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Libri di Mauro Marinari

Eravamo seggiolai. Dai ricordi di un gruppo di amici

Eravamo seggiolai. Dai ricordi di un gruppo di amici

Mauro Marinari

Libro: Libro in brossura

editore: La Grafica Pisana

anno edizione: 2019

pagine: 344

Questo che state per leggere è un libro corale. Nella ricca bibliografia su Castelfranco di Sotto (Pisa), mancava un volume che raccontasse il paese attraverso le persone che qui sono nate e hanno vissuto per tutta la vita, quelle che da Castelfranco sono andate altrove o viceversa, quelle che qui hanno lavorato e fatto sport, si sono arricchite o impoverite, che qui hanno messo su famiglia, che qui hanno imparato un’arte e infine quelle che, semplicemente, hanno animato il paese con la propria presenza. Tutto è iniziato perché, parlando con amici e conoscenti della Castelfranco che fu e dei suoi abitanti, questi venivano rammentati con i loro soprannomi. Quei soprannomi che, indossati in vita con orgoglio o autoironia o rassegnazione, nei ricordi collettivi sono diventati il vocabolo di riconoscimento di un carattere, di un modo di dire, di un personaggio e, spesso, dei suoi discendenti. In calce al libro troverete un indice di 726 soprannomi Castelfranchesi stilato raggruppando tre diversi elenchi. Leggerete anche di persone che il soprannome non l’avevano ma che sono state fondamentali nel dare al paese la sua personalità.
15,00

Mani in alto! Manuale di animazione teatrale con i burattini
10,33

Eravamo seggiolai. Dai ricordi di un gruppo di amici. Volume Vol. 2

Mauro Marinari

Libro: Libro rilegato

editore: La Grafica Pisana

anno edizione: 2023

pagine: 368

Era settembre del 2019, sono passati quattro anni dall’uscita del primo “Eravamo Seggiolai” ed ecco che viene alla luce il secondo volume. Una nuova galleria di figure che hanno calpestato le lastre del paese, animato i bar, i negozi, le botteghe; che si sono distinti per essere stati sportivi, professionisti, agricoltori, commercianti, bravi politici e amministratori. Inoltre una sezione aggiuntiva intitolata “Mi ri’ordo” con scorci, spaccati della Castelfranco che fu, non direttamente legata a un personaggio e in appendice la lista dei soprannomi già presente nel primo volume. Anche se questo libro in alcuni parti presenta ambientazioni più moderne, abbiamo continuato a usare l’appellativo di seggiolai perché quelle donne e quegli uomini che, davanti ai portoni delle case, impagliavano sedie e rivestivano fiaschi con il salicchio, sono le nostre radici. Continuano le storie di una Castelfranco autentica, tenera e divertente che vale la pena di essere ancora raccontata.
15,00

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