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Libri di Massimiliano Corrado

Ottimo commento alla «Commedia»-Chiose sopra la «Comedia»

Ottimo commento alla «Commedia»-Chiose sopra la «Comedia»

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Salerno

anno edizione: 2018

pagine: 3288

Questa edizione, appositamente allestita per l'«Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi», offre per la prima volta all'attenzione degli studiosi e dei lettori il testo critico del più importante commento integrale alla Commedia di area fiorentina, realizzato intorno al 1334 (a soli tredici anni dalla morte del poeta) da un anonimo esegeta, che dichiara addirittura la propria personale conoscenza e consultazione dell'Alighieri («Io scrittore udii dire a Dante»). L'opera si configura come una summa di tutte le precedenti esperienze interpretative, messe a frutto mediante una tecnica compilatoria mirata a proporre una varia lectio ermeneutica, che si vuole discutere e disciplinare. Nell'ambito dell'esegesi dantesca delle origini, l'opera ricopre un ruolo di assoluto rilievo anche per la purezza del suo volgare, apprezzata e valorizzata fin dal XVI secolo dagli Accademici della Crusca, che vi trassero oltre 1.400 lemmi per la prima edizione del loro Vocabolario (1612), attribuendogli altresì, in ragione dei suoi pregi linguistici, la lusinghiera qualifica di Ottimo, divenuta poi canonica.
290,00

Dante e la questione della lingua di Adamo. De vulgari eloquentia, I 4-7 Paradiso, XXVI 124-38

Dante e la questione della lingua di Adamo. De vulgari eloquentia, I 4-7 Paradiso, XXVI 124-38

Massimiliano Corrado

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno

anno edizione: 2010

pagine: 92

Uno dei caratteri distintivi di tutta l'opera dantesca è la ricchezza delle esperienze personali, autobiografiche e letterarie, di cui è costellata. Dante non smette mai di approfondire le questioni fondamentali della scrittura, gli episodi e le affermazioni della propria esistenza passata e di sperimentare soluzioni nuove. Massimiliano Corrado ripercorre in questo volume le tappe principali della riflessione critica di Dante sul tema della lingua di Adamo. Nel De vulgari eloquentia prima, nel canto XXVI del Paradiso poi - nell'arco di tempo che va dal 1304 al 1320 circa -, Dante ripensa e ripropone la questione della lingua originaria. La lingua di Adamo, creata da Cristo spiegava nel De vulgari eloquentia -, era perfetta e inalterabile, a differenza di tutte le altre lingue post-babeliche (destinate a mutare nello spazio e nel tempo). Vent'anni dopo, Dante incontra Adamo nel canto XXVI del Paradiso e ribalta la tesi dell'origine divina e dell'incorruttibilità della lingua primigenia: estende ad essa il principio della costituzionale mutevolezza dei linguaggi, dando così una legittimazione storica e linguistica dell'utilizzo del volgare anche nella Commedia.
12,00

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