Libri di Michela Maguolo
Riflessioni epistemologiche sull'architettura
Roberto Masiero, Vittorio Ugo
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2024
pagine: 72
Nel panorama sfaccettato, frammentato, complesso che l'architettura sta attraversando, dove prevale il senso di precarietà, l'assenza di direzioni precise, l'incapacità di visione e di proporre modelli, si può provare a fare chiarezza, riflettendo sulle parole dell'architettura e sul loro significato. Con questo fine si ripubblica, a distanza di più di tre decenni, il saggio di Roberto Masiero e Vittorio Ugo: mettere a disposizione dell'odierno dibattito intorno all'architettura uno strumento che aiuti a costruire un nuovo pensiero teorico, a definire un lessico comune in cui identificarsi e con il quale attrezzarsi criticamente per attraversare la crisi, superare lo smarrimento.
La rivista di Engramma. Volume Vol. 185
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Engramma
anno edizione: 2021
pagine: 331
The present issue of “La Rivista di Engramma” originates from a group of seminars focused on the bunker, in its manifold meanings. The title “bḁ′ṅkë / bùṅkër” –phonetic transcription of the two main pronunciations of the term– summarizes this multiplicity: in the first, the meanings of container and refuge coexist, in the second, the images and history of the war artefact are concentrated. The polarity of the adjectives through which it is possible to describe it - offensive / defensive, evident/hidden, inverted / everted, hypogeum / epigeal, punctual/continuous, decontextualized / part of the context, uprooted / rhizomatic, intimidating / protective, threatening / safe, functional / symbolic, form / absence of form, materiality / virtuality - together with the impossibility of identifying precise characteristics - perhaps the building material alone is what unites the bunkers - leads to consider it as a fleeting, fluid concept.
Il 68 che verrà
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Engramma
anno edizione: 2018
pagine: 234
L'apertura, la breccia che ogni rivoluzione apre, rompe il continuum, e la banalità del normale reagisce opponendo all'irruzione della luce nuova la sua stessa opacità — negando i tagli delle ferite, sigillando i varchi. Per questo, accettando la provocazione di Deleuze e Guattari, potremmo dire che è vero, “il 68 non ha (ancora) avuto luogo”. Ma il 68 è un modo di dire una esperienza del Possibile — politico, filosofico, artistico, esistenziale — che non solo è accaduta, ma ha investito la realtà con la potenza rapida e catastrofica di una tempesta, provocando un cambio repentino nello stile di vita, nel modo di vestire, di fare e ascoltare musica, di parlare. Suggestionando le movenze del corpo, rendendo meno impacciati i movimenti e i ritmi esistenziali e quindi il modo di amare. E di fare politica, andando “fuori di casa” e condividendo sensazioni nelle esperienze condivise dei concerti e delle manifestazioni. Pertanto abbiamo assunto il 68 come un evento “il cui spirito non ha mai smesso di soffiare” (Jean-Luc Nancy), per riuscire a vedere con altri occhi e a misurare con altre parole il nostro presente.
Giovanni Astengo urbanista. Piani progetti opere
Bruno Dolcetta, Michela Maguolo, Alessandra Marin
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2015
pagine: 400
Giovanni Astengo (1915-1990) è uno dei padri riconosciuti dell'urbanistica italiana. Progettista di esemplari piani redatti in Italia nel dopoguerra, fondatore del primo Corso di laurea in Urbanistica italiano, ideatore e realizzatore di importanti iniziative per la tutela e lo sviluppo dei centri storici, redattore e direttore per oltre vent'anni della rivista "Urbanistica". Astengo ha dedicato grandi energie allo studio e alla proposta di fondamentali testi legislativi in materia urbanistica e ha svolto un'intensa azione politica e amministrativa, prima al Comune di Torino, poi come consigliere e assessore alla Regione Piemonte. Nei primi decenni della sua attività si è inoltre misurato con la progettazione architettonica, cimentandosi sperimentalmente in più contesti e su differenti temi e realizzando interessanti edifici legati all'edilizia sociale. Il presente volume ha il compito di consegnare - non solo alla memoria ma anche al vivo interesse degli studiosi e di quanti vogliano comprendere l'urbanistica della seconda metà del Novecento in Italia e in Europa - il profilo di Giovanni Astengo documentando, descrivendo, interpretando le diverse componenti del suo magistero, e offrendo, al tempo stesso, ampi materiali per discutere dei temi che la scena italiana presenta, ancora oggi, del tutto irrisolti.