Libri di Marina Romiti

Fra il pianeta Terra e l’Empireo, il mondo delle idee, sorge il fantastico Regno di Colori. I suoi abitanti, che sono entità composte di aria pura addensata in forma geometrica, operano a tutela della biodiversità terrestre, conservando nei loro feudi animali e vegetali prima che si estinguano sulla terra. Il contatto dei colorini con gli umani avviene attraverso sogni che ricordano a grandi e piccini l’urgenza di fare la propria parte per salvaguardare boschi e foreste in modo da poter abitare in un ambiente salubre e vario, messo a rischio dall’aumento della produzione di elementi non biodegradabili, dall’incremento della popolazione, della deforestazione, delle guerre per accaparrarsi potere e ricchezze, e soprattutto dell’indifferenza verso la qualità di elementi vitali come aria acqua cibo, onestà e rispetto dei diritti degli altri. Troppe specie di animali, sono in affanno e rischiano di estinguersi senza risorse alimentari e spazio sufficiente per la loro organizzazione in comunità. Troppe comunità umane devono lasciare la terra dei loro padri. E in questa situazione, i colorini sono in costante allarme, determinati a essere all’altezza delle nuove sfide.

Bello non solo come oggetto, ricco com'è di immagini raffinate, ma bello perché sembra un gioco di scatole cinesi, il libro non è tanto e solo una "storia del teatro", fatta di ricordi e aneddoti, quanto piuttosto una storia dell'arte italiana di uno dei più raffinati e colti intellettuali del secolo passato. A scorrere le pagine, infatti, si scoprono, uno dopo l'altro, mondi, storie, culture, situazioni diverse attraverso il dialogo fra l'autrice e Paolo Poli, uno dei grandi maestri del teatro italiano e protagonista delle nostre scene dalla fine degli anni Cinquanta. Con la Prefazione di Natalia Aspesi.