. Nella società giusta qui ridisegnata, dove a governare sono di nuovo i filosofi, e dove tutti, nessuno escluso, saranno filosofi, a dischiudersi non è solo la possibilità di una "vera politica" ma una via di accesso all'assoluto. Introduzione e postfazione di Livio Boni.
15,90

Platone a Heliopolis d'Egitto

Platone a Heliopolis d'Egitto

Roger Godel

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2015

pagine: 74

Fin dall'antichità si narra di un viaggio che Platone avrebbe compiuto in Egitto, soggiornando per diversi anni presso i sacerdoti di Heliopolis che avrebbero iniziato il padre della filosofia agli antichi saperi egizi. Secondo Plutarco, la stessa filosofia di Platone non sarebbe altro che il rifacimento greco della teologia egizia. Le testimonianze sono molteplici, benché il viaggio e il soggiorno di Platone rimangano sospesi tra storia e leggenda. Per la prima volta Roger Godel, avvalendosi di tutte le testimonianze dell'antichità, ricostruisce la storia segreta di Platone a Heliopolis d'Egitto.
12,00

La Repubblica di Platone

La Repubblica di Platone

Alain Badiou

Libro: Copertina morbida

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2013

pagine: 432

Né traduzione o parodia, né commento o rilettura filologica, La Repubblica di Platone "di" Badiou si accinge a diventare l'opera filosofica più singolare del XXI secolo. Un genere letterario a sé stante e tanto più stupefacente quanto non è del tutto chiaro chi ne sia l'autore: il fondatore della filosofia, il greco Platone, o quello che, secondo molti, è il più importante pensatore vivente, il francese Alain Badiou? I personaggi sono Socrate e i suoi allievi, ma tra questi spunta una donna. Lo stile è quello del dialogo, ma il lettore è afferrato da una prosa che attinge a piene mani da un'incalzante oralità. I problemi sono quelli della giustizia e della costituzione politica, ed ecco allora che si parla di corruzione dilagante e sovranità del denaro. Resta la tensione socratica con Omero ed Eraclito, ma la poesia viene riscattata da Mallarmé e il molteplice da Deleuze. I concetti, le domande, i nodi problematici è l'eternità dell'opera di Platone a porli. Ma sono la vivacità e l'audacia del pensiero di Alain Badiou a declinarli nella nostra condizione contemporanea, a farli vibrare in un testo che ricolloca l'opinione nel contesto delle società mediatiche, il mito della caverna nell'odierna schiavitù dell'effimero, Dio nell'alterità, la filosofia in un gesto di combattimento. Nella società giusta qui ridisegnata, dove a governare sono di nuovo i filosofi, e dove tutti nessuno escluso saranno filosofi, a dischiudersi non è solo la possibilità di una «vera politica» ma una via di accesso all'assoluto. Introduzione e postfazione di Livio Boni.
28,00

La fedeltà o il vero amore

La fedeltà o il vero amore

Michela Marzano

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2011

pagine: 108

Essere fedeli significa condividere il proprio spazio - lo spazio del corpo, della parola, dei silenzi - e scommettere che l'altro accetterà di condividere il suo senza privare la persona amata del proprio, senza distruggerlo e senza abbandonarlo brutalmente, lasciandolo vuoto. Significa accettare la sfida di lasciar toccare a qualcuno quello che è sepolto da qualche parte nelle profonde pieghe dell'essere, nello spazio intermedio del dentro e del fuori, dell'io e del non-io, del corpo e del linguaggio, e dare all'altro, infine, un legame da afferrare: il ritmo del suo respiro, il brivido di uno sguardo...
13,00

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