Libri di Marco Marrocco
Vincent sul divano. Si può sopravvivere all'arte?
Marco Marrocco
Libro: Copertina morbida
editore: Fefè
anno edizione: 2017
pagine: 112
Questo libro - a metà tra fiction e saggio - smonta il teorema romantico/psichiatrico del genio frutto della follia (presunta). Per scoprire - con toni appassionati e viscerali - l'uomo, l'artista, che potremmo incontrare seduto sul divano di casa, con tutto il carico di sofferenza umana, unita indissolubilmente alla potenza della sua pittura. Prefazione dello psichiatra - Domenico Mazzullo - postfazione della grande scrittrice - Barbara Alberti - che hanno entrambi grande dimestichezza con i moti dell'anima.
Come l'antenna per i passeri
Marco Marrocco
Libro: Libro rilegato
editore: Rai Libri
anno edizione: 2013
pagine: 148
Nelson, stralunato eroe in fuga dall'ospedale psichiatrico insieme al suo inseparabile compagno J, si aggira in una periferia romana grottesca e desolata. Superate le rocambolesche avventure di una notte felliniana, in bilico tra sogno e realtà, corre in soccorso del suo amore, Chiara, una prostituta ricattata da borgatari senza scrupoli, in una Roma slabbrata e feroce. I due folli visionari, spinti ai margini della vita, riusciranno questa volta, per strade diverse, a raggiungere il loro imprevedibile approdo. Nelson, malconcio Ulisse, conquisterà la sua Itaca tra le braccia di Chiara, riscattando così dalla solitudine non solo se stesso, ma tutti coloro che sanno guardare la realtà senza reprimere la propria inevitabile dose di follia.
Olio su tela
Marco Marrocco
Libro: Libro in brossura
editore: A & B
anno edizione: 2009
pagine: 120
Un famoso autore televisivo, e affermato scrittore, è vittima del ricatto di una società segreta, che lo costringe a scrivere parti di un libro controverso, con lo sguardo tutto rivolto al mercato. Invece di sottomettersi, lo scrittore si arroga la più ampia libertà creativa, dando vita a un'opera che esplora le infinite possibilità del linguaggio, dalla scrittura cinematografica a quella teatrale, dal romanzo alla preghiera. Una metafora del difficile rapporto tra scrittura ed editoria, tra le esigenze del commercio e quelle della libera espressione.