Libri di Mauro Bontempi
Deprexit. La luce nascosta dal buio
Mauro Bontempi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 92
Il volume affronta il "male oscuro" rivolgendosi su un piano paritetico a un immaginario interlocutore, al quale l'autore desidera fornire una personalissima chiave di lettura e una strada d'uscita, attingendo con leggerezza dalla letteratura, dalla filosofia e dalla spiritualità. Attraverso suggerimenti e provocazioni, l'autore cerca di condurre per mano il lettore verso la ricerca della propria interiorità con lo sguardo della fede.
La politica moderna fra società, storia ed istituzioni
Libro: Libro in brossura
editore: Drengo
anno edizione: 2017
pagine: 316
Vasta è la letteratura esistente sulla crisi degli ordinamenti politici contemporanei. Interpretazioni, previsioni e proposte sono - et pour cause - le più disparate. L'efficace alchimia e il punto di forza di questo studio risiede probabilmente nella "perfetta inconciliabile convivenza" di contributi, che spaziano dalla filosofia della politica e del diritto alla storia delle istituzioni politiche, proposti al lettore come rappresentazione del rapporto dialettico attorno ad alcune coppie (forse apparentemente) dicotomiche: libertà ed autorità, Sein e Sollen, unità e pluralità. Sorvolando idealmente su questa "città terrena", sede elettiva del continuo incontro/scontro tra interessi soggettivi e pulsioni ideali, gli autori di questo volume arricchiscono con ricostruzioni scientifiche la configurazione statuale di ieri e di oggi.
Cattolicesimo e liberalismo nei primi scritti di Angelo Costa (1942-1945)
Mauro Bontempi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 320
Liberalismo e Cristianesimo, economia di mercato e Magistero Sociale della Chiesa: un confronto incrociato, che si dipana sino ai nostri giorni. Nella schiera dei protagonisti di questo percorso, l'autore colloca Angelo Costa, attraverso una minuziosa ricostruzione dei suoi primi interventi pubblici: dalla lettera a Luigi Einaudi, dell'estate 1942, al discorso d'insediamento alla presidenza della Confindustria, nel 1945. Affermato imprenditore e più volte leader dell'associazione degli industriali (1945-1955/1966-1970), Angelo Costa viene qui presentato nel suo percorso formativo di uomo di speculazione e di praxis. L'imprenditore genovese "presenta", in queste pagine, la propria Weltanshauung: un "metodo" di libertà, ove si sposano la tradizione cattolica e liberale ottocentesca e le influenze di "maestri" ed estimatori (Zappa, Cabiati, Einaudi, Bresciani-Turroni), secondo le intonazioni tipiche del nascente ordoliberalismo. Muovendosi con disinvoltura tra teoria economica ed etica, tra politica e religione, Costa può essere considerato un autentico, originale erede della tradizione cattolico-liberale ottocentesca nell'Italia del secondo dopoguerra.