Libri di Marcella Donagemma
Ti scrivo perché non so amare
Marcella Donagemma
Libro: Libro in brossura
editore: Echos Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 106
Ed è là. La lettera bianca. Sul mio zerbino. Calmati cuore, calmati. Qual è la differenza tra ansia e paura? Questa è l’essenza dello stalking che, lentamente, avvelena la vita della vittima. La protagonista, volutamente senza nome, è una giovane giornalista, da tre anni impiegata in una Agenzia di Stampa, che cerca sfogo sui social, con un profilo falso. Proprio il web, la rende facile bersaglio di uno stalker. Mail da Anonymousmail, lettere anonime e farneticanti, lasciate sullo zerbino di casa e, sul telefonino, da numeri sconosciuti, foto di lei mentre è per strada. Ogni uomo diventa un’ombra minacciosa, imperscrutabile. Pino, il suo ragazzo, sembra più interessato al suo amico Sebastiano e i colleghi di lavoro sono estranei o invadenti. L’incontro con Filippo, collega giornalista affermato, la rincuora, le fornisce il sostegno di cui ha bisogno in questo momento della sua vita. Sporge denuncia, più volte, ma le minacce continuano, colpendo anche i suoi amici, le creano intorno il vuoto, mentre avvenimenti senza spiegazione le congelano la vita nella paura, culminando in una violenza sessuale. L’epilogo di questa storia sconcerta. Fin dove arriva il veleno dello stalking?
Tra la polvere e le nuvole
Marcella Donagemma
Libro: Libro in brossura
editore: Echos Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 110
Questo romanzo, liberamente tratto da una storia vera, racconta l’esperienza di Giovanna, dopo il fallimento del suo studio di architettura. La ricchezza e la diseguaglianza ma, soprattutto, le prove della vita, il mondo del lavoro. La sua è la storia di chi “ha appena bussato alle porte dell’inferno” e, insieme ai demoni dell’insuccesso e della solitudine, finirà a vivere per strada. Uno sguardo diverso sul mondo degli homeless, che ci circonda mentre stiamo tornando a casa o andando a fare shopping. Non tutti si arrendono. “C’è un patto tra me e la strada, fragile e intimo, che ho plasmato a modo mio. Mi ha trasmesso la sua forza e la sua violenza, quel suo proseguire anche se tu sei distrutta. Quel passo in più, che faccio ogni giorno è per sfuggire al dolore, anche se mi avvicina sempre più a quella soglia che non voglio superare. Sorpassare quel limite potrebbe significare non poter più essere la stessa. Se perderò il ricordo di me stessa il mio mondo cesserà di esistere, come il mio futuro. Non devo smettere di chiedermi chi sono. Quanto può sopportare l’anima?”