Libri di Marco Distort

Tra le montagne innevate della Valle d’Aosta, una serie di improvvisi delitti minaccia la serenità dei cittadini. Dopo i ritrovamenti dei primi cadaveri, la convinzione che si tratti di un serial killer si fa sempre più evidente. L’omicida prende di mira soltanto una specifica categoria di persone: gli adùlteri. Li pedina, li fotografa durante i loro incontri clandestini, poi li rapisce e li uccide in modo atroce, secondo un antico supplizio etrusco, recapitando ai mariti traditi un macabro souvenir e degli enigmatici messaggi. A indagare è chiamata la squadra del commissario Jérôme, che comprende anche un ex sacerdote e una psichiatra, che contribuirà a tracciare il profilo del killer, la cui fantasia si nutre del pensiero di un moralista francese del Dodicesimo secolo, ma anche dei brutali metodi della successiva Inquisizione. In un crescendo di malvagità da una parte e di serrate indagini dall’altra, Jérôme e i suoi dovranno lottare contro il tempo per liberare l’ultima coppia rapita. Il moralizzatore è un sapiente intreccio di false piste, colpi di scena inattesi e atrocità rituali, nel solco dei più grandi maestri del giallo.

Questo libro descrive varie tipologie di conflitti e propone soluzioni per la loro gestione. L'autore analizza l'interiorità umana e presenta i modi distruttivi per affrontare un contrasto, delineando i meccanismi psicologici che mettiamo in atto quando vogliamo difendere le nostre posizioni. Per gestire in modo costruttivo i conflitti, invece, dobbiamo cambiare i nostri atteggiamenti e le nostre modalità di interazione. La "sfida" del conflitto, infatti, è quella di mettersi in discussione e di trovare nuovi modi per essere "operatori di pace".

La dottrina del rapimento della Chiesa è relativamente moderna, ma in pochi decenni è diventata un caposaldo dell'escatologia di una larga parte dell'evangelismo mondiale. Tuttavia, non tutti i cristiani hanno la stessa concezione al riguardo: chi pensa che esso precederà la Tribolazione degli ultimi giorni e chi, invece, ritiene che esso sarà successivo. In questo volume, Marco Distort affronta l'argomento da un punto di vista sia storico che scritturale, analizzandone in profondità i vari aspetti. Partendo da una sua precedente posizione pre-tribolazionista, l'autore espone le riflessioni che l'hanno portato - attraverso una più ampia contestualizzazione dei brani biblici esaminati - a rivedere completamente le sue convinzioni. Il lettore viene condotto lungo un percorso di ricerca che vuole bandire sia eventuali preconcetti interpretativi, sia la presunzione di possedere il monopolio della verità.

Se uno dei dodici apostoli entrasse in una chiesa cristiana di oggi, sia essa cattolica, riformata o evangelica, quali sarebbero le sue reazioni? Non rimarrebbe forse allibito nel vedere come i cristiani si sono allontanati dall'anima della chiesa primitiva? In questo libro, Marco Distort presenta l'inizio di un percorso di ricerca e di riflessione, soprattutto da un punto di vista storico, per comprendere come molti nostri presupposti interpretativi delle Sacre Scritture provengano più dalla filosofia greca, introdotta nella teologia cristiana dalla Patristica, che non dal pensiero ebraico che invece permea di sé tutta la Bibbia. E' convinzione dell'autore che sia assolutamente necessario tornare a leggere la Bibbia - che è un libro ebraico - con i criteri ermeneutici ebraici e non greci. Ciò aiuterebbe la chiesa anche a ridefinire in chiave profetica il suo rapporto con Israele.