Libri di Massimo Autieri

Un intreccio magico e poetico, in cui l'amore per una giovane donna è vissuto dal protagonista con una surreale proiezione e interiorizzazione della propria vita. Storie diverse si ricollegano attraverso una poetica visione della vita, che fa degli incontri occasioni di consapevolezza. Mattia e Jiing sfidano il tempo e lo spazio, e si proiettano verso un infinito che li unirà per sempre.

Questo racconto giovane rappresenta l'odissea amorosa di un artista alle prese con la sua vita e le sue contraddzioni. Una miscela di realtà e fantasia.

Romanzo costituito da 4 storie differenti, connessi con l'ultima parte, di prossima pubblicazione, che ne traccerà il senso compiuto.

Una surreale rappresentazione delle vicende di un giovane scrittore, attore e della propria vita. Un testo che ben si presta ad una rappresentazione teatrale. Il romanzo è ambientato a Milano.

Una Odissea moderna, Andrea è un navigante nei mari dell'amore. Tra sensualità, a volte anche audaci, sentimenti e crisi esistenziali, Andrea troverà alla fine il bandolo della matassa.

Una raccolta di 39 poesie. Il titolo indica nello specifico la riflessione, lo specchio siamo noi, che riflettiamo su quello che sentiamo, riflettendolo poi all'esterno; contrariamente allo specchio però, la nostra riflessione altera il segnale originario, e gli altri da questa riflessione, "riflettono" sulle nostre riflessioni.

Uno scavo interiore per arrivare alle radici della nostra coscienza. Il tutto attraverso uno sviluppo linguistico temporale, parte integrante del personale percorso poetico di Massimo Autieri. L’immagine del corvo, presente in tutta la raccolta, rappresenta l’anima stessa che vaga nel cielo osservando la terra e lo scorrere della vita delle persone. La raccolta procede verso una sempre più consistente rarefazione del periodare, in un’alternanza di immagini e di ritmi sempre meno legata a una costruzione sintattica. L’autore dà più rilevanza alle assonanze e alle immagini che alla consequenzialità logica delle proposizioni, com’è tipico del suo laboratorio poetico.

Autieri sceglie di rappresentare il dipanarsi della vita attraverso l’espropriazione della sintassi, lo scavo della parola, la ricerca timbrica e visiva, laddove si dà più rilevanza alle suggestioni delle immagini evocate che alla logica formale del periodare. Rendendo universale il particolare e diagonale l’universale. Prefazione di Nello Evangelisti