Libri di Marilina Rachel Veca
Sono morto come un vietcong. Leucemie di guerra
Giulia Spada
Libro: Libro in brossura
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2020
pagine: 128
"Sono morto come un vietcong" è un viaggio nella Sardegna contemporanea militarizzata e colonizzata da eserciti di tutto il mondo, che scelgono i suoi Poligoni per testare le armi utilizzate nei vari teatri di guerra della Terra. La voce narrante è il padre dell’autrice, un professore di scuola media in un piccolo centro nel sud dell’Isola, che racconta capitolo dopo capitolo ciò che accade intorno a lui: persone che muoiono di leucemie e tumori, animali che nascono deformi, l’attività della base militare vicina al paese. L’autrice sceglie la forma del racconto per sollecitare una parola sociale intorno agli orrori della guerra in casa nostra, e nello specifico per offrire un ribaltamento di sguardo e riflettere sul fatto che in questi luoghi non si muore solo di leucemie o tumori, ma di guerra, e che dunque chi rimane sono orfani, orfane, vedovi e vedove di guerra. Prefazione di Marilina Rachel Veca.
Anatomia di un delitto. Rapimento, sequestro e uccisione di Maria Teresa Novara. Per ricordare
Marilina Rachel Veca, Stefano Cattaneo
Libro
editore: Kimerik
anno edizione: 2017
pagine: 88
La storia comincia così: il 16 dicembre 1968, un pregiudicato locale entra per rubare nella stanza in una casa in via Roma 47 a Villafranca d'Asti; vi trova inaspettatamente una ragazzina tredicenne, la rapisce ritenendo la famiglia molto più facoltosa di quanto fosse. Si trattava di Maria Teresa Novara.
La via che danza
Yumma Mudra
Libro
editore: Sensibili alle Foglie
anno edizione: 2016
pagine: 296
Il 4 settembre 1981, dopo una settimana di suspense, Myriam mantiene le promesse pubblicitarie dell’agenzia Avenir, nella quale è indossatrice, e “toglie il sotto”. Ma la giovane diciannovenne, sprofondata in un infernale vortice mediatico, sceglie di scomparire… in una comunità buddista per meditare tutto l’anno. Ribelle e totalmente libera, Myriam traccia il percorso della sua vita, alla ricerca di una convivenza con il mondo e con le sue musiche affascinanti. Eterna nomade, la-ragazza-dalle-mille-vite porta le sue valigie negli Stati Uniti, in India, in Portogallo, condivide la vita degli artisti di strada nelle vie di Parigi, si impegna per le vie dei gitani, guarisce dalla tubercolosi, incontra il Dalai Lama, studia ancora e ancora il buddismo. Tutto questo, senza smettere di danzare. Diventata Yumma Mudra, mostra ad ognuno di noi che un bel giorno si può scegliere di abbandonare le apparenze per vivere nella consapevolezza di se stessi. Un racconto inebriante che ci fa sentire la meravigliosa musica della libertà.