Libri di Michela Minesso
Donne in Europa nel primo Novecento. Tra realtà e rappresentazione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Tra la fine dell'Ottocento e gli anni Venti del Novecento il tema della cittadinanza e della questione femminile si venne sempre più imponendo nel dibattito politico e pubblico internazionale. In Europa, con l'impegno dei movimenti per il suffragio e dei partiti socialisti, la lotta per la rappresentanza politica si estese rapidamente sino a comprendere la questione dei diritti civili e sociali. Il volume intende esplorare la realtà della condizione femminile nel quadro socio-istituzionale di Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna, confrontandola con la sua rappresentazione nel cinema e nella letteratura. Uno sguardo particolare è riservato alla condizione delle donne in Italia.
Un ateneo al femminile. Le docenti dell'università degli studi di Milano nei cento anni della sua storia
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2025
pagine: 324
Sulla base di uno studio condotto presso l'Archivio storico dell'Università degli Studi di Milano e l'Archivio Centrale dello Stato a Roma, nonché di altra documentazione coeva, tra cui gli Annuari dell'ateneo milanese, il volume propone, primo caso in Italia, un quadro della consistenza e della qualità della presenza femminile tra il personale docente di un Ateneo nazionale dalle sue origini ad oggi. L'evoluzione del personale docente, di cui si descrivono i profili biografici più significativi e si rappresenta l'andamento generale con l'ausilio di grafici e tabelle, viene ad intrecciarsi, da un lato, con le svolte più significative dello sviluppo istituzionale del sistema universitario italiano, e, dall'altro, con la trasformazione del ruolo sociale della donna nel corso del '900.
Tullia Romagnoli Carettoni. Una donna nel Parlamento italiano (1963-1979)
Michela Minesso
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 178
Tullia Romagnoli Carettoni fu una delle poche senatrici elette nelle prime legislature repubblicane. Dopo aver partecipato alla Resistenza in gioventù e iniziato a svolgere attività politica nel dopoguerra, entrò al Senato tra i rappresentanti del Psi nel 1963, diventandone vicepresidente nel 1972. Nel 1979 lasciò il Parlamento italiano per il Parlamento europeo. Al centro della sua azione nel Senato della Repubblica vi furono temi di alto profilo per la crescita democratica del Paese, quali la difesa dei diritti civili e della cittadinanza femminile, la riflessione sul mondo della scuola e dell'istruzione universitaria, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico italiano. Il volume si concentra su tali aspetti, coniugando l'analisi della documentazione parlamentare con lo studio di fonti provenienti da archivi pubblici e privati e si chiude con un'Appendice che costituisce parte integrante della ricerca e che propone un quadro complessivo dei disegni di legge presentati dalla senatrice.
Diritti e politiche sociali. Le proposte delle parlamentari nelle assemblee legislative dell'Italia repubblicana (1946-1963)
Michela Minesso
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 274
La costruzione dello Stato repubblicano in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale è segnata dalla presenza di un gruppo, limitato ma significativo, di donne attive nelle istituzioni parlamentari. Si tratta di figure per la maggior parte poco note, ma di grande spessore morale, che con il loro forte e appassionato impegno contribuirono a stabilire le basi sulle quali fondare la Repubblica. Donne cattoliche, laiche, socialiste e comuniste che rivelano una precisa sensibilità nello sviluppo della loro azione politica, un’attenzione privilegiata per l’affermazione e la difesa dei diritti civili e sociali, per la tutela della condizione femminile e dell’infanzia, per la lotta contro le diverse forme della diseguaglianza. L’opera delle donne in Parlamento nella prima fase repubblicana non è ancora stata sufficientemente messa in luce. Si tratta quindi di approfondirne le caratteristiche e i presupposti, le realizzazioni e le sconfitte, nella convinzione che la comprensione del loro percorso ai vertici dello Stato sia parte integrante di una ricostruzione a tutto tondo della storia repubblicana. Il presente lavoro, fondato sulla sistematica analisi dell’attività parlamentare, si colloca in quella direzione come un passo necessario per riconoscere alle “madri della Repubblica” il contributo dato alla costruzione e al consolidamento dello Stato democratico.
Madri figli welfare. Istituzioni e politiche dall'Italia liberale ai giorni nostri
Michela Minesso
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 273
Le origini e lo sviluppo delle politiche sociali in favore di donne e minori in Italia dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri: questo l'argomento del volume, che racconta una storia che coincide in larga parte con l'azione dell'Onmi, l'ente sorto negli anni del fascismo, sopravvissuto alla guerra e ricostituito nell'Italia repubblicana, del quale l'autrice segue lo sviluppo e le dinamiche nel corso di cinquant'anni di attività. Ma al centro della ricerca vi è anche l'iniziativa delle classi dirigenti italiane che si avvicendarono in più di un secolo di storia tra età liberale, fascismo, prima e seconda Repubblica e l'analisi delle ragioni che guidarono la loro azione di riforma o che, al contrario, la impedirono nei diversi momenti storici sino a quello attuale, segnato dall'introduzione della riforma-quadro sull'assistenza del 2000 e dai problemi che la sua applicazione ha lasciato aperti sino ad oggi.
Welfare, donne e giovani in Italia e in Europa nei secoli XIX-XX
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 312
La riforma del sistema di Welfare costituisce oggi uno dei principali temi al centro della riflessione culturale e del dibattito politico internazionale. Il Welfare rappresenta, infatti, uno degli snodi fondamentali della società contemporanea, strettamente connesso, com'è, all'evoluzione del concetto stesso di cittadinanza. Il volume affronta, dunque, un argomento di grande rilievo ed attualità, proponendo un'analisi condotta con gli strumenti propri della ricerca storiografica e rivolta a ricostruire l'azione pubblica e privata in Europa nel campo delle politiche sociali tra la fine dell'Ottocento e i giorni nostri. Donne e minori costituiscono le categorie di riferimento, attraverso le quali si esaminano le logiche che hanno sotteso l'azione delle classi dirigenti nell'edificazione di un moderno Stato sociale, in relazione tanto al ruolo delle varie culture politiche, quanto alla circolazione delle esperienze nazionali nel quadro comparativo europeo.
Giuseppe Belluzzo. Tecnico e politico nella storia d'Italia 1876-1952
Michela Minesso
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 400
La vita di Giuseppe Belluzzo (Verona 1876-Roma 1952) nel suo dipanarsi tra gli ultimi decenni dell'800 e la prima metà del '900 assume la prospettiva di una particolare storia d'Italia tra liberalismo e Repubblica. Progettista, "manager", docente universitario, persino industriale in proprio, asceso nella fase culminante della propria carriera ai vertici del potere politico, l'ingegnere del Politecnico si colloca al crocevia di un complesso intreccio di figure e di ambienti tra i più significativi a livello nazionale, segmenti decisivi di quelle élites delle quali egli rappresenta gli interessi, sulla base di una propria specifica visione produttivistica e nazionalistica, dello sviluppo del Paese. La sua biografia, ricostruita sulla base di una complessità di fonti archivistiche e a stampa, frutto di uno scavo che ha impegnato l'autore in molteplici direzioni, ci proietta al centro di alcuni nodi cruciali per la storia d'Italia e della sua classe dirigente: le simpatie per il liberalismo conservatore; l'attrazione quindi per il produttivismo dei nazionalisti e lo sbandamento politico ed economico del primo dopoguerra; l'approdo verso Mussolini e il rapporto complesso con il fascismo e le sue diverse anime nel corso del ventennio; infine, la catastrofe della II guerra mondiale, la difesa negli anni dell'epurazione sino alla ricerca di un nuovo ruolo nel contesto politico della Repubblica.
Welfare e minori. L'Italia nel contesto europeo del Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 416
Le politiche di Welfare per i minori, l'iniziativa della classe dirigente al riguardo, le normative, gli assetti istituzionali, la capacità di spesa si trovano oggi al centro di una riflessione più generale sulla trasformazione e la ricalibratura del Welfare, resasi necessaria a fronte dei cambiamenti sempre più repentini della società che hanno investito l'intero mondo occidentale negli ultimi decenni. Il presente volume affronta questo tema di grande attualità, intervenendo in un campo d'indagine ancora scarsamente esplorato da parte della storiografia italiana. Le origini, lo sviluppo e i caratteri delle politiche sociali promosse in Italia a favore delle generazioni più giovani nel corso del XX secolo, sono stati ricostruiti in un confronto con alcuni tra i principali sistemi di Welfare elaborati nel resto dell'Europa occidentale. Nell'analisi del caso italiano interagiscono le chiavi di lettura rappresentate dalla storia politica (filosofia e iniziative perseguite dalle classi dirigenti nazionali), dalla storia istituzionale e sociale (legislazione, nuovi enti e professioni, ruolo di enti locali, privati e associazioni) e dalla storia economica (consistenza della spesa pubblica impegnata). Lo sviluppo del Welfare nel Novecento italiano è uno degli assi centrali lungo i quali si dipana la nostra storia nazionale nel XX secolo.