Libri di Michelangelo Di Stefano
La notte di Nassiriya
Luigi Mamone
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 184
Quanto leggerete in queste pagine non è un racconto, ma poesia allo stato puro... Luigi/Ugo non è mai stato in Iraq e non ha avuto alcuna cognizione diretta di quei contesti storico geografici, eppure nel momento in cui avrete deciso di inforcare gli occhiali da vicino e mettere i piedi sul tavolino del salotto buono per mettervi comodi, vi ritroverete immersi in un contesto dove sentirete l'odore della gomma bruciata, respirerete i calcinacci dei ruderi di Baghdad, il vociare della casbah, il ridondante richiamo dei Muezzin all'adhān. Per poi ritrovarvi nel suo amato Aspromonte, con l'immagine del Cristo nero di Terranova, sentendo nitidamente quell'urlo straziante Elì, Elì, lamà sabactáni, per passare ancora al profumo di zagara dei suoi aranceti e di quella casa delle rose, il suo Eden, tanto amata e che tanto dolore gli aveva inferto, fino a morirne. Dalla prefazione di Michelangelo Di Stefano.
Manuale dei periti, consulenti e polizia giudiziaria. Le trascrizioni nel processo penale. La pratica di sociolinguistica giudiziaria nel pianeta della 'ndrangheta
Michelangelo Di Stefano
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 408
Accade, oggi, che soggetti senza alcuna competenza accademica, scolastica, giuridica, pratica, teorica, di istruzione basica, linguistica, etnologica e quanto altro, si ritrovino ad essere nominati dal giudice quali "periti trascrittori" sulla scorta di pregresse esperienze di settore documentate, magari, con risicati incarichi intuitu personae. Ciò significa che, da un punto di vista pratico, un perito trascrittore senza alcuna, reale, "specifica competenza tecnico, scientifica", si ritroverà - e questo accade troppo spesso - a rivisitare un lessico giudiziario già trascritto da ufficiali della polizia giudiziaria con specifica esperienza pluriennale e competenze di settore neppur lontanamente comparabili alle scarne conoscenze del "perito": un azzeccagarbugli che, frequentemente, si inventa tra proiezioni dall'italiano standard a dialetti maccheronici, frammentati da tratti di "incomprensibile" e termini orecchiati alla rinfusa con la precisazione "fonetico". Si tratta soltanto della punta di un iceberg sull'intricato tema, in quanto il perito per fagocitare più intercettazioni possibili, tenderà ad adeguarsi ai termini stringenti richiesti dal giudice, di sovente con l'escamotage di chiedere a questi l'autorizzazione ad essere collaborato da uno o più "ausiliari": quei soggetti che dovrebbero essere incaricati al mero "svolgimento di attività materiali non implicanti apprezzamenti o valutazioni". Ma il problema reale è che il perito, ormai attratto dal business delle trascrizioni - e in alcuni casi organizzato in "società cooperative" - spesse volte si avvarrebbe di soggetti terzi "ausiliari" per effettuare, proprio, quelle trascrizioni (e traduzioni dialettali) di cui ha ricevuto incarico. Ecco, allora, la fallacia di un'analisi peritale in questi termini fatta di vere e proprie scatole di montaggio che nulla avrebbero dell'originaria ratio di perizia trascrittiva: un'attività delicatissima che dovrebbe essere esitata in modo zelante da parte di professionisti con particolari competenze tecnicoscientifiche, per il bilanciamento delle parti, il diritto di difesa, l'accertamento della verità e, non per ultimo, il libero convincimento del giudice. Per questa ragione, nelle pagine che seguono, sarà offerta una base nozionistica dei rudimenti di linguistica generale, della sociolinguistica, della fonetica forense e dello speech processing. Si tratta di elementi di conoscenza scientifica soventemente sconosciuti ai c.d. "tecnici" di settore e che dovrebbero trovarsi a fondamento delle competenze di un perito trascrittore nel processo penale.
Il treno del sole e i cinque anarchici. L'ombra di Gladio. 'Ndrangheta stragista e la falange armata
Michelangelo Di Stefano
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 600
"La ricostruzione ufficiale degli eventi cruciali, che hanno condizionato il corso della Repubblica italiana, è zeppa di omissis, buchi neri e menzogne riparatorie. Se è vero che la Storia contemporanea del nostro Paese l'hanno scritta i vincitori, sembrano aver avuto poca cura nel renderla credibile e solida. Michelangelo Di Stefano in questo libro, con forte acume investigativo, ha opportunamente accostato pezzi di storie apparentemente sconnesse e slegate tra loro riuscendo a dare ai fatti presi in esame un senso storico che da un lato consente di intuirli come parti di un tutto e dall'altro permette di comprendere il tutto attraverso l'osservazione della singola parte. Con questo metodo, diventa prezioso per la ricerca della verità anche un banale incidente stradale. Come quello di cui sono state vittime cinque giovani anarchici calabresi nel 1970. Un evento relegato nella periferia della Storia e nei trafiletti delle pagine interne dei giornali. Per lo Stato si trattò solo di una macchina finita fuori strada, una sciagurata casualità. Ma vivisezionato e inserito da Di Stefano in una cornice più ampia, quell'episodio rimosso dalla memoria collettiva acquisisce una valenza criminale e politica cruciale per i suoi collegamenti con i moti di Reggio Calabria, i progetti golpisti di Junio Valerio Borghese e la strage di Piazza Fontana. L'indagine sulla morte di cinque giovani consente così di riscrivere un pezzo importante della Storia italiana. Ecco perché l'investigazione di Di Stefano è particolarmente preziosa. Chi ha vinto la Seconda Guerra mondiale, contribuendo a liberarci dall'orrore del nazifascismo, ci ha consegnato uno Stato solo apparentemente sovrano e indipendente. All'interno della dinamica geopolitica della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno infatti esercitato un'influenza occulta sull'Italia, ponendola di fatto sotto tutela e mantenendola in asse e armonia con gli interessi atlantici. Di conseguenza di tutti i processi democratici nati spontaneamente nelle piazze, nelle università e nei movimenti sindacali sono stati frenati, repressi o bloccati attraverso strategie che non appartengono alle democrazie occidentali. Non è dietrologia, ma semplice cronologia. Nel 1963 nasce il primo governo di centrosinistra, con i socialisti che entrano nell'esecutivo e l'anno dopo scatta il Piano Solo. Nel 1968, le piazze si riempiono di studenti e operai. Trascorrono pochi mesi e scoppia la bomba di piazza Fontana, seguita da un tentativo di golpe che era riuscito a mettere insieme ex repubblichini, neofascisti, mafie e massoneria deviata. E così, all'alba del compromesso storico, nello stesso giorno in cui la Camera dei deputati avrebbe decretato l'ingresso del Partito Comunista in maggioranza, viene rapito Aldo Moro. I vincitori non si sono limitati a vincere ma hanno determinato le condizioni per cui la vittoria potesse reiterarsi all'infinito." Prefazione di Giorgio Mottola
I nativi digitali tra sociolinguismi, devianze e diritto
Michelangelo Di Stefano
Libro: Libro in brossura
editore: Primiceri Editore
anno edizione: 2018
pagine: 128
Questo approfondimento di studio è rivolto a quanti, a vario titolo, svolgono un ruolo educativo nei confronti delle nuove generazioni, siano essi nativi digitali, minori, adolescenti, o semplicemente ragazzini. Ma vuole essere anche uno spunto di analisi sulla "tutela dei diritti della personalità del minore nella rete", e strumento di riflessione che gli stessi "nativi digitali" potranno assimilare, da una lettura nozionistica semplice, diretta, che utilizza il loro linguaggio stringato quanto evoluto e multitasking.
Intercettazioni. Remotizzazione e diritto di difesa nell'attività investigativa
Michelangelo Di Stefano, Bruno Fiammella
Libro: Libro in brossura
editore: Utet Giuridica
anno edizione: 2018
pagine: 288
Il volume, giunto alla seconda edizione, tratta il tema delle intercettazioni, lo strumento investigativo più insidioso ed invasivo tra i mezzi di ricerca della prova nel processo penale. Un inquadramento sistematico e organico della disciplina delle intercettazioni con evidenza dei punti caratterizzanti, alla luce del D.Lgs. 29/12/2017 n. 216 (G.U. 11/01/2018 n. 8), decreto attuativo previsto dalla Riforma Orlando, un provvedimento che vuole porre un giusto equilibrio fra indagini e privacy. Vengono inoltre riportati gli orientamenti di dottrina e di giurisprudenza di merito, di legittimità, costituzionale. Ampio spazio è dedicato alla disamina delle criticità che hanno interessato l'istituto in relazione all'evoluzione delle tecnologie digitali, all'uso del captatore informatico e rispetto al processo di remotizzazione, ovvero il reindirizzamento dei flussi delle comunicazioni oggetto di intercettazione, dai centri presso le Procure, verso gli Uffici di polizia giudiziaria delegata.
Il diritto del Web. Reti, intelligence e nuove tecnologie. Manuale giuridico ed operativo di Internet
Libro: Libro in brossura
editore: Primiceri Editore
anno edizione: 2017
pagine: 530
Tutto il mutevole mondo del web viene in quest'opera trattato in modo organico e completo proponendosi così come uno dei trattati più ampi e strutturati in commercio sul tema. Dopo una panoramica sulle fonti del diritto dell'informatica si entra nel vivo della rete e delle nuove tecnologie e del loro monitoraggio ai fini di giustizia e di sicurezza. Tutti gli elementi della rete seguono nei capitoli successivi: Cyberspazio, Tempo, Diritto di accesso, diritti e doveri nell'uso di Internet, i beni e la loro tutela, i soggetti, la responsabilità, la tutela della persona, la regolamentazione, libertà e censura nella Rete. Si entra poi negli aspetti penali con i crimini informatici da quelli della vecchia generazione ai più recenti. Spazio anche ad una parte tecnica sui bit coin, ransomware, le modalità di "riscatto" per la decriptatio e le macchine infettate, i big data e la c. d. captazione. Sotto il profilo legato alla comunicazione e media vengono trattatili fenomeno del terrorismo, le perquisizioni informatiche, la comunicazione in Rete, il commercio elettronico, la contrattazione informatica, telematica e virtuale e il controllo internazionale ed europeo sull'esportazione di software per intrusioni, scenario di estrema attualità che getta un ponte oltre i confini nazionali. Tematiche specifiche e settoriali, ma anche più strutturate e normate, chiudono l'opera con i capitoli in materia di privacy e tutela dei dati personali, il diritto all'oblio, i giochi on line, il telelavoro, la Pubblica Amministrazione Digitale e il documento informatico e le firme elettroniche.
Aspetti socio comunicativi della 'ndrangheta. Le intercettazioni nelle scienze forensi
Michelangelo Di Stefano
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 696
"Il modello associativo criminal-mafioso […] è stato, ad oggi, certamente monitorato ad ampio respiro da sociologi, criminologi, antropologi, giornalisti, narratori e giuristi, trovando corposo riscontro nella letteratura, attraverso una ricerca scientifica svolta senza soluzione di continuità. Sintetizzare in poche righe il significato di sociologia della comunicazione nel pianeta 'ndrangheta è certamente complesso, ed il presente contributo di analisi è rivolto, da una parte, a sensibilizzare il lettore all'attenta riflessione che, palesata l'esistenza di una squallida sociologia della comunicazione nella societas sceleris, la comunità civile dovrà, con maggiore veemenza, contrapporsi al cupo fenomeno, a sua volta utilizzando lo strumento sociale della comunicazione quale 'arma' delle democrazie di contrasto alle mafie."
Moti di Reggio del '70. Le due facce della medaglia
Michelangelo Di Stefano
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 392
«Importante è questo testo che Tu, lettore, reggi con mani che forse tremeranno, ma le cui pagine scorrerai con la mente ferma nella intenzione e convinzione di conoscere il vero. Esse ti spiegheranno, o forse meglio ti metteranno a disposizione gli strumenti per comprendere il come e il perché di una rivolta. Non importa il quando, poiché sino a che saranno presenti quelle forze che umiliano la Calabria, il "quando" di una rivolta potrà essere in ogni momento. E che lo sia pure, se necessario, ma finalmente contro i veri nemici… Che mirano solo al perseguimento dei propri interessi… Ai quali sfuggono, perché non interessano, gli aneliti di giustizia che promanano dal terreno, e che si fondono e si confondono coi respiri ma, soprattutto, coi sospiri della sana gente della "Terra Bella". A essa è dedicato questo testo.» (Dalla Prefazione di Roberto Pennisi)